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Forum :: Ambiente :: Difendiamo l'ambiente :: SUI TAGLI DEI PINI IN VIA PADRE SEMERIA di V.Faraldi |
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SUI TAGLI DEI PINI IN VIA PADRE SEMERIA di V.Faraldi |
Redazione1 |
7.09.2005 15:56
Sanremo. COMUNICATO STAMPA DI RIFONDAZIONE COMUNISTA SUI TAGLI DEI PINI IN VIA PADRE SEMERIA
A Sanremo l’amministrazione definita civico-progressista ha deliberato di tagliare oltre 200 pini marittimi in Via Padre Semeria che saranno sostituiti con palme del tipo “syagrus romanzoffiana”
La ragione di questa autentica “strage di pini”, secondo gli amministratori locali, deriva dal fatto che le radici degli alberi in alcuni punti hanno sollevato l’asfalto rendendo impraticabili i marciapiedi e pericolosa la viabilità lungo la carreggiata.
Tutto vero, ma alcuni interrogativi sorgono spontanei.
Il primo: è proprio quella del taglio di pini l’unica soluzione possibile, considerato che in altre zone della città (ad esempio in Via Nino Bixio), grazie ad una maggiore cura della strada e dei marciapiedi, gli stessi alberi vivono senza causare tutti questi danni?
Non sarebbe sufficiente limitare il taglio ai soli pini che creano problemi di impossibile soluzione (come ad esempio quelli che, per incuria degli amministratori, si sono ormai incredibilmente inclinati sulla carreggiata) e procedere poi finalmente alla realizzazione di un buon asfalto ed al rifacimento a regola d’arte dei marciapiedi ?
E’ davvero una buona scelta quella della sostituzione dei pini con palme che, comunque, svilupperanno le loro radici e se non curate adeguatamente (così come è avvenuto per i pini) potrebbero ripresentare tra alcuni anni gli stessi problemi?
Sembra davvero incredibile il proliferare delle palme a Sanremo, per fare posto alle quali si procede addirittura con estrema facilità e disinvoltura al taglio dei pini!
Ricordiamo la polemica per la proposta di sostituire con palme i platani di corso Garibaldi terminata con la decisione di lasciare i platani rimpiazzandone soltanto i “malati terminali” e ricordiamo ancora l’incredibile numero di palme messe a dimora già morenti a Pian di Poma, in una zona assolutamente degradata e priva dei servizi essenziali come l’illuminazione pubblica, dal commissario prefettizio che precedette l’attuale amministrazione civico-progressista guidata dal sindaco Borea .
Siamo inoltre perplessi per il costo che i cittadini sanremesi dovranno sostenere per il solo acquisto delle palme, che sarà di complessivi Euro 282.100,00: una cifra davvero non poco rilevante
A noi sembrano proprio soldi spesi male perché, oltre a comportare la “strage di pini”, si corre il rischio di non eliminare definitivamente il problema dei danni causati dalle radici delle piante.
Un’ultima considerazione: l’attuale amministrazione sanremese che si picca di essere la prima “di sinistra” che governa a Sanremo, ha vinto le elezioni presentandosi come il “nuovo” ed alcuni attuali assessori affermano di non tollerare il confronto con le amministrazioni precedenti.
Hanno ragione, perché, prendendo questo caso come esempio (ma potremmo farne molti altri) nessuna amministrazione precedente aveva osato tanto!
Come dobbiamo interpretare l’ assordante silenzio di Legambiente ora che a Sanremo amministra il centro-sinistra? E davvero il Consiglio circoscrizionale ed il Comitato popolare della Foce sono favorevoli a questa deliberazione?
Intanto noi diciamo ai poveri pini di sperare nella Soprintendenza ai beni ambientali della Liguria ed li assicuriamo che, nel contempo, il circolo sanremese di Rifondazione comunista intraprenderà tutte le iniziative possibili volte alla loro salvezza.
PER ILCOMITATO DIRETTIVO DI RIFONDAZIONE COMUNISTA
CIRCOLO DI SANREMO
VALERIA FARALDI
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