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Casa della Legalità di Genova, aggiornamenti.
29.12.2005

CASA DELLA LEGALITA' E DELLA CULTURA
Via Sergio Piombelli 15, 16159 Genova
tel. 010.6456385 - cell. 392.4682144
sito: http://www.genovaweb.org - e-mail: c.abbondanza@genovaweb.org
AGGIORNAMENTI
1) La galassia aziendale dei Mamone...
2) Quando arrivano i "creativi"
3) Un bellissimo Natale, nel nome della pace e della giustizia
4) Il 'pizzo' a Genova: Articolo de Il Secolo XIX, approfondimenti e indicazioni
5) Lo Stato e la mafia
6) Campagna di Sottoscrizione
7) Appello "Verità e Giustizia per Calipari"
8) Sostegno all'appello di Libera sulla legge Rognoni-La Torre
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1) La galassia aziendale dei Mamone...
VAI ALLA PAGINA: http://www.genovaweb.org/legalita/galassiamamone.htm
Le altre pagine del sito con riferimenti alla famiglia Mamone indicata pubblicamente da documenti ufficiali dei reparti investigativi dello Stato, come appartenente al clan dei Mammoliti della 'Ndrangheta, sono:
I Mamone nella Vallata, a Genova e Liguria - http://www.genovaweb.org/legalita/mamone.htm
Esperienze di "famiglia" - http://www.genovaweb.org/legalita/dallafamigliamamone.htm
Breve rassegna tratta dal web dalle relazioni della DIA e... - http://www.genovaweb.org/legalita/gullaceealtri.htm
Invece della chiarezza...vogliono, sembra oscurare il sito - http://www.genovaweb.org/comunicati/08122005.htm
Missiva da Cittanova del legale della "Stocco & Stocco" e Risposta - http://www.genovaweb.org/comunicati/contestabile.htm
2) Quando arrivano i "creativi"
Quando si dice che una canzone è musa ispiratrice…mai vero quanto per il ‘capolavoro senza tempo’ di Pupo: Gelato al Cioccolato! E’ riuscita a dare forza e coraggio, spingere a forgiarsi e sacrificarsi, a conquistare la fiducia delle banche che ci ha dichiarato essere le sue uniche finanziatrici, per una grande impresa. Si sa le banche sanno sempre cogliere l’affare giusto!
Importano lo stoccafisso dalla Norvegia, sino alla costa ionica, per non dare nell’occhio e fare “Commercio all'ingrosso di cioccolato, dolciumi e gelati”.
Potevano dircelo, dopo le ricerche per la fusione del salmone con il latte… garanzia dei prodotti sempre freschi della Parmalat, a Cittanova si sono spinti oltre: il gelato, il ghiacciolo, la cioccolata e tanti, tanti dolciumi allo Stoccafisso! E poi uno va a pensar male. Ma come si può pensar male! Ecco il vero spirito: “Stocco & Ciocco”, ma non volevano dircelo, forse gli abbiamo rovinato la sorpresa che preparavano a tutti noi per un natale diverso. Sarà per un'altra volta, l’idea è assolutamente esplosiva! Grazie a questo giovane “creativo” del sud, che ha preso esempio dai Tanzi, dai Tronchetti, dalle Bellechiome, dalla banda dei “creativi” del quartierino…
Avranno già trovato un nome, uno slogan per queste delizie? Chissà, forse “GULLA C’E’…di meglio non ve né”
3) Un bellissimo Natale, nel nome della giustizia e della pace
Noi, Asia, tanti ragazzi, tante storie, diverse strade in un bellissimo Natale, nel nome della giustizia e della pace. Valori sempre più spesso messi in discussione dal modello di consumo -e cultura- che ci viene proposto ed imposto, e che ognuno può rifiutare ed in tanti, in questa festività, hanno rifiutato, nelle loro case, nelle loro comunità...con i loro cari e con le proprie amicizie profonde, sincere e disinteressate.
VAI ALLA PAGINA: http://www.genovaweb.org/comunicati/25dicembre2005.htm
4) da "IL SECOLO XIX" del 23 dicembre 2005 - IL FENOMENO
Una cinquantina di negozi in Valpolcevera sarebbero ostaggi di sottili intimidazioni della 'ndrangheta
"Non paghi il "pizzo"? Perdi i clienti"
La mala minaccia cattiva pubblicità ai commercianti nel mirino. La Dia genovese indaga
E' una forma di ricatto "strisciante", un'intimidazione radicata nei luoghi, e nel tempo, che sta cambiando pelle e sulla quale - da almeno un mese e mezzo - è al lavoro anche la Direzione investigativa antimafia genovese. Al vaglio degli inquirenti c'è infatti una dettagliata segnalazione sulla riscossione del "pizzo" in Valpolcevera, l'esazione mensile di somme non troppo elevate ma costante, il cui mancato pagamento comporta ritorsioni diverse da quelle "tradizionali" e molto eclatanti.
VAI ALLA PAGINA: http://www.genovaweb.org/legalita/23dicembre2005.htm
5) LO STATO E LA MAFIA - una lotta civile tra indignazione e fiducia
di Christian Abbondanza e Simonetta Castiglion
«La speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio.
Lo sdegno per le cose viste. Il coraggio per cambiarle.» S. Agostino
Italia che strano paese, la nostra cosiddetta Repubblica democratica fondata su una delle più belle Costituzioni. Questo nostro Stato, sempre perennemente spaccato, tra chi, Istituzioni e cittadini, incarnano e promuovono le regole costituzionali ed i valori in essa indelebilmente sanciti, e quell'altra parte, con Istituzioni e cittadini che ignorano o disdegnano e violano quel dettato, quei valori, ed abbandonano di fatto o per scelta, l'irrinunciabile linea di demarcazione tra etica, civiltà, diritto ed il loro esatto opposto.
VAI ALLA PAGINA: http://www.genovaweb.org/legalita/statoemafia.htm
6) Campagna di Sottoscrizione
Adesso chiediamo aiuto.
Non pensavamo che le minacce e le intimidazioni di chiaro stampo mafioso avessero così presa sulla comunità in cui viviamo. Non pensavamo che intraprendere la strada di costruzione di uno spazio aperto di impegno civile per la legalità e la giutizia sociale nel contrasto alle mafie, per la promozione della coscienza civile e della cultura, con attività sempre gratuite di gioco e divertimento pulito fosse così irta di contrasto netto e deciso della criminalità organizzata presente storicamente in questa porzione di città.
Abbiamo sbagliato valutazione, pensavamo che rispondendo a minacce e intimidazioni avremmo trovato sostegno e appoggio nella popolazione. Non è stato così, alla minaccia "vi facciamo chiudere" è seguita la pratica: le persone non entrano, hanno paura. Solo quando vi sono iniziative arrivano persone da fuori quartiere, a volte non arriva nessuno.
Abbiamo resistito e cerchiamo di resistere ostinatamente perchè cedere vorrebbe dire "hanno vinto loro". Per questo con il sostegno determinante della Fondazione Antonino Caponnetto abbiamo attivato l'Osservatorio sulla Criminalità e le Mafie, abbiamo lanciato sia in sede, sia con volantini, sia attraverso il web, un'azione di informazione sulla presenza della criminalità organizzata delle diverse mafie a Genova, sui loro settori di attività, sulle vecchie e nuove pratiche di azione. Abbiamo visto che il muro inizia sgretolarsi e persone a conoscenza di fatti e nomi inizia a parlare, testimoniare e collaborare ufficialmente con le autorità competenti.
Abbiamo trovato un grande aiuto dai ragazzi, giovani e non, della Ludoteca Labyrinth che hanno deciso di venire qui da noi per rispondere alle minacce mafiose e spingere la gente ad entrare ed assaporare il gioco come canale di conoscenza, incontro e divertimento e non
come azzardo o scommessa.
Abbiamo avuto sostegno da amici artisti che sono venuti e torneranno a suonare per invitare i ragazzi come gli adulti ad entrare.
Ma, tolti gli appunatamenti occasionali, la gente non entra. Diventa impossibile far fonte alle poche (500€ mensili), ma irrinunciabili, spese per mantenere aperto questo spazio (luce, riscaldamento, acqua, telefono).
Abbiamo presentato diversi progetti e presenteremo la prossima settimana altri, per chiedere alle Istituzioni locali di sostenere i progetti e le attività di Educazione alla Legalità e Giustizia Sociale, per promuovere la coscienza civile e la cultura nel solco della nostra Costituzione e per contrastare alla radice la cultura mafiosa, per offrire ai ragazzi ed alle ragazze risposte concrete alla carenza di spazi e di socialità che lascia il campo al degrado ed alla devianza.
Speriamo le risposte siano positive, ma rischiano di arrivare troppo tardi.
Il sostegno visibile e concreto chiesto per la Casa della Legalità di Genova da Elisabetta Caponnetto e Rita Borsellino con la lettera aperta di settembre, sembra essere caduta nel vuoto.
Siamo ad un bivio: o chiudere e rinunciare ammettendo la sconfitta e stroncando sul nascere quel risveglio della coscienza civile nel contrasto ad un'illegalità diffusa e intrisa di mafie, oppure resistere ancora, ma per questo serve il vostro aiuto, serve che ci aiutiate a questa resistenza.
Vi chiediamo un contributo, anche piccolo, e di diffondere questa richiesta di aiuto a tutti quanti vogliate e possiate estendere questo nostro appello.
Grazie, comunque e a presto.
PER LE SOTTOSCRIZIONI E' ATTIVO IL CONTO BANCARIO INTESTATO ALLA
"CASA DELLA LEGALITA' E DELLA CULTURA»
Banco di Sardegna - Filiale I di Genova
conto n° 70032649 - abi 01015 - cab 01401 - cin X
Ringraziamo Ettore Lomaglio Silvestri, Daniele Luttazzi, Jacopo Fo ed i Fratelli Severini "The GANG" e gli autori di tutti gli altri siti e blog che stanno pubblicando il nostro grido di aiuto. Grazie di cuore, vi vogliamo bene.
Abbiamo ad oggi ricevuto 735€ da dodici persone, le ringraziamo di cuore, speriamo giungano gli altri fondi necessari a reggere. Un abbraccio a tutti voi!
Sul sito la situazione aggiornata e le iniziali dei sottoscrittori che ringraziamo di cuore.
http://www.genovaweb.org/sottoscrizione.htm
7) Appello "Verità e Giustizia per Calipari"
Abbiamo da subito inviato l'adesione all'appello a Carlo Azeglio Ciampi per ottenere "giustizia per Nicola Calipari". L'appello ed il link per l'adesione sono nell'home-page del nostro sito. Inoltre è possibile venire a ritirare presso la "Casa della Legalità" di Genova le cartoline da inviare al Quirinale per dichiararci tutti parte lesa.
Per aderire direttamente inviare un e-mail a: info@riferimenti.org
8) Sostegno all'appello di Libera sulla legge Rognoni-La Torre
La "Casa della Legalità" di Genova aderisce all'appello per la salvezza della legge sul sequestro
e riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati alle mafie. Crediamo anche che sia necessario realizzare progetti concreti di riutilizzo dei beni sequestrati alle mafie in ogni realtà ove la Magistratura sia riuscita ad individuare e colpire il patrimonio criminale, come ad esempio anche Genova e la Liguria.
Il non utilizzo pieno delle potenzialità della legge ha lasciato un vuoto nel opinione pubblica diffusa che può compromettere la tenuta della legge, a favore di quanti la vogliono abrogare o modificare sostanzialmente al fine di renderla vana. Se, anche in realtà come quella ligure, si fosse proceduto, con un ampio coordinamento delle forze civili antimafia, nel promuovere progetti di utilizzo sociale e culturale dei moltissimi beni confiscati alle mafie si sarebbe potuto dimostrare concretamente, anche qui, che in ogni luogo le mafie siano attive, possono essere colpite e costrette a "restituire il maltolto". In questa direzione invitaiamo tutti i cittadini ed il mondo dell'associazionismo ad operare una decisa richiesta a difesa della legge Rognoni-La Torre, a quanti eletti nel Parlamento Italiano sono, come ci ha ricordato giustamente Beppe Grillo, nostri dipendenti!
Per le adesioni: libera@libera.it


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