13.06.2009
Caro Sindaco Cacciari, ormai ci conosciamo da molti anni, anche se, per un complesso di vicissitudini legate, se vuoi anche all'età , ho preferito trasferirmi nel bellunese, terra tranquilla, abbandonando il veneziano ove, con una certa cadenza, vengo solo a fa incetta di.multe "automatiche" nelle zone ZTL che prima non conoscevo come tali. Ma questo è solo un preambolo che ha nulla a che vedere con quanto Le sto per dire. Lei afferma spesso sulla stampa che al Pd manca un vero leader carismatico e che, pertanto, gli manca, fra le altre cose, soprattutto quella "vis" capace di catalizzare l'elettorato: insomma, Berlusconi , oggi come oggi, può fare tutto ciò che vuole in quanto non esiste una opposizione con la o maiuscola. Posso anche condividere il Suo pensiero su cui però nutro alcune perplessità , tanto da rovesciare quasi completamente la medaglia. Partendo dal fatto che, nelle recenti europee, il 51 per cento degli Italiani ha detto no al governo Berlusconi, si dovrebbe arguire che l'altra metà circa del popolo italiano, si identifica, come lo ha dimostrato la recente consultazione, in un coacervo politico di astensionisti al voto, di fascisti, di piduisti, di razzisti, di xenofobi, di affaristi, di opportunisti, di corrotti e corruttori, incolti, tanto da far apparire l'Italia, agli occhi del mondo intero, un paese irreparabilmente "infettato" politicamente dal signore di Arcore, il quale, dopo aver spergiurato nel 93 che, con Bossi, non sarebbe mai andato a bere neanche un caffè, ora invece gli riserva un atteggiamento idilliaco che va ben oltre a tutto ciò che, di privato, ha registrato la stampa in queste ultime settimane. L'operazione di massacro morale ed etico infatti è al suo massimo "fulgore" storico. Nemmeno il Duce era arrivato a tanto. Chi può fronteggiare questa peste che porterà la nostra amata terra all'estinzione morale e politica ? Non certo il popolo beota delle veline o quello delle camice nere o verdi. Mio padre che, negli anni 30-40, era costretto ad essere iscritto al fascio per poter lavorare, diceva che la colpa non era del Duce, ma soprattutto degli italiani individualisti, vili e beoti e che la storia, come vediamo anche oggi, si ripete, di fronte allo sguardo attonito degli altri popoli. Quindi, esattamente come allora. Ma allora, possiamo dare la colpa ad una mancanza di leader carismatici all'opposizione, oppure a ciò che diceva mio padre ? Perché, se così fosse o, molto verosimilmente è, a Lei il carisma non mancherebbe..e quindi potrebbe muoversi di conseguenza.
O costa meno parlare ?
ARNALDO DE PORTI
|