6.11.2006
Il Pozzo e il Pendolo presenta
La programmazione artistica 2006/2007
Sarà Ugo Chiti ad inaugurare, martedì 7 novembre, le attività dello spazio nel centro storico di Napoli, fra teatro, intrattenimento e la Libreria degli Inediti
Il Pozzo e il Pendolo nasce alla fine degli anni ’90 in un’antica rimessa di carrozza di uno dei palazzi più suggestivi del centro storico: Palazzo Petrucci.
Il progetto iniziale focalizzava la sua attenzione su un genere assolutamente inusitato a Napoli, in Campania e (tranne alcune episodiche esperienze) in tutta Italia: il giallo, il mistero, la letteratura popolare.
Attorno a questa idea i fondatori de Il Pozzo e il Pendolo reperivano testi, producevano spettacoli, coinvolgevano compagnie e attori professionisti in un’iniziativa che aveva immediato riscontro di pubblico.
In brevissimo tempo lo spazio di San Domenico Maggiore si è riempito di appassionati del genere ed è diventato un punto di riferimento per tutti coloro che individuavano nelle programmazioni un’offerta diversa, alternativa, nuova.
Da cinque Il Pozzo e il Pendolo organizza una rassegna, per un mese intero, all’Orto Botanico di Napoli, dove ogni sera circa 250 persone scelgono il 'parco' per vedere il teatro.
Da due anni, alla gestione de Il Pozzo e il Pendolo, è stato affidato un borgo longobardo, Galdo, nel cuore del Cilento. Tra quelle ‘pietre’ si organizzano rassegne, laboratori, teatro di strada, presentazioni di libri e musica, finanche la possibilità di cambiare la toponomastica di quei luoghi e di intitolare l’intero borgo alla Letteratura e al Teatro.
Ultima, in ordine di tempo, l'idea di affiancare, alle iniziative de Il Pozzo e il Pendolo, la Libreria degli Inediti, un luogo altro dai templi dei libri, nel quale per accedere non è necessario il lasciapassare di nessuno. Un'idea che, appena divulgata, ha immediatamente suscitato un incredibile entusiasmo. Uno spazio altro dal teatro, dove la letteratura si fa teatro, 'animato' da migliaia di pagine scritte, cui solo i lettori o gli spettatori tributeranno o meno un giudizio di merito.
“E con quest'ultimo tassello – spiegano i direttori Annamaria Russo e Ciro Sabatino - il quadro d'incanto si compone. Così come il nostro progetto, minimo e ambizioso di raccontare storie, riconsegnando al teatro la parola, mutuata dalla letteratura, presa in prestito dalla vita, che oggi dopo sette anni sembra finalmente aver trovato una sua compiutezza”.
La sezione teatrale de Il Pozzo e il Pendolo Teatro, nell’ambito di Racconti d’Autunno 2006/2007 intende affrontare il tema del racconto, indagando le strade che si possono percorrere, gli strumenti che si possono utilizzare ed il senso che si può creare lavorando con il teatro e la narrazione.
Il teatro di narrazione ha conosciuto, negli ultimi anni, un grandissimo successo nel nostro paese. I suoi più importanti interpreti (Marco Paolini, Laura Curino, Marco Baliani, Ascanio Celestini), sono divenuti personaggi noti anche al grande pubblico.
La narrazione, quindi, come ascolto e osservazione prima e ‘parola proferita’ poi, è una pratica comune a tutte le culture, e può costituire una chiave di lettura e di comprensione di ciò che ci appare diverso e lontano.
Ad inaugurare la programmazione teatrale sarà Ugo Chiti (dopo dieci anni di assenza dai palcoscenici partenopei) con 4 bombe in tasca (dal 7 al 12 novembre) e Racconti solo racconti (14 e 15 novembre), da lui scritti e diretti e presentati da Arca Azzurra Teatro. Dal 21 al 26 novembre ritorna L’ultima corsa di Fred, di Mario Gelardi e Giuseppe Miale di Mauro, presentato da Vesuvioteatro. Dal 28 al 30 novembre gli Armamaxa presentano Orlando, furiosamente solo rotolando, testo messo in scena e raccontato da Enrico Messina. L’1 ed il 2 dicembre la programmazione ospita il più importante cantastorie siciliano di tradizione, Vito Santangelo, con Mafia e parrini, da lui scritto e diretto. Dal 7 dicembre Il Pozzo e il Pendolo Teatro presenta Un giorno dopo l’altro (il caso Tenco), scritto e diretto da Annamaria Russo e Ciro Sabatino. Ancora una produzione Il Pozzo e il Pendolo Teatro, dal 14 dicembre, con Racconto degli anni felici, tratto da Pensare con i piedi di Osvaldo Soriano, nell’adattamento e la regia di Annamaria Russo e Ciro Sabatino.
Dal 9 all’11 gennaio Archimandita presenta Kalatrasi – per cuntare ci vuole cervello, di e con Alberto Nicolino, liberamente ispirato alla realtà e ai cunti del paese di Camporeale. Chiude la sezione teatrale, dal 30 gennaio al 4 febbraio, Altamarea con Niente più niente al mondo di Massimo Carlotto, per la regia di Carlo Cerciello.
Il costo dei biglietti va da euro 12 a 16 (intero) e di euro 10 (ridotto)
Info e prenotazione obbligatoria al numero 0815422088
email info@ilpozzoeilpendoloteatro.it
Internet www.ilpozzoeilpendoloteatro.it
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