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Forum :: Primarie :: Il dibattito è aperto :: Non parteciperò alla iniziativa di Roma |
Autore |
Non parteciperò alla iniziativa di Roma |
Redazione1 |
15.07.2004 19:11
Non parteciperò alla iniziativa di Roma, come non ho firmato
il manifesto licenziato dall'assemblea di Bologna del 24
aprile. Il risultato dell'assemblea bolognese, la
discussione che è seguita (per altro di difficile
comprensione, perché mi sembra di capire che ha avuto
sviluppo anche in altre sedi) e la scissione in due del
movimento fanno capire che siamo molto lontani dall'
obiettivo: creare un movimento della società civile per
mettere al centro dell'attenzione politica il tema delle
primarie. L'idea di raccogliere le firme per la
presentazione di una legge ad iniziativa popolare era ed è
ambiziosa, prima di tutto per la mobilitazione di forze che
è necessario suscitare, poi perché è impossibile pensare di
"costringere" la classe politica a votare una legge che va
contro sé stessa senza costruire delle alleanze con parti,
appunto, del medesimo ceto politico. Rispetto a questo
ambizioso progetto si è percorsa la strada (a mio modo di
vedere sbagliata) dell'inutile complessità , immaginando
scenari tutti teorici. Eravamo un piccolo gruppo (e oggi?
Quanti hanno sottoscritto il manifesto? Quanti hanno aderito
all'iniziativa di Roma?) che poteva avvantaggiarsi proprio
di questo elemento, movendosi agilmente per la realizzazione
di pochi ma significativi punti. Per esempio la nascita di
un comitato scientifico con nomi autorevoli che oltre alla
stesura del disegno di legge, era propedeutico alla
creazione di consenso verso la nostra iniziativa: anche se
si era in pochi, si poteva realizzare questo obiettivo.
Viceversa c'è chi pensa ad un disegno di legge fatto in
casa! Per non parlare dei rapporti che vanno tessuti se si
vuole allargare la partecipazione e, quindi, il peso
politico dell'iniziativa: è pensabile costruire rapporti,
alleanze sulla base di una discussione inutile, quanto,
assurda sullo "statuto" o su una fantomatica struttura?
Pensiamo veramente di essere attrattivi? A mio modo di
vedere andavano definiti quei pochi punti essenziali, e
necessari, a definire i confini, gli obiettivi della nostra
azione sui quali, appunto, lavorare per l'adesione di
cittadini (firme), di comitati (raccolta firme) e sui quali
ricercare le alleanze necessarie. Stendo, poi, un velo
pietoso sui "personalismi", di cui anche le mail che
continuano ad arrivare sono una dimostrazione. In
conclusione le mie sono valutazioni che mi inducano a non
far parte di questa iniziativa, i fatti diranno chi ha
ragione. Per quanto mi riguarda se ci fosse un ripensamento
e la volontà di ricominciare su basi diverse dichiaro fin da
ora la mia disponibilità a dare il mio modesto contributo.
In ogni modo faccio gli auguri a chi prosegue su questa
strada.
Enzo Lodesani
Modena
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