Redazione1 |
18.02.2006 14:42
VEGADINNER 22 febbraio
incontri conviviali con la cucina vegetariana vegana aperti a tutti
Ristorante "PARMIGIANINO"
Mercoledì 22 febbraio 2006 ore 20
Cena al Ristorante "Parmigianino"
Parma, Largo Piero Calamandrei,11 (Via Barilla)
c/o Barilla Center.
Richiesti prenotazione e prepagamento entro 20 febbraio. Costo 32 Euro cad.
Tel 333 7363604. E-mail: vegadinner@libero.it
Menù
Aperitivo con Malvasia, cocktails analcolici alla frutta, millefoglie alle verdure, piccoli tranci di polenta, bruschette al pomodoro.
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Antipasto di piccole verdure in tempura
avvolte in pasta kataifi
con salsa agrodolce
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Pennette di grano kamut
con crema di porri
e carciofi della Liguria
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Timballino di melanzane
con ortaggi croccanti e curry
su salsa al pomodoro di Pachino
e riso nero venere
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Sorbetto al tè verde con fragole al cioccolato caldo
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Caffè con friandises
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Vino della casa
Pane del forno: panetti di farina di semola e semi di finocchio, ciabattine di semola di grano duro, rosette integrali, grissini di semola.
Chef: Luca Paffetti
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Ospite dell'incontro Marzio Dall'Acqua direttore dell'Archivio di Stato di Parma che terrà una relazione sul Parmigianino. Saranno esposte alcune opere dell'artista Maria Chiara Mossini presente all'incontro.
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Patrocini:
www.ssnv.it (Società Scientifica Nutrizione Vegetariana),
www.saicosamangi.info,
www.viverevegan.org,
Movimento dei Consumatori
Adesioni:
OIPA, ENPA, LIPU, LAV, UNA, LAC, OASI ANGELS, WWF, LEGAMBIENTE, LIFE, LAIKANIMALI
*VEGADINNER: è una iniziativa dell'Associazione culturale OPERAPRIMA. A cena con gli chef nei ristoranti di Parma; incontri con la cucina senza cibi di derivazione animale. Incontri conviviali periodici (escluso agosto e dicembre). Gli chef locali propongono la loro cucina con piatti vegani svelando un po' dei loro saperi, raccontano lo spirito e le caratteristiche della loro cucina.
Dagli alimenti semplici a elaborati piatti: la cucina vegetariana vegana non è povera, anzi è ricca di idee, elementi, sapori, fantasia. Una cucina che scopre cibi e alimenti a volte dimenticati, che rende più sensibile il palato (e l'animo), che non produce danni e arricchisce il piacere di stare a tavola consapevoli di un'etica dei valori nei confronti di tutti gli esseri viventi, dell'ambiente, della salute. Una cultura che non esclude, ma include e rispetta le tradizioni.
Parma 22 febbraio 2006
Luigi Boschi
(Pres. Operaprima)
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