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Forum :: Politica :: Forum delle e per le formichine :: No allo " sbiadimento" del nostro ruolo, di Claudio Marinali |
Autore |
No allo " sbiadimento" del nostro ruolo, di Claudio Marinali |
Redazione1 |
15.07.2004 20:30
Cari tutti, sono contento che finalmente qualcuno stia rilanciando la mail
di Ernani Carrada della scorsa settimana.
Come Bruno ben sa il ruolo dei CpU e' uno degli argomenti che maggiormente
pesa negli esecutivi e nei coordinamenti di Roma; personalmente ho notato
uno sbiadimento crescente del nostro ruolo culminato (in special modo a
Roma) con l'impossibilita' da parte nostra di incidere nella vita politica
del centrosinistra; i singoli Comitati svolgono un ruolo eccezionale ma
quando il livello sale e si passa a livello di coordinamento il risultato
langue. E' talmente chiara la crisi che la rete sta vivendo (da ormai
parecchi mesi) che il coordinamento della provincia di Roma si riunira' a
settembre per una intera giornata (fuori citta') per riflettere a riguardo.
Nel frattempo per alimentare la discussione condivido con voi alcune
riflessioni che da settimane mi girano in testa.
Ritengo che i CpU devono:
1) non rimanere appiattiti sulle dinamiche di partito perche' a noi non
debbono interessare: se cominciamo a cercare i colpevoli della crisi
dell'Ulivo riscontreremo che sono tutti colpevoli, e poi?
2) manifestare tutto il nostro disappunto, ma non con sterili comunicati che
seppur importanti non servono a nulla, ma fisicamente in piazza:
ricordiamoci che il successo dei girotondi (oggi in quanti gruppi si sono
divisi?) nacque dallo schiaffo di moretti a Piazza Navona. Unita', unita',
unita' deve essere il nostro grido, il nostro fine.
3) chi milita all'interno di un partito deve portare piu' ulivo possibile
all'interno di quella formazione e non il contrario: avro' certamente un
visione romantica della politica (vi assicuro che cosi' non e') ma sarebbe
opportuno che al primo sentore di candidatura e/o se ci fosse la voglia di
candidarsi non si continui a ricoprire un ruolo nell'organizzazione;
4) dobbiamo sostenere la Costituente dell'Ulivo ricordandoci che i nostri
interlocutori non sono soltanto i partiti ma anche gli elettori;
5) darci pochi obiettivi e ben precisi; personalmente sarei portato ad avere
un unico obiettivo che si chiama Ulivo. Se cominciamo a disquisire di Pace,
Guerra, Lavoro, Giustizia, Immigrazione distraiamo le nostre energie da
quell'obiettivo che propedeuticamente andrebbe poi a risolvere tutti gli
altri problemi. Dovremmo manifestare contro i rigurgiti proporzionali.
Dovremmo manifestare per un tavolo programmatico che veda da subito tutti i
leader del centrosinistra a convergere intorno ad un programma;
6) sapere che legge elettorale, legge sul finanziamento dei partiti,
l'assoluta assenza di democrazia in TUTTI i partiti e lo smodato
personalismo sono i veri motivi della crisi politica del nostro paese
ovviamente sommato ad una generale analfabetizzazione della popolazione ed
ad una conseguente assenza/carenza di classe dirigente;
Queste sono alcune delle riflessioni e dei pensieri che ho in mente, ma per
piacere non mi rispondete che bisogna attendere le decisioni del
coordinamento nazionale o che urlare unita' potrebbe essere troppo audace in
resenza di una lista che gia' si dichiara unitaria o perche' un partito
potrebbe sentirsi troppo stretto.
ciao a tutti
Claudio Marinali
ringrazio Bruno, che non conosco e me ne dispiaccio, perché nonostante il
tempo di vacanze ha saputo essere lucido ed esprimere quello che alcuni di
noi più non dicono perché sono stanchi di essere i soliti ingenui
rompiballe.
Da parte mia ho aspettato con ansia il risultato di questo incontro romano
sperando che mi svelasse il segreto nascosto
dell'accettazione silenziosa di una situazione piatta e debole , come si
presenta in questo momento la proposta Prodi, che pure ci aveva fatto
sognare.
giuro che la voglia di rimandare tutto agli esami di riparazioni di
settembre è in agguato in tutti noi.
ha ragione Bruno:dove sono i cittadini per l'ulivo e in cosa si
differenziano dalle logiche di partito?
se ci sono difficoltà parliamone e almeno mettiamole in evidenza, non
scappiamo nascondendoci dietro la vittoria delle elezioni(nel mio paese la
sinistra ha clamorosamente perso suicidandosi in piazza davanti agli occhi
di tutti per non cedere alla tentazione di cambiare).
io ci sto a rimettere tutto in gioco e voi?
Daniela
FINALE PER L'ULIVO
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