Welfare Italia :: Forum Invia ad un amico Statistiche FAQ
30 Aprile 2025 Mer                 WelfareItalia: Punto laico di informazione e di impegno sociale
Cerca in W.I Foto Gallery Links Documenti Forum Iscritti Online
www.welfareeuropa.it www.welfarecremona.it www.welfarelombardia.it www.welfarenetwork.it

Welfare Italia
Home Page
Notizie
Brevi
Il punto
Lettere a Welfare
Cronaca
Politica
Dal Mondo
Dalle Regioni
Dall'Europa
Economia
Giovani
Lavoro
Cultura
Sociale
Ambiente
Welfare
Indian Time
Buone notizie
Radio Londra
Volontariato
Dai Partiti
Dal Parlamento Europeo
Area Iscritti
Username:
Password:
Ricordami!
Recupero password
Registrazione nuovo utente
Brevi

 Foto Gallery
Ultima immagine dal Foto Gallery di Welfare Italia

Ultimi Links
Anne Frank
Wayaka Indian friend's
Lisa 6-1-77
Flash Vela d'Altura: diporto sostenibile e vela responsabile
Radio Uno Toronto Canada
La gemma dell'architettura cremonese
PdCI Sardegna
Resistenza in Toscana
Emigrazione Notizie
AGNESE cantautrice per la Pace







Forum :: Ambiente :: Difendiamo l'ambiente :: Estratti del testo presentato dal WWF Liguria
Autore Estratti del testo presentato dal WWF Liguria
Redazione1
3.08.2008 12:24
Estratti del testo presentato dal WWF Liguria
Marco Piombo
Oggetto: Osservazioni alla Delibera di Giunta regionale ligure n. 19/2008 in relazione all' aggiornamento degli obiettivi del Piano Energetico Ambientale Regionale Ligure - PEARL - per l'energia eolica: individuazione dei siti potenzialmente idonei all'installazione di impianti eolici.
punto 1)
In merito si ritiene osservare quanto segue:
la Regione Liguria, nel proprio piano energetico regionale approvato dal Consiglio regionale con delibera n.43 del 02/12/03, considera il potenziale eolico ( che non supera infatti i 13 Ktep su base annua, evidenziando che soltanto 17 località avrebbero un potenziale annuo superiore ai 150 Ktep) basso e prevede per l'eolico un potenziale di sfruttamento come Energia rinnovabile pari al 1% complessivo su tutto il territorio regionale !;
- in ogni caso le caratteristiche morfologiche ed orografiche della Regione Liguria portano ad escludere ipotesi di impianti eolici di grandi dimensioni ed una loro capillare diffusione.
- il territorio ligure presente numerose aree sottoposte a vincoli ambientali.
Punto 2)
Osservazioni:
premesso che
La procedura di valutazione d' impatto ambientale (VIA) nasce con la direttiva europea n 85/337/CEE.
All'art. 3 la direttiva europea determina gli aspetti che devono essere esaminati al fine di decidere se un'opera debba essere realizzata con determinate modalità piuttosto che con altre, esaminando dunque le varie alternative, oppure ,se verificata l'impossibilità di abbatterne gli impatti negativi, non debba essere realizzata affatto.
Questo il testo dell'art.3: " la valutazione d'impatto ambientale individua, descrive e valuta, in modo appropriato, per ciascun caso particolare e a norma degli articoli da 4 a 11, gli effetti diretti e indiretti di un progetto sui seguenti fattori:
- l'uomo, la fauna e la flora;
- il suolo, l'acqua, l'aria, il clima, il paesaggio;
- i beni materiali e il patrimonio culturale;
- l'interazione tra i fattori di cui al primo, secondo, e terzo trattino."
Si chiede pertanto che vengano esaminati tutti questi aspetti, sulla base delle considerazioni e dei criteri di seguito esposti.
Il territorio ligure oltre a presentare notevoli pregi storico-ambientali, archeologici, paletnologici e antropologici, rivela anche caratteristiche geologiche, paleontologiche, floristiche e faunistiche tali da meritare la tutela e la valorizzazione. L'eccessivo utilizzo delle risorse territoriali da parte delle attività umane, ha indebolito gli ambienti naturali esistenti, conseguentemente alterando la naturale dinamica ecosistemica.
Visto che
- un impianto di produzione di energia mediante lo sfruttamento del vento lo si considera a tutti gli effetti un impianto industriale (D.G.R. N. 551 DEL 23/05/2008) , e che la Regione Liguria con il DGR. n.966/02 già individuava alcuni fattori penalizzanti per la collocazione di impianti eolici;

- trattandosi di interventi che per dimensioni e densità degli elementi che li compongono (gli aerogeneratori) si risolvono in modificazioni rilevanti del paesaggio e del territorio;

Al tal fine

intendiamo integrare la mappatura delle aree idonee alla loro collocazione, suggerendo di tenere in considerazione molte altre aree presenti nel territorio ligure caratterizzate da notevole naturalità ed integrità e già individuate e tutelate da specifiche normative statale, regionale ed infine provinciale (es: aree protette provinciali, rete Natura 2000) che finora hanno consentito e consentiranno in futuro di mantenere i nostri paesaggi di elevatore valore naturalistico-storico-culturale ancora integri;

in particolare :

1) Le aree carsiche. La presenza di numerose aree carsiche tutelate dalla L.R.14/90 assumono un ruolo fondamentale sotto l'aspetto idrogeologico configurandosi come un insostituibile bacino di ricarica delle falde idriche. Una eventuale posa in opera di tali manufatti ( verrebbero eseguiti scavi profondi tali da poter recare danni irreparabili ).

2) I siti di Fauna minore protetta dalla L.R. 04/92.

3) Il Percorso dell'Alta Via dei Monti Liguri e le strade di collegamento ( AVML L.R. 5/93 ).

Altre di notevole interesse vincolistico:

4) I vincoli:

A) Idrogeologico (R.D.3267/1923).

B) Paesistici e Ambientali individuati dal Dlgs 42/04 (D.D.M.M. 24-4-1985-GALASSINI; ex Lege 1497/39; ), ove la Soprintendenza per i beni Ambientali e Architettonici della Liguria ..indica che ogni modifica dell'assetto di tale territorio, nonché opere edilizie o lavori che incidono sull'assetto paesistico, possono essere pregiudizievoli ai valori ambientali dell'area in questione.;

5) Le aree individuate dal Piano Provinciale delle Aree Protette e dei Sistemi Ambientali.

• la legge quadro sulle aree protette n 394/1991 prevede, accanto alle aree naturali protette di interesse internazionale, nazionale e regionale, quelle di interesse locale, la cui classificazione e istituzione spetta alle Regioni (art. 2, c. 8).

• la legge regionale n. 12/1995, all'art. 4, ha disciplinato il procedimento di istituzione delle aree protette di interesse provinciale e locale. Tale disciplina, tuttavia, è stata modificata a seguito del D.Lgs 112/1998, assegnando alla Provincia l'importante funzione.

• L'art. 20 della legge regionale 3/1999, infatti, ha delegato alle Province le funzioni di istituzione delle aree protette di interesse provinciale e intercomunale.

Con la presente si richiede l'inserimento di dette aree all'interno dei siti non idonei.

6) I reticoli idrografici iscritti negli elenchi previsti dal testo unico delle disposizioni di legge sulle acque ed impianti elettrici, approvato con regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, e tutelati dal D.LGS 42/04 art.142.

7) altri vincoli imposti dal D.LGS 42/04 art.142

8) Le pareti di Roccia tutelate ai sensi della L.R. 29/94.

9) gli elementi di flora e fauna individuati per singole specie e/o habitat dalla Carta Bionaturalistica regionale e della Carta della Connessioni Ecologiche potenziali tra SIC, in riferimento alle aree IBA, presenza di Habitat naturali (Direttiva 92/43/CEE) con categoria di minaccia alta e medio alta.

10) ad integrazione delle emergenze paesistiche, architettoniche e storiche, ed aree di particolare tutela ai fini paesistici (CE del PTCP), particolare attenzione va posta a quelle aree non insediate da mantenere - (ANI-MA) Assetto insediativo del PTCP ove tali impianti non risulterebbero assentibili in quanto lo stesso PTCP prevede che vengano mantenuti sostanzialmente inalterati i caratteri della zona.": ciò significa non alterare in misura percepibile le connotazioni paesaggistiche dei luoghi quali la morfologia, la copertura vegetazionale, le visuali panoramiche, le linee di crinale.". Idem per quelle aree individuate come "MA" Assetto geomorfologico del PTCP - il Regime normativo di MANTENIMENTO (MA), ove sono consentiti quegli interventi che rispettino l'integrità degli elementi geomorfologici e/o idrogeologici aventi specifico valore ambientale e non compromettano la complessiva configurazione paesistico-ambientale dei contesto in quanto determinata da componenti idrogeo-morfologiche.

11)

Premesso che

in data 20/12/1996 veniva deliberato dal Consiglio Regionale con delib. N. 105, il Piano di protezione dell'ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica ai fini della difesa dei pericoli derivanti dall'amianto come previsto dall'art. 10 della L.257/92. A seguito di tale delibera veniva elaborata dalla Regione Liguria cartografia delle aree nelle quali sono presenti concentrazioni di amianti tali da poter costituire potenziali situazioni di pericolo o da richiedere un controllo nel caso di interventi di movimentazioni, con la predisposizione di linee guida;

Visto che

dalla carta geolitologica si evince che le aree sul territorio ligure, a potenziale rischio amianto sono suddivise in tre gruppi: A,B,C;

- Le linee di indirizzo regionale a norma del DPR 8/8/1994 (presente nell'allegato 2 delib. N. 105 Consiglio Regionale del 20/12/1996 ) prevedono tralaltro:

per la realizzazioni di opere edili, realizzazione di scavi, gallerie, etc.. che comportino movimentazioni e sbancamenti, procedure atte ad una maggiore sorveglianza delle possibili situazioni a rischio esposizione a fibre di amianto individuando in particolare alcune fasi di controllo.

In fase realizzativa delle opere è obbligo in caso di lavori su rocce di tipo A,B,C, contenenti amianto, di effettuare misurazioni di fibre nell'aria ai fini della valutazione all'esposizione degli addetti e di notifica all'organo di vigilanza ai sensi del Dlgs 277/91, fornendo informazioni circa le risultanza sulle misurazioni dell'aria effettuate, i procedimenti di lavoro adottati, le misure di protezione previste, la destinazione del materiale di risulta.

Alla luce di quanto si chiede che le aree interessate dalla loro presenza vengano incluse nella mappatura delle aree non idonee.

Punto 3) Osservazioni alla Distribuzione della risorsa eolica dall'atlante del vento CESI 2007; distribuzione per una velocità media annua >= 4m/s, calcolata ad una altezza dal terreno di 25ml.

- I costi - benefici dell'eolico
Il costo odierno di un aerogeneratore installato si aggira intorno a circa 1140 ?/kW. In un buon sito eolico con velocità media del vento superiore ai 5 m/s si può contare annualmente su circa 2000 ore equivalenti di funzionamento a piena potenza. Pertanto ogni kW produce annualmente circa 2000 kWh. Considerando i parametri finanziari (5% interesse reale per la vita operativa di 25 anni) ed i costi annuali di esercizio e manutenzione (circa 3% dell'investimento iniziale), la produzione di ciascun kWh costa circa 6 centesimi di euro (~120 L), costo perfettamente allineato con quello del kWh prodotto nelle centrali termoelettriche. Il costo di produzione è pertanto competitivo, ma il valore per la rete elettrica in cui il kWh viene immesso non è ancora concorrenziale, perché l'energia eolica è intermittente e quindi ha una scarsa affidabilità. Cioè l'energia eolica fornita ha una qualità tecnica inferiore a quella dal kWh convenzionale: il suo flusso segue i capricci del vento e può venire a mancare senza preavviso.
A parte il valore ambientale, il valore economico riconoscibile all'energia intermittente consiste soltanto nel costo di combustibile evitato, che è solo una parte del costo di produzione. Pertanto il costo evitato corrisponde a circa 60-80 L/kWh e questo è il valore attribuito al kWh eolico. E' chiaro che tale cifra non permetterebbe la competitività, se non venisse considerato il valore ambientale aggiunto. E' proprio quest'ultimo aspetto che spiega il successo economico dell'eolico per due ordini di motivi:

• Il primo si collega al valore ambientale. La quantificazione di questo valore ha portato ad una maggiorazione riconosciuta della passata normativa del Decreto CIP6 del '96 per circa 50-60 L/kWh, per cui il valore totale (costo evitato + valore ambientale) viene attualmente riconosciuto a circa 140 L/kWh, cifra che già di per sé giustificherebbe l'impresa. Tuttavia tale margine non è ritenuto adeguato per grandi investimenti, tanto è vero che il settore eolico ha mostrato segni di decollo solo dopo l'intervento dell'incentivazione aggiuntiva dei Certificati Verdi e della relativa normativa.

• Il secondo motivo è collegato al fatto che ogni kWh prodotto con fonti rinnovabili evita la immissione nell'atmosfera di circa 750 grammi di CO2, fatto che dà luogo alla filiera logica: - impegni europei post Kyoto - normativa europea - normativa italiana (Decreto Bersani) - Certificati Verdi - Borsa-mercato dell'elettricità. In base a questa linea, ogni produttore di elettricità in Italia è obbligato a produrre (in proprio o su acquisto) il 2% della sua produzione totale annuale mediante fonti rinnovabili. I prodotti di energia rinnovabile possono cedere il diritto di marchio "verde" dell'energia rinnovabile ai produttori di energia convenzionale. L'elettricità rinnovabile viene suddivisa in pacchetti da 100 MWh, ciascuno rappresentato da 1 Certificato Verde. Tali certificati vengono immessi nella borsa dell'energia elettrica e vengono scambiati secondo le regole del mercato. Il produttore elettrico, che non vuole produrre in proprio l'elettricità rinnovabile imposta dal Decreto Bersani, compra il suo fabbisogno di "verde" sul mercato dei certificati. Dall'incontro tra la domanda e l'offerta si determina il prezzo del titolo. Quest'anno il prezzo è di circa 140 L/kWh. Questo si va ad aggiungere al prezzo spuntato direttamente per la vendita dell'elettricità alla rete, per cui, in conclusione, il produttore di energia elettrica eolica realizza circa 280 L/kWh contro una spesa di circa 120 L/kWh.

Visto che

Per produrre energia elettrica in quantità sufficiente è necessario che il luogo dove si installa l'aerogeneratore sia molto ventoso;

si ritiene opportuno prevedere ai fini dei costi-benefici di tali impianti, la reale produzione e la presenza di ventosità costante, escludendo quelle aree ove la produzione non sia inferiore alle 1900-2000 ore annue pro-aerogeneratore.

Punto 4) Osservazioni al testo allegato alla delibera intitolato "Criteri per la definizione dei siti potenziali allo sfruttamento dell'energia eolica", al punto 5. Verifica dell'accessibilità stradale dei crinali inclusi nei siti potenzialmente idonei alla realizzazione di impianti eolici (strade extraurbane secondarie, non classificate e tracciati di crinale);

Visto che

La viabilità ricopre un ruolo molto importante all'interno di ogni progetto eolico in quanto deve soddisfare i requisiti necessari per il transito dei mezzi speciali che trasportano gli aerogeneratori e che spesso gli itinerari scelti nei progetti di impianti eolici in base a tali caratteristiche, comportano per le nuove opere stradali e/o di adeguamento delle stesse, nonché la creazione dei piazzali circostanti l'aerogeneratore, notevoli incidenze poco mitigabili dal punto di vista paesaggistico-ambientale e di danno agli habitat naturali e/o al sistema delle connessioni ecologiche.

A tal proposito visto che tali interventi comportano notevoli impatti spesso non rispondenti ai criteri di cui alla DGR n. 966/2002;

si chiede di inserire criteri di non idoneità per quelle aree che presentino viabilità esistente inferiore a metri 4 di larghezza del percorso interessato, evitando a priori quelle aree che non presentano viabilità esistente o non adeguata. Inoltre sarebbe opportuno vietare l'utilizzo della viabilità principale e di collegamento individuata dalla normativa regionale sull'Alta Via dei Monti Liguri a tutela degli obiettivi e delle finalità contenute nella stessa normativa (L.R. 5/93).

osservazioni puntuali:
.......omissis......

----- Original Message -----
From: fuser54@libero.it
To: ambiente_liguria
Cc: ambiente_liguria
Sent: Saturday, August 02, 2008 2:52 PM
Subject: Re:[ambiente_liguria] comunicato stampa eolico

Faccio presente che l'attuale obiettivo del Piano Energetico Regionale, approvato dalla Giunta precedente è di 8 megawatt elettrici. Tra quanto realizzato e quanto in via di realizzazione o approvazione abbiamo già superato tale obiettivo, infatti siamo già attorno ai 22 megawatt. Con la nuova delibera si introduce un obiettivo di 60 - 90 megawatt ulteriori, a cui si aggiugono quelli realizzabili in area urbana. Dunque in totale si passa da un obiettivo di 8 MW ad uno di 120 - 150 MW circa, che mi pare equilibrato per una regione delicata e fragile come la nostra. Le aree indicate sono, e nella delibera questo viene rimarcato chiaramente, considerate prioritarie, non escludendo altre aree. Abbiamo inviato a tutti i comuni la delibera LASCIANDO UN MESE DI TEMPO CIRCA PER OSSERVAZIONI E RICHIESTE DI INTEGRAZIONE O MODIFICAZIONI. Se i Comuni hanno proposte che tengano conto della qualità del vento, della presenza di viabilità e di elettrodotti a distanza accettabile, certamente terremo conto di esse, purchè naturalmente non rientranti in aree "rosse", dove per vari motivi (rotte migratorie, emergenze paesaggistiche, etc.) già con la delibera del 2002 era proibito l'inserimento di pale eoliche. Devo altresì informare che altre associazioni ambientaliste (Italia Nostra e WWF in particolare) avanzano critiche opposte e cioè di eccessivo "allargamento" dell'obiettivo del PEAR. Naturalmente sia di queste ultime, sia delle osservazioni di Legambiente, terremo debito conto. Cordiali saluti a tutti, Franco Zumino

Fonte: Piombo Marco piombomarco@libero.it
Terza pagina
9.12.2010
ZEUS News 9 Dicembre 2010
15.11.2010
Seconda edizione del concorso di fotografia
15.11.2010
Master di I livello in “Medicina naturale"
8.11.2010
A TAVOLA CON GLI ETRUSCHI
28.10.2010
ZEUS News numero 1592
21.10.2010
RIFIUTI: DI LELLO, PSI: LA CARFAGNA SI RIVOLGA A CHI L'HA VISTO
21.10.2010
Terzigno, Alfano (IdV): “Escalation violenza è frutto ......
19.10.2010
Giustizia, Alfano (IdV): "Lodo Alfano? Vince l'ipocrisia
19.10.2010
Vittorio Craxi: “L’Expo di Milano salvata in zona Cesarini”
18.10.2010
Sonia Alfano e Antonio Di Pietro il 28 ottobre a Giampilieri

Sondaggi
E' giusto che Bersani si accordi con Berlusconi per le rifome ?

Si
No
Non so
Ultime dal Forum
La voce del padrone di Lucio Garofalo
Salotti culturali dell'Estate bolognese
Pippo Fallica querelo' Corriere della Sera e La Sicilia?
NO LEADER, NO PARTY di Luigi Boschi
UN PARTITO LENINISTA (LEGA) CHE SPOSA IL VATICANO di A.De Porti
POESIA DI VITA di Luigi Boschi
La vita spericolata del premier di Silvia Terribili
Romea Commerciale di Orlando Masiero
Sondaggio, 15mila i voti finora espressi
Buon che? di Danilo D'Antonio
L'Italia è una Repubblica "antimeritocratica" fondata sul lavoro precario
LA PROTESTA DEI SANGUINARI di Luigi Boschi
L'AQUILONE STRAPPATO di Antonio V. Gelormini
Il reality scolastico su "Rai Educational"
Vuoto indietro diventa proposta di legge,





| Redazione | Contatti | Bannerkit | Pubblicità | Disclaimer |
www.welfareitalia.it , quotidiano gratuito on line, è iscritto nel registro della stampa periodica del Tribunale di Cremona al n. 393 del 24.9.2003- direttore responsabile Gian Carlo Storti