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Forum :: La vetrina di Penna d' Oca :: E' meglio essere precisi :: Brindisi,il registro dei tumori di Gino Stasi |
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Brindisi,il registro dei tumori di Gino Stasi |
Redazione1 |
4.03.2006 21:46
IL REGISTRO TUMORI: CONOSCERE PER PREVENIRE!
Finalmente il Registro Tumori Ionico Salentino! E grazie alla tenacia di Giorgio Assennato, docente di medicina del lavoro nell’Università di Bari, che tra mille difficoltà e col lavoro tenace del suo gruppo di epidemiologi e statistici ha presentato ieri a Brindisi i primi dati relativi al triennio 1999-2001 del Registro.
Mentre sinora si poteva conoscere solo il numero di morti per tumore ora è possibile avere il numero di casi al momento della diagnosi e studiare la loro sopravvivenza. Uno strumento di conoscenza ma anche di programmazione sanitaria nel campo dell’oncologia che sinora è andata avanti a spanne tra campanilismi e interessi professionali. Ma soprattutto dovrà servire per orientare le attività di prevenzione sia ambientale che sanitaria verso i tumori a maggiore incidenza.
I dati presentati e confrontati con quelli del registro tumori di Ragusa, l’unico sinora certificato nell’Italia del sud, mostrano a Brindisi un eccesso di tumori del polmone, della vescica, della pleura (amianto), del fegato (epatite C) e delle leucemie (benzene). I tumori del polmone e della vescica sono stati trovati in eccesso soprattutto nel sesso maschile e nella città capoluogo, elementi questi che fanno pensare, secondo i responsabili del registro, ad una loro origine ambientale e lavorativa.
Come si vede nulla di nuovo, sono evidenze che anche i dati di mortalità avevano già mostrato. Si tratta quindi di rimboccarsi le maniche ed intervenire sulle cause di questi tumori: inquinamento ambientale, sostanze cancerogene sui luoghi di lavoro, controlli su tutte le possibili fonti di epatite C, riduzione del traffico veicolare. Non è sufficiente contare con precisione tumori e decessi per combattere efficacemente queste malattie. Bisogna potenziare i i Dipartimenti di Prevenzione delle Ausl e le articolazioni territoriali dell’Agenzia Regionale per la Prevenzione Ambientale (ARPA) con uomini e apparecchiature.
Sarà necessario comunque dare stabilità al Registro Tumori Ionico Salentino che sinora si è retto su un vecchio progetto del Ministero dell’Ambiente e che quindi, se non verrà sostenuto con investimenti specifici, sarà presto destinato a chiudere battenti.
Sono molti i soggetti istituzionali interessati a conservarlo e a potenziarlo. Servizio Sanitario Regionale, AUSL, Università, Province e Comuni devono superare le logiche da orticello privato e sostenere insieme la stabilizzazione e l’indipendenza del Registro mentre le Ausl devono far funzionare le unità di epidemiologia e statistica finora ridotte al lumicino.
Brindisi, 3 marzo 2006
Gino STASI
Presidente di Medicina Democratica
Sezione Brindisi (Cell. 329 11 84 97)
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