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Forum :: Salviamo il patrimonio :: L'Italia non è in vendita :: Salviamo il patrimonio |
Autore |
Salviamo il patrimonio |
Redazione1 |
25.01.2004 12:32
Salviamo il Patrimonio
Con una serie di leggi, decreti e altri artifici lo Stato sta preparando il terreno per divorare se stesso svendendo il nostro patrimonio pubblico. Dopo la patrimonio spa la infrastrutture spa la scip - che ha permesso di vendere immobili di interesse pubblico con procedura d’urgenza – è diventato codice il silenzio assenso. La necessità di fare cassa mette in pericolo il nostro patrimonio artistico storico culturale e ambientale se, nel ridottissimo tempo di tre soli mesi, le Soprintendenze non riusciranno a indicare per ogni bene il perché non è vendibile e a comunicarlo al Ministero. Se questo non avverrà, lo Stato considererà il silenzio un assenso tacito alla vendita di qualunque bene non risulti espressamente salvaguardato dalle soprintendenze. Ma sappiamo tutti in quale situazione si verranno a trovare le soprintendenze di fronte a un carico di lavoro così enorme e a tempi tanto ridotti. Il patrimonio culturale italiano è diffuso capillarmente sul territorio e anche i “beni minori” sono ricchi della storia e della cultura che ci appartiene come popolo. La distinzione tra beni “maggiori” e “minori” mina le basi della nostra tradizione e della nostra cultura. La politica di decentramento che ha riportato opere anche molto importanti (come i Bronzi di Riace) nel luogo d’origine per creare una rete diffusa di fruibilità rischia seriamente con questa legge di trasformarsi in serio pericolo per un patrimonio che si intendeva destinato ad arricchire il nostro territorio e che non si intendeva certo sottrarre alla salvaguardia dello Stato e alla sua messa in valore per tutti i cittadini. Ma il pericolo riguarda tutto il nostro patrimonio, dai palazzi storici a intere isole, parchi, coste che potranno essere oggetto di speculazioni private. Cosa rimarrà ai nostri figli? Sicuramente non avranno più tutto quello che ci è stato tramandato e a cui avrebbero pieno diritto. Avranno in eredità invece una serie infinita di danni che rischiano con questa legge di essere irreparabili.
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I Movimenti, le Associazioni, i Girotondi interpretando i sentimenti di preoccupazione dei cittadini si mobilitano per sollecitare e sostenere le Soprintendenze rimaste ultimo baluardo a difesa dei Beni Culturali e Ambientali la cui proprietà è di tutto il popolo italiano e di cui il Governo deve essere il tutore, perché non ne è il proprieterio e quindi non ne deve poter disporre secondo meschine logiche di bottega.
In allegato troverete una lettera aperta da sottoscrivere e inviare sia in forma cartacea che elettronica.
Per sottoscrivere e segnalare la propria volontà di partecipazione all’operazione Salviamo il Patrimonio è stato aperto un indirizzo elettronico che è:
salviamoilpatrimonio@inmovimento.it
Per trovare gli indirizzi della Soprintendenze della propria Regione, seguire il seguente itinerario:
www.beniculturali.it
Il ministero
Organigramma
Organi periferici
Le soprintendenze regionali
Qui si troveranno i nomi, gli indirizzi, i telefoni/fax, le e-mail.
E’ bene che ogni gruppo mandi sia come gruppo che personalmente il maggior numero di lettere possibile, associando e coinvolgendo anche le locali Associazioni istituzionali (FAI, Italia Nostra, Legambiente etc.), per far sentire la nostra preoccupazione e il nostro sostegno che saranno crescenti e dovranno arrivare a forme di protesta clamorose (vogliamo pensare a girotondi intorno al Colosseo e/o alla Torre di Pisa?).
Tutti i Gruppi sono invitati a dare il massimo risalto possibile all’operazione e a pubblicizzarlo come meglio credono.
Perché da domani, anzi da oggi, tutti dobbiamo mobilitarci per
Salvare il Patrimonio
Gennaio 2004
Le Associazioni, i Movimenti, i Girotondi
Communitas 2002 Milano - Roma
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