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Forum :: La vetrina di Penna d' Oca :: E' meglio essere precisi :: ACQUA, CHE FARE? di L.Boschi |
Autore |
ACQUA, CHE FARE? di L.Boschi |
Redazione1 |
27.03.2007 19:12
ACQUA, CHE FARE?
ASSESSORE GIANCARLO CASTELLANI
Provincia di Parma
Assessore Castellani, a seguito del suo intervento sulla Gazzetta di Parma per la giornata dell'acqua le sarei grato se potesse rispondere a queste mie domande:
a) ritiene che l'industria di alimenti di derivazione animale sia compatibile con la scarsità di risorse idriche?
b) ritiene che gli allevamenti intensivi siano ancora sostenibili?
c) ritiene che si stia facendo tutto quanto possibile per disincentivare l'alimentazione di derivazione animale (insostenibile)?
d) come è compatibile la corretta gestione delle acque con la promozione del distretto industriale (quindi alti numeri, non piccole quantità ) dedicato alla produzione di alimenti di derivazione animale?
e) quale futuro può avere questa economia animale dipendente, inadeguata ai nuovi stili di vita, alle esigenze ambientali, sociali, salutistiche, economiche per non parlare di quelle etiche?
Ecco vorrei sapere qual è la sua posizione rispetto a questi interrogativi visto che mentre nel suo intervento ho potuto notare che c'è attenzione economica infrastrutturale, insignificante mi sembra lo sforzo rivolto per una riconversione del sistema economico, che è palesemente inadeguato e comunque non strategico, rispetto all'economia delle conoscenze, indirizzo della civiltà digitale.
Sul lato invece tecnico delle acque le chiedo:
- Il piano dell'acqua da voi predisposto ha una sua rilevazione qualitativa e quantitativa adeguata agli attuali sistemi digitali? Se sì potrebbe dirmi il sito attraverso cui posso avere queste informazioni online direttamente durante la giornata?
-Vi è sulle acque una quotidiana trasparenza informativa pubblica diretta?
-Perché su questi temi dei cambiamenti climatici connessi inevitabilmente al nostro sistema economico e agli stili di vita individuali non si è aperto un tavolo di discussione e confronto con studiosi, ricercatori, esperti del serttore e i cittadini e non solo con i rappresentanti delle associazioni?
-Quale rete informativa e educativa è stata ad oggi attivata? Non dovrebbe la Provincia promuovere un ruolo di coordinamento, andando ben oltre i contenuti descrittivi dell'esistente, presenti nel Piano elaborato?
Grazie e resto in attesa di una sua risposta.
Luigi Boschi
www.luigiboschi.it
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