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Forum :: Politica :: Forum delle e per le formichine :: La scuola islamica di Milano |
Autore |
La scuola islamica di Milano |
Redazione1 |
15.07.2004 20:39
La scuola islamica di Milano
questa è una lettera che sto diffondendo fra i miei amici; la invio perché penso che ci si debba interrogare anche su questioni di fondo anziché solo sugli schieramenti.
12/7/2004
Cari amici,
quando ho letto che a Milano una scuola aveva deciso di fare una classe solo di studenti islamici sono sobbalzato ed ancora di più quando ho letto le giustificazioni del preside e consiglio d'istituto.
Ma davvero è così debole la fede nel pluralismo che vacilliamo davanti a chi vuole un mondo uniforme?
Ma davvero questi insegnanti, che pure sono persone che hanno studiato, non si sono resi conto che in tal modo mandavano un segnale del tutto negativo ai musulmani?
Essi infatti fanno capire che noi non siamo sicuri che ci siano (come detto il 4 luglio 1776) "verità evidenti per se stesse, che gli uomini sono stati creati uguali e che hanno ricevuto dal loro creatore certi diritti inalienabili, fra i quali la vita, la libertà e la ricerca della felicità ": questa classe infatti nega che ci sia l'uguaglianza e la libertà ed implicitamente neppure la ricerca della felicità , perché si nega il confronto. ...
Non rispondo all'articolo di Stagno, sul quale pure avrei molto da dire, ma rispondo alle tue considerazioni.
L'esperimento della scuola Milanese è un esperimento da discutere, ma non da scartare a priori.
Quei ragazzini islamici che ora frequentano la scuola pubblica italiana, coi programmi di una scuola pubblica normale, sia pure in una sezione "speciale", sono ragazzi cui in altro modo non sarebbe stato consentito di frequantare alcun tipo di scuola superiore.
Questo esperimento può essere il primo tentativo di integrazione in una scuola normale, perché la classe sarà speciale, ma è inserita in un contesto di una normale scuola pubblica, ed i ragazzi impareranno a convivere anche coi giovani delle altre classi.
Del resto, molti paesi esteri hanno loro scuole private, francesi, inglesi e tedesche, per non parlare delle nostre scuole confessionali.
Questi ragazzi islamici sono invece inserite nella scuola pubblica, e seguiranno il programma di tutti i ragazzi italiani.
Mi sembra quindi che si tratti di un esperimento del quale val la pena discutere, ma che non può essere scartato a priori.
Quanto a Stagno, una sola cosa vorrei sottolineare: il suo integralismo lo porta a ritenere che sia giusto che nella scuola italiana ci siano elementi di cattolicesimo, compreso il crocifisso sul muro: ho l'impressione che sia lui a non aver chiaro il concetto di laicità , e il concetto di parità tra tutte le religioni, non credenti compresi, nella scuola e nello stato.
Se il suo fosse - e spesso lo è - l'atteggiamento dominante, sarebbe lui ad indurre chi cattolico non è a criticare la scuola italiana, ed a desiderare di poter evitare almeno i suoi aspetti più integralisti.
Grazie, comunque, di aver aprto il dibattito.
Annarosa
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