Redazione1 |
21.11.2008 21:58
Martedì 25 novembre 2008, Nuovo Teatro Nuovo
Lei dunque capirà di Claudio Magris
Il mito di Orfeo ed Euridice rivive in un monologo al femminile struggente, impietoso ed intenso, restituito dalla suggestiva regia di Antonio Calenda
Dopo il grande successo segnato dalla messinscena de La Mostra, il Rossetti - Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia conferma con Lei dunque capirà , in scena al Nuovo Teatro Nuovo di Napoli da martedì 25 novembre 2008 alle ore 21.00 (repliche fino a domenica 30), il bellissimo e significativo ‘incontro’ con l’autore Claudio Magris, in questo monologo scritto per l’attrice Daniela Giovanetti e per la regia di Antonio Calenda. Per l'allestimento, l’impianto registico si è avvalso dell'apporto di Pier Paolo Bisleri, per la creazione della scenografia, di Elena Mannini, per i costumi, e di Nino Napoletano per la concezione del disegno luci.
Lei dunque capirà è il racconto di un amore totale e fallito, di un'unione struggente e rifiutata. La donna, che parla da un'oscurità misteriosa, mostra una forza tenera e spietata nello svelare la grandezza e le meschinità della vita e della morte.
Il testo ripercorre, in modo assolutamente attuale, il mito di Euridice, uccisa dal morso di un serpente, e di Orfeo, che, sceso nell'Ade per riportarla sulla terra, la perde per sempre, vinto dalla tentazione di voltarsi a guardare la sposa prima di uscire dagli Inferi.
Di questo toccante e antico racconto, l'intellettuale autore e saggista triestino coglie e restituisce il senso profondo e universale, scorgendo e offrendo al pubblico anche un vortice di piccoli frammenti quotidiani, veri, palpitanti. Euridice è prigioniera di un Ade talvolta kafkiano e angosciante, talvolta rassicurante.
È’ la rappresentazione attuale dell’Averno, così come lo intuisce Magris, così come lo sente Calenda: una casa silenziosa e grigia, essenziale negli arredi e labirintica negli spazi, inquietante talvolta. Un ospedale, o forse una casa di riposo eterna, gestita da un Presidente invisibile, misericordioso e severo.
Un posto, comunque, ove si entra per non uscirne più: come capita a Euridice, la figura monologante, impegnativa e di straordinaria bellezza, che intreccia appassionate memorie e malinconica dolcezza, a una lancinante, femminile determinazione.
Attraverso le parole della donna si comprende ogni vibrazione del loro animo: la felicità , il vuoto, la catastrofe, la pienezza insostenibile di stare insieme.
Rispetto al resto dell’opera di Magris, Lei dunque capirà appare sorprendente, nuovo: i topoi della sua scrittura come il tema del disincanto, i richiami alla cultura mitteleuropea, percorrono un testo che si incentra, però, su una storia intima ed avvincente, sulla verità e l’impossibilità di un amore struggente e totale, raccontato in una dimensione che gioca continuamente sul filo fra realtà e metafora.
Suggestioni che Calenda ha tradotto sul palcoscenico attraverso un universo di spazi, luci, ombre, suoni, ove continuamente il realismo si fonde al mistero, all’impalpabile.
Un profondo omaggio ad una figura femminile, ed implicitamente alla femminilità tutta, che diviene canto d’amore e di nostalgia, intriso di ricordi felici e di dolore.
Lei dunque capirà , di Claudio Magris
Napoli, Nuovo Teatro Nuovo – dal 25 al 30 novembre 2008
Info e prenotazioni al numero 0814976267 email botteghino@nuovoteatronuovo.it
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