Redazione1 |
20.11.2007 21:34
LA PAGLIACCIATA DEL REFERENDOM PER MANDARE A CASA PRODI.
ORA FACCIAMO IL REFERENDOM PER MANDARE A CASA BERLUSCONI ?
QUI STA LA PAGLIACCIATA, TUTTA ITALIANA !
Che l’Italia, a causa del potente di turno, sia caduta tanto in basso da non aver per ora le forze per risollevarsi a breve, è agli occhi di tutti. L’ultima sceneggiata del referendum promosso da Berlusconi per mandare a casa l’attuale governo, a mio avviso è solo carta straccia; ma non per questo detta pagliacciata non riveste una pericolosità inaudita, in quanto alimentata, in mala fede, da becero populismo su cui si è voluto far leva: ci cascano, anzi ci sono cascati in tanti, come “peri maturi”, perchè spinti dal fatto che, potenzialmente, siamo tutti più versatili nel lagnarci che nel dire che tutto va bene. E quando il pretesto è falso, il risultato non arriva.
Se ci troviamo in queste precarie condizioni non lo si deve all’Euro, come tanti stupidamente affermano, ma al fatto che il governo Berlusconi, allora appena insediato, non ha saputo, meglio sarebbe dire non ha voluto, controllare la dinamica del cambio euro-lira per non andar contro a quella massa di commercianti che l’hanno votato e che hanno fatto l’alto ed il basso a danno delle persone a reddito fisso, stipendiati e pensionati, dando all’euro il valore di 1000 lire anziché 2000 lire.
A mio avviso questa “pagliacciata” del referendum non ha alcun valore giuridico-istituzionale. Provate ad immaginare cosa succederebbe se ora la controparte, e cioè il centro sinistra, promuovesse un contro-referendum per cacciare Berlusconi Infatti, cosa si farebbe se entrambi i poli, cosa estremamente facile, superano i 5 milioni di voti ? Succederebbe che si proclama esito positivo a tutti e due gli schieramenti ?
Far leva sulla scontentezza degli Italiani chiamandoli per queste cose, costituisce una vile strategia che non porta da nessuna parte, se non alla confusione ed al male del paese. Ormai non se ne può più di Berlusconi; persino i suoi stretti alleati si stanno smarcando da lui e gli stanno accanto solo quando hanno bisogno di un collante che è determinato solo dagli ingenti mezzi ed dalla sua organizzazione aziendale: ricordiamocelo che egli ha potuto mettere in piedi FI duplicando la sua organizzazione già esistente, costituita dai managers delle sue aziende. Non andrebbe sottaciuto che al suo posto, come ho detto più volte, qualsiasi altra persona, con qualche dote ovviamente, avrebbe potuto fare come lui in campo imprenditoriale, in quanto la ricchezza gli è piombata addosso automaticamente (era l’unico allora !) con le televisioni, attraverso l’aiuto dei Craxi, Pilliteri ed altri…e quindi vantarsi di un impero economico, come fa spesso il leader di FI, è mera presunzione !
Per finire andando al sodo: il problema non sta certo su Prodi, ma su Berlusconi. Ben venga Fini al posto di Berlusconi se gli Italiani lo vogliono (io no), ma si cacci questo uomo potente di Arcore che sta infettando politicamente il paese per motivi di solo protagonismo ed interesse personale, fregandosene del popolo italiano, facendo però demagogicamente leva sul populismo di certe fasce che ancora non capiscono. E che forse non capiranno mai..
Almeno questo è il mio pensiero politico.
ARNALDO DE PORTI
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