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Forum :: Lettere :: Lettere aperte a.... :: Insomma, basta parlare di Berlusconi di A.De Portii |
Autore |
Insomma, basta parlare di Berlusconi di A.De Portii |
Redazione1 |
6.11.2006 06:25
MA INSOMMA, NON SIAMO ANCORA STANCHI DI PARLARE DI BERLUSCONI ?
Io credo di essere uno dei pochi ad aver inquadrato la figura di Berlusconi sin dalla sua cosiddetta “discesa in campo”. Sarà la mia età avanzata, ma più verosimilmente il contatto indiretto avuto con questo personaggio quando lavoravo a Milano, in piazza della Scala, in una delle più importanti banche del mondo, fatto sta che fin da allora ho sempre avuto una forte idiosincrasia verso il questo ex-commerciante di Arcore che, quand’era al potere, riteneva di gestire la politica alla stessa stregua di un contratto di compra-vendita.
Quante volte ho detto che quest’uomo non sapeva perdere e che, fintantoché avrà vita (che gli auguro lunga) tenterà sempre di mettere i cosiddetti bastoni fra le ruote a chi non lo “ubbidisce”, non tanto per perseguire una sana e condivisibile strategia politica, ma solo per ambizione personale.
Quest’uomo, vedrete, ne inventerà ogni giorno una pur di sconvolgere il paese, infischiandosene dell’andazzo positivo intrapreso dall’attuale governo, facendo altresì apparire un quadro negativo al popolo italiano, strumentalizzando il pensiero populista delle fasce deboli che prima avrebbe “ammazzato” in quanto rompevano gli “zebedei”, in dispregio alle richieste dell’opposizione di allora che invocava una giusta politica sociale: l’Italia infatti non è un’azienda da gestire col conto patrimoniale ed il conto profitti e perdite, ma anche sostenendo i costi di quelle fasce sfortunate che non possono o non sono in grado di stare al passo.
Gli Italiani devono mettersi bene in testa che l’unico male di cui soffre l’Italia si chiama Berlusconi. Via lui dalla scena, io sono convinto che si instaurerebbe un rapporto diverso fra chi governa e chi fa opposizione. Quest’ultima infatti è succube di questo signore di Arcore, il quale, proponendo persino le grandi intese, ha mostrato la sua vera faccia.
Non si dimentichi infine che la guerra in Iraq ha una paternità condivisa anche da lui per farsi amici i Bush ed i Blair, grazie ai quali ancor oggi, purtroppo, ci sono centinaia di morti al giorno.
Prima di morire, Indro Montanelli, a Cortina grido : “Mandatelo via…”. Segno evidente che lui, al pari del sottoscritto, aveva visto chiaro !
ARNALDO DE PORTI
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