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Forum :: Lettere :: Lettere aperte a.... :: Rigassificatore Brindisi - Una curiosità |
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Rigassificatore Brindisi - Una curiosità |
Redazione1 |
29.07.2008 23:49
Voglio far riaffiorare alla memoria una delle tante notizie apparse sul Nuovo Quotidiano di Puglia in merito alla vicenda del rigassificatore e più specificatamente all’indagine penale, svolta dalla magistratura, che ha riguardato la “singolarità” del rilascio delle autorizzazioni.. Nulla di particolare, una semplice curiosità, come lo stesso giornale, nell’edizione del 4 novembre 2007 la definì. Ma, oggi, in questa particolare occasione legata alla decisione del Comitato Tecnico Regionale relativamente al Nulla Osta di Fattibilità, mi pare giusto fare.
Ecco la notizia: «“Dovevo acquisire documentazione per mio figlio che stava facendo una tesi sul rigassificatore e per questo dormì a spese della British Gas in un noto hotel di Roma” Un fatto – continua la nota – che di per sé non sarebbe grave se ad aver ammesso di aver dormito a spese della società non fosse stato l’ingegner Francesco Marrazzo, all’epoca dei fatti presidente del CTR (Comitato Tecnico Regionale) di Bari che rilasciò il NOF alla società britannica. Marrazzo era stato chiamato dai magistrati in qualità di persona informata sui fatti, ma il suo esame venne interrotto in quanto a seguito delle sue dichiarazioni si rese necessario svolgere delle indagini nei suoi confronti. “Sono stato presidente fino al mese di luglio del 2003 del CTR di Bari. Mi sono occupato della pratica della BG sino al mese di ottobre 2002. Ho presieduto il comitato che il 16 ottobre 2002 ha concesso il NOF riguardo la realizzazione del rigassificatore. Dopo il mese di luglio del 2003 non ho più avuto rapporti istituzionali con tale società. Ho dormito presso il Jolly Hotel di Roma a spese della predetta società perché dovevo acquisire documentazione per mio figlio che stava facendo una tesi sul rigassificatore”»
La notizia termina così. A parte la curiosità di conoscere se l’impegno paterno abbia prodotto esiti soddisfacenti per la gli impegni universitari del figliolo, vengono naturali e conseguenti alcune considerazioni.
Questo episodio non ha, probabilmente, rilevanza penale, ma è certamente significativo sotto l’aspetto comportamentale e di costume. E questo discorso vale sia per l’ingegner Marrazzo, che ha accettato la disponibilità di una società il cui progetto era “sotto esame” della commissione da lui presieduta, ma anche per la società medesima che a dispetto dei suoi “principi aziendali” predicati e divulgati in cartoncino patinato si scopre agire, nella pratica, visibilmente in modo difforme.
Dopo l’improvvida decisione del CTR sul NOF, le associazioni ambientaliste hanno, con un comunicato, detto la loro. Dal canto suo la Brindisi LNG ha indetto, a tamburo battente, una conferenza stampa per festeggiare il “successo”.
A celebrare questo illusorio successo e altri “riti” ci pensa, come al solito, il suo massimo dirigente, l’ingegner Giorgio Battistini. Codesto dirigente non si risparmia dal magnificare in ogni sede le presunte positività dell’impianto, i buoni propositi e i sani “principi aziendali” della società che presiede con una credibilità, a mio modesto avviso, che può risultare appannata dal fatto - è bene rammentare anche questo – che il dirigente è indagato nell’inchiesta penale per la vicenda del rigassificatore, ed è accusato in concorso con altri massimi dirigenti per aver «occupato in forza di una autorizzazione illecitamente autorizzata e, quindi, arbitrariamente, uno spazio del demanio e delle zone portuali della navigazione interna, siti in località Capo Bianco nel porto esterno di Brindisi, e per aver ivi fatto innovazioni non lecitamente autorizzate», altresì la società è accusata dalla magistratura di avere commesso, un «illecito amministrativo per non avere adottato modelli di organizzazione idonei a prevenire» alcuni reati commessi «da persone che rivestivano, all’epoca della commissione dei fatti, funzioni di rappresentanza» e di dirigenza traendo dalla loro condotta «un profitto di rilevante entità, consistito nell’ottenimento dell’autorizzazione ministeriale alla realizzazione e all’esercizio di un rigassificatore in Brindisi e nel rilascio da parte della locale Autorità Portuale della concessione demaniale».
Per carità l’ingegner Battistini è liberissimo di farlo, la nostra Costituzione non presume la colpevolezza degli imputati sino alla sentenza definitiva, ma non gli sembra che un minimo di fair play, come dicono proprio gli inglesi, non guasterebbe?
Giorgio Sciarra
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