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Forum :: Appelli :: A sostegno di Sansa :: Non è spamming di rinaldo lampis |
Autore |
Non è spamming di rinaldo lampis |
Redazione1 |
22.01.2006 12:54
Giudice respinge richiesta d’indennizzo di un avvocato, che aveva visto come spamming la ricezione di una nostra informativa (lo spamming è pubblicità finalizzata alla vendita di prodotti).
Beh, sarà piccola, ma è sempre una soddisfazione insegnare la legge agli avvocati... La vittoria dovrebbe essere utile a persone e associazioni che mandano informazioni in rete.
Questi i fatti.
Lo scorso maggio avevamo mandato l’informativa “Quel marcio di Padova che inquina l’Italia” che criticava il comportamento irrazionale del giudice Giuliana Galasso nel processo al guaritore filippino Alex Orbito.
Alla ricezione della email, l’avvocato Enrico Pucci di Padova ci aveva intimato di rimuovere il suo nome dalla lista e di fornire l’origine dei suoi dati personali, pena denuncia (...le ha detto il suo avvocato... che per le sue violazioni il Giudice penale le può appioppare fino a sedici mesi di reclusione? No?).
Naturalmente la rimozione di un indirizzo email è eseguito immediatamente se il ricevente non gradisce la posta ricevuta. Sarebbe sciocco infliggere la propria opinione a chi non l’apprezza.
Per quanto riguarda invece l’aspetto della privacy, il paragrafo sotto, sempre presente in ogni informativa, notifica il ricevente dell’origine dei dati. Nel caso dell’avvocato Pucci, l’albo pubblico degli avvocati di Padova.
Non contento di questa precisazione, l’avvocato ci ha denunciato, chiedendo:
il risarcimento delle spese del giudizio,
il risarcimento dei danni per “aver resistito con responsabilità aggravata ex art. 96 c.p.”,
la pubblicazione della sentenza su quotidiano nazionale "a spese e carico del sig. Lampis".
Ma, naturalmente, la legge sulla privacy parla chiaro. Il messaggio non conteneva alcun riferimento commerciale, per cui la sentenza assolutoria.
Ora mi è più chiaro perché il sistema giudiziario italiano è intasato da alcuni milioni di processi. Spesso si inventano violazioni di leggi per rafforzare il: “Lei non sa chi sono io...”.
Altre volte esiste l’ignoranza delle leggi da parte di quegli individui – gli avvocati – preposti alla loro sana applicazione.
In entrambi casi il tessuto morale di una nazione non può che soffrirne.
rinaldo lampis
www.movimentoconsensus.org
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