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Forum :: Lettere :: Lettere aperte a.... :: Brindisi, in migliaia contro il rigassificatore |
Autore |
Brindisi, in migliaia contro il rigassificatore |
Redazione1 |
6.11.2006 07:10
RIGASSIFICATORE A BRINDISI:
A MIGLIAIA PER CHIEDERE DI SOSPENDERE I LAVORI
E RITIRARE L’AUTORIZZAZIONE
(documento letto a conclusione del corteo, di sabato 28 ottobre 2006, dagli organizzatori)
Ancora una volta siamo stati sommersi in questi giorni da adesioni, consensi ed incitamenti a proseguire la lotta fino a quando non saranno riconosciuti e rispettati i diritti e la dignità delle nostre popolazioni. A migliaia i cittadini sono oggi con noi scesi in piazza per riproporre una domanda di popolo che non può essere elusa: vanno sospesi i lavori per la costruzione del rigassificatore e si deve avviare la procedura per la rimozione del provvedimento autorizzativo, condizione questa indispensabile per dare impulso all’attuazione del progettato nuovo modello di sviluppo economico.
La città ed il territorio non sono affatto divisi perché tutti vogliamo che si consolidi la scelta di uno sviluppo a misura d’uomo della nostra economia e che siano efficacemente combattuti i tristi fenomeni della disoccupazione e della precarietà, l’uno e l’altro “figli naturali” di politiche economiche locali che vanno superate e corrette. Ci sono ancora, è vero, ambiti politici e sociali che, pressati dalle urgenze e dalle emergenze, non hanno scelto con decisione il cammino del cambiamento. Ma noi confidiamo negli esiti positivi dell’incontro e del confronto e vogliamo stabilire con queste realtà convergenze fruttuose per aiutare insieme le istituzioni a costruire il futuro affrontando anche le gravi crisi che attanagliano il presente.
Ribadiamo che la costruzione del rigassificatore nel porto di Brindisi bloccherebbe ogni innovazione, aggraverebbe i guasti del passato e costituirebbe un pericolo gravissimo per l’incolumità dei cittadini. Chiediamo perciò al Governo il rispetto della volontà popolare e delle scelte degli Enti locali e della Regione Puglia. Il Governo deve esprimere una precisa volontà politica e deve invitare la LNG a scegliere fra pervenire ad una concordata rinuncia al progetto, a fronte anche di possibili contropartite, o affrontare un provvedimento di annullamento dell’autorizzazione per vizi di legittimità e quindi senza indennizzo a conclusione di una regolare procedura di autotutela. Quanto alle ventilate pressioni di operatori economici e di esponenti del Governo inglese, confidiamo che il nostro Esecutivo faccia a tutti sapere che in uno Stato democratico i diritti fondamentali dei cittadini e l’interesse generale di una comunità vengono prima di tutto e soprattutto prima di velate minacce e di inopportune interferenze diplomatiche.
Queste cose vuole dire al Governo la grande manifestazione di oggi con una particolare ed importante avvertenza: sappia il Governo che la nostra comunità non accetterà mai la “polpetta avvelenata” di una “Valutazione d’Impatto Ambientale”, senza neppure la convocazione della Conferenza dei Servizi, un adempimento postumo ed improprio destinato a concludersi con le rituali “prescrizioni” e con la conferma del provvedimento autorizzativo. L’incontro di oggi segna indubbiamente un punto molto alto del nostro impegno ma è solo una tappa perché la lotta civile e democratica riprenderà domani, con rinnovata energia, fino a quando al nostro territorio non verrà resa giustizia.
Brindisi, 28 ottobre 2006
A.I.C.S., ARCI, Centro Velico “A. Pigonati”, Circolo Acli “A.Grandi”, Cobas, Coldiretti-TerraNostra, Comitato per la Tutela dell’Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato spontaneo cittadino “Mo’ Basta!”, Comitato Brindisi Porta d'Oriente, ConfArtigianato, ConfCommercio, ConfConsumatori, Fondazione “Dott. Antonio Di Giulio”, Fondazione “Prof. Franco Rubino”, Forum ambiente salute e sviluppo, Italia Nostra, Legambiente, Lega Navale Italiana - Sezione di Brindisi, Medicina Democratica, Ordine degli Architetti di Brindisi, Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali di Brindisi, Touring Club Italia (Corpo Consolare della Puglia), Unione Giuristi Cattolici, WWF
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