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Forum :: Antifascismo :: 60° anniversario liberazione :: Landmine Monitor Report 2006
Autore Landmine Monitor Report 2006
Redazione1
16.09.2006 15:05
Landmine Monitor Report 2006

Pubblicato oggi l’ottavo rapporto della
Campagna Internazionale per la messa al bando delle mine

Calano i fondi per la mine action internazionale, cresce il numero delle vittime delle mine.

Numerosi paesi sono stati bonificati dalle mine come mai prima, ma ancora 15.000-20.000 persone ogni anno continuano ad essere ferite ed uccise, spiega il nuovo report.



Roma 13.09.2006 Il Landmine Monitor Report 2006, ottavo rapporto della Campagna Internazionale per la Messa al Bando delle Mine presentato oggi in più di 30 capitali mondiali, denuncia che le mine terrestri in più di 78 paesi continuano a contaminare un’area grande come la Siria. La bonifica nel 2005 ha riguardato circa 740 chilometri quadrati di terra, pari alla dimensione della città di New York.

Circa 470.000 mine terrestri e 3.75 milioni di esplosivi sono stati rimossi. Ciò rappresenta il maggior numero di aree bonificate a partire dal 1980 con il moderno sistema di sminamento.



Malgrado questo progresso però, 13 dei 29 paesi che dovrebbero terminare la bonifica dei territori entro il 2009-2010 non hanno adottato le adeguate misure per la bonifica come ad esempio la Bosnia, Cambogia, Yemen e numerosi altri paesi aderenti alla Convenzione di Ottawa.



Mentre l’uso di mine terrestri continua a decrescere, tre governi hanno continuato ad utilizzare mine terrestri – Myanmar, Nepal e Russia. Gruppi armati ribelli in almeno 10 paesi usano mine antipersona.



Nonostante il successo nell’attività di bonifica, la percentuale delle persone ferite è aumentata dell’11%. Ciò è dovuto in larga parte all’intensificarsi dei conflitti in Myanmar, Ciad, Colombia, Pakistan e Sri Lanka. Il più alto numero di feriti, 1.100, è stato individuato in Colombia. Più di 350.000 sono state colpite dalle mine, e più di un milione continua a vivere in aree minate.



Nel 2005, per la prima volta, la raccolta fondi internazionale per la mine action è diminuita.

La Commissione Europea e gli Stati Uniti, i più grossi donatori per lo sminamento umanitario, hanno diminuito i loro fondi. Nel 2005 il totale dei fondi raccolti è stato di 376 milioni di dollari, circa 23 milioni di dollari in meno rispetto al 2004. L’Afghanistan e il Sudan hanno ottenuto la parte più consistente dei fondi raccolti.

“Purtroppo- afferma Giuseppe Schiavello direttore della Campagna Italiana Contro le Mine- anche l’Italia continua a limare i fondi dedicati alla Mine Action. Il Fondo Istituzionale per lo sminamento Umanitario istituito con la Legge 58/2001, dalla sua dotazione iniziale di 15 MLN di euro su un triennio è stato portato a meno di 7 MLN e mezzo di euro, inoltre – continua Schiavello- anno per anno si verificano erosioni costanti a questo fondo già di per se molto esiguo rispetto alle necessità e, soprattutto, alle responsabilità morali del nostro Paese.”



Più di tre quarti delle nazioni si sono unite al Trattato per la messa al bando delle mine mentre 40 Paesi non hanno ancora firmato la Convenzione di Messa al Bando.



“Malgrado il progresso nell’eliminare le mine terrestri e il loro uso, rimane ancora molto lavoro da fare, -conclude Giuseppe Schiavello- non bisogna dimenticare che anche l’uso delle cluster bombs in tutti gli scenari di guerra aggrava la situazione in modo esponenziale.”



Landmine Monitor Report 2006: per un mondo libero dalle mine





Scheda riassuntiva



● Trattato sulla messa al bando delle mine antipersona: 151 stati parte, 3 firmatati e 40 non firmatari

● 4 paesi hanno ratificato il trattato dall’ultimo rapporto: Brunei, Isole di Cook, Haiti, Ucraina

● 3 paesi non firmatari continuano ad utilizzare mine antipersona: Myanmar, Nepal, Russia

● Gruppi armati terroristici in 10 paesi continuano ad utilizzare mine antipersona: Myanmar, Burundi, Colombia, Guinea – Bissau, India, Iraq, Nepal, Pakistan, Russia/Cecenia, Somalia

● 13 paesi producono mine terrestri: Myanmar, Cina, Cuba, India, Iran, Corea del Nord, Corea del Sud, Nepal, Pakistan, Russia, Singapore, Stati Uniti e Vietnam.

● 4 paesi parte hanno completato la distruzione delle scorte: Algeria, RDC, Guinea – Bissau, Nigeria. 700.000 scorte di mine distrutte dai paesi parte del trattato

● Scorte negli stati non parte con più di 160milioni di mine incluse: Cina (110milioni stimate), Russia (26.5milioni), Stati Uniti (10.4 milioni) Pakistan (6 milioni), India (4-5 milioni)

● Almeno 78 paesi e 8 aree non riconosciute internazionalmente come stati indipendenti sono colpiti da mine terrestri

● Guatemala e Suriname hanno completato la bonifica nel corso del 2005

● Più di 740 km quadrati sono stati sminati nel 2005

● Più di 470.000 mine terrestri e 3.75 milioni di munizioni esplosive distrutte

● Almeno 13 dei 29 stati parte che hanno come scadenza per la bonifica il 2009-2010 non sono in linea con le scadenze: Bosnia Herzegovina, Cambogia, Ciad, Croazia, Danimarca, Mozambico, Niger, Senegal, Tagikistan, Tailandia, Regno Unito (Isole Falkland), Yemen e Zimbawe.

● I programmi di Mine Risk Education sono presenti in 60 paesi e otto aree; le attività hanno raggiunto 6.4milioni di persone.

● 7.328 vittime nel 2005, 11% in più rispetto al 2004

● Vittime di mine terrestri ed esplosivi il 58 paesi e 7 aree

● 15.000 – 20.000 nuovi feriti ogni anno e approssimativamente da 350.000 a 400.000 sopravissuti alle mine ad oggi nel mondo

● I quattro principali donatori: Stati Uniti (81.9 milioni di dollari), Commissione Europea ( 51.5 milioni), Giappone (39.3 milioni), Norvegia (36.5 milioni)

● I paesi che hanno ricevuto la maggior parte dei fondi per la mine action nel 2005: Afghanistan (66.8 milioni), Sudan (48.4 milioni), Angola (35 milioni), Iraq (27.8 milioni), Cambogia (23.9 milioni)

● Drastica riduzione dei fondi nei seguenti paesi: Iraq, Afghanistan e Cambogia

Per ulteriori informazioni: www.campagnamine.org

Campagna Italiana Contro le Mine - Onlus

Giuseppe Schiavello

340.4759230

06.85800693
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