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Forum :: Area laica e dintorni :: idea di Luigi Fasce :: Il crocifisso e la Corte Costituzionale |
Autore |
Il crocifisso e la Corte Costituzionale |
Redazione1 |
17.12.2004 20:26
Corte Costituzionale e Crocifisso nelle aule: il miracolo della disinformazione. Una non-decisione è diventata per la Moratti un riconoscimento del "valore della tradizione cristiana e il crocifisso come simbolo di amore universale". I Radicali di sinistra: la scuola non è una parrocchia, al posto dei crocifissi mettiamo il Tricolore
Nella giornata di ieri la stampa, la TV, la radio e più in in generale tutti i mezzi di comunicazione italiani hanno prodotto un altro piccolo miracolo di disinformazione e travisamento delle notizie: stiamo parlando della sentenza della Consulta sul crocifisso.
L'unica azione del Garante della Costituzione è stata dichiarare "manifestamente inammissibile'' il ricorso in materia del Tar del Veneto, rispondendo che il ricorrente non poteva sollevare la questione (semplificando come se la Consulta avesse detto al TAR Veneto che l'oggetto del contendere è una "Questione di carattere amministrativo, non spetta a noi"). In sostanza nulla è stato deciso o avallato, e i Radicali di sinistra vedono nell'ordinanza la possibilità di continuare la lotta per la difesa per la laicitaà dello Stato -a partire proprio dalla scuola- fiduciosi per un esito finale positivo.
I mezzi di comunicazione hanno compiuto il miracolo e da una non-decisione, come in sostanza è per incompetenza quella della Consulta, hanno trasformato la vicenda in una "vittoria del crocifisso". Rarissime le analisi razionali ed i resoconti completi che dessero voce entrambe alle parti, cercando di spiegare cos'era fosse accaduto in realtà .
I Radicali di sinistra sottolineano l'inaccettabile comportamento della classe politica, incredibilmente allenata alle genuflessioni papaline ed altrettanto incredibilmente incapace di intendere un semplice atto amministrativo. Una non-decisione è diventata per la Moratti un riconoscimento del "valore della tradizione cristiana e il crocifisso come simbolo di amore universale" e per Volonté la "fine alle malcelate critiche laiciste nel nostro Paese". Il tutto nel silenzio delle opposizioni, che devono avere considerato la causa laica troppo poco importante, dimenticando che una scuola laica, pluralista e democratica è il fondamento di una società aperta e progredita, una società che non esclude, ma che include, una società dove la religione non viene pretesa e imposta, anche attraverso l'affissione di simboli di parte in luoghi pubblici, quindi frequentati da credenti e non.
Proprio perché la scuola non è una parrocchia, i Radicali di sinistra invitano a togliere i crocifissi e mettere al loro posto il Tricolore, unico simbolo di libertà e democrazia di tutti gli italiani.
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