Redazione1 |
22.10.2006 21:02
di Antonio V. GELORMINI
"Nel centro destra qualche imbecille che fischia l'inno nazionale c'è, lo vediamo giornalmente” ha affermato Pierferdinando Casini, commentando le bordate di fischi a Vicenza durante la manifestazione indetta dalla Cdl, o meglio da quel che resta della Cdl, contro la Finanziaria, a cui il leader dell’Udc non ha partecipato.
Ancora una volta il rispetto istituzionale è finito preso a calci da parlamentari, che sono anche leader politici, senza che alcuno tra loro abbia sentito il dovere e il bisogno di prendere le distanze dalla raffica di frasi irrispettose e dal comportamento della piazza aizzata adeguatamente.
Non si sa se il gruppo, dall’assise di Confindustria a Vicenza di qualche mese fa, alla messa del Papa a Verona dell’altro ieri e oggi ancora in piazza a Vicenza, sia sempre lo stesso. Fatto sta che queste cosiddette intemperanze avvengono puntualmente con la presenza di Silvio Berlusconi.
Diciamo che la capacità catalizzatrice per l’avvio di tali processi si dimostra straordinariamente unica.
Ce n’è stato per tutti. Dal Presidente del Consiglio ai Ministri del Governo (e fin qua era prevedibile). Ma, rotti i freni, sono stati coinvolti anche il Presidente della Repubblica, i Presidenti delle Camere, la Corte Costituzionale, la magistratura, i sindacati e la stampa.
E come se non bastasse, la caduta di stile ha poi accomunato, in un ideale “filo rosso” di cronaca quotidiana, l’invidia del compagno Putin “per Katsav e lo stupro di 10 donne” al compiacimento dei leader sul palco a Vicenza, per la battuta di Bossi alla piazza: “Silvio, ce l'abbiamo ancora duro, per questo è pieno di donne”.
Nel frattempo, l’Harry Potter della ex-Cdl dà vita alla sua Terra di Mezzo e per il battesimo sceglie lo sfondo vulcanico del Vesuvio. In casa Udc sorprende l’affluenza a Napoli di oltre 2.500 persone e la presenza di delegazioni da tutta Italia. Resta da individuare a chi spetterà la parte degli Hobbit, degli Elfi, dei Nani e degli Orchi.
Come scenario, per un ipotetico ribaltamento della situazione politica nazionale, mi sembra piuttosto inquietante. Temo che sarà meglio tenersi la Finanziaria, armarsi di pazienza e, vista l’aria che tira, lavorare sodo per cambiare al più presto e a scanso di equivoci la legge elettorale. Prima che accada l’irreparabile.
(gelormini@katamail.com)
|