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Forum :: Antifascismo :: 60° anniversario liberazione :: RIGASSIFICATORE: IL GOVERNO DEVE CAPIRE
Autore RIGASSIFICATORE: IL GOVERNO DEVE CAPIRE
Redazione1
20.09.2006 21:24
RIGASSIFICATORE: IL GOVERNO DEVE CAPIRE

Brindisi non vuole il rigassificatore ed i vertici del Comune e della Provincia lo hanno ribadito con forza chiedendo ed ottenendo dal Governo un incontro in sede politico-istituzionale prima di qualsiasi riunione di carattere tecnico. Il Presidente Errico ed il Sindaco Mennitti hanno così l’occasione di esporre direttamente al Governo le ragioni, ben più ampie di quelle rilevabili in sede di valutazione d’impatto ambientale, per le quali la realizzazione dell’impianto nel porto di Brindisi sarebbe un «crimine contro l’umanità» ed anche un colpo mortale inferto all’economia locale ed ai progetti di uno sviluppo equilibrato ed innovativo.

Il Governo Prodi deve sapere che, se dovesse essere confermata la decisione di costruire il rigassificatore a Capobianco, le Amministrazioni locali passerebbero a clamorosi gesti di protesa, non esclusa la decisione di limitare l’attività dei rispettivi Enti all’assicurazione dei soli «servizi essenziali» con la sospensione di tutte le funzioni di progettazione e di governo locale. Funzioni queste ultime che sarebbero comunque private di sostanziale contenuto dalla realizzazione di un impianto che, oltre ad essere pericoloso per il sito prescelto, sarebbe anche del tutto incompatibile con i percorsi e gli obiettivi democraticamente deliberati sulla base di precisi mandati elettorali.

Quanto ai cittadini nessuno può far finta di non sapere che essi, col voto e con tutti gli altri strumenti di partecipazione democratica, hanno chiaramente manifestato la loro ferma opposizione all’impianto chiedendo un nuovo modello di economia locale capace di dare uno sviluppo che finora non vi è stato e serie risposte alla domanda di lavoro che le politiche del passato hanno sistematicamente eluso. Si tratta di un possente movimento di opinione che ha un importante punto di riferimento nell’associazionismo democratico, nelle più avvertite e rappresentative espressioni sindacali e nelle forze politiche di tutti gli schieramenti che hanno trovato nella tutela degli interessi vitali della città un fecondo punto di incontro e di collaborazione.

Un grande movimento pluralistico e pacifico che non si affida alla scorciatoia di reazioni incontrollate ma punta tutte le sue carte sul crescente consenso della gente per una lotta sempre più dura, ma sempre nel pieno rispetto della legalità democratica, contro tutti gli arbitrii, le doppiezze ed i silenzi. Una legalità democratica, offesa e ferita in questa terra dai diktat del precedente Governo, che l’attuale Esecutivo dovrebbe ripristinare respingendo condizionamenti e ricatti. Il Governo deve manifestare una precisa volontà politica. Deve dire alla LNG che a Brindisi il rigassificatore non si può fare e che perciò la società inglese deve scegliere fra pervenire ad una rinuncia al progetto concordata a fronte anche di possibili contropartite o diventare destinataria di un provvedimento di annullamento dell’ autorizzazione per vizi di legittimità e quindi senza indennizzo a conclusione di una regolare procedura di autotutela. E deve anche il nostro Esecutivo far presente al Governo inglese che i diritti fondamentali dei cittadini in uno Stato di diritto vengono prima, come dovrebbero sapere i responsabili di un Paese di antichissima democrazia, degli interessi finanziari e delle convenienze diplomatiche.

Brindisi, 18 settembre 2006

Michele DI SCHIENA



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