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Forum :: Politica :: Ulivo che fare....... :: Toscana: primarie regolamentate |
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Toscana: primarie regolamentate |
Redazione1 |
21.12.2003 18:15
"Primarie regolamentate e stop alle preferenze"
Il capogruppo dei Ds in Consiglio regionale, Paolo Cocchi, spiega la posizione sui nodi elettorali della discussione sul nuovo Statuto della Regione.
"La Toscana sia la prima regione d'Italia ad approvare una legge che regolamenta e disciplina le elezioni primarie". E' la proposta del Gruppo Ds del Consiglio regionale in relazione ai lavori del nuovo statuto della Regione e della legge elettorale collegata. "La riforma della legge elettorale dovrebbe essere una sintesi soddisfacente fra bipolarismo e pluralismo della rappresentanza. L'abolizione della preferenza rafforza il bipolarismo. - spiega il Capogruppo Ds Paolo Cocchi - Infatti consentirà di spostare la competizione sui programmi e nei confronti degli schieramenti avversari. Il meccanismo esistente costringe invece i candidati di uno stesso partito ad una battaglia interna che uno dei più illustri costituzionalisti del nostro paese, Paolo Barile, definì "una forma di cannibalismo politico". Senza dimenticare che questo sistema comporta lievitazioni sensibili dei costi delle campagne elettorali. "D'altra parte non ha senso sostenere che senza preferenze non si abbiano sistemi elettorali democratici: altrimenti questo argomento dovrebbe essere usato prima di tutto contro le elezioni del Parlamento Italiano. - continua Cocchi - Semmai da tempo pensiamo che la partecipazione e la condivisione dei processi di selezione dei candidati dovrebbero essere garantiti da una legge regionale che regolamenti e disciplini le elezioni primarie. "E' bene poi ricordare - aggiunge Agostino Fragai - che ci sino alcuni altri grandi temi, legati alla riscrittura della carta fondamentale della Regione, sui quali continuerà il nostro impegno. Penso per esempio - conclude Fragai - ai nuovi diritti che, secondo noi, dovrebbero trovare cittadinanza, da quello di voto per i cittadini extracomunitari sino al riconoscimento delle nuove famiglie".
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