25.03.2007
Martedì 27 marzo 2007, Nuovo Teatro Nuovo di Napoli
Buongiorno Contessa uno spettacolo di Mariano Rigillo
Un autentico viaggio attraverso il potere evocativo e mimetico della parola, che racconta e ‘canta’ i sentimenti, la natura, la fantasia, la quotidianità .
Saranno Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini i protagonisti, da martedì 27 marzo alle ore 21.00 (repliche fino a domenica 1 aprile), sul palcoscenico del Nuovo Teatro Nuovo di Napoli, dello spettacolo Buongiorno Contessa, una scorribanda, a cura dello stesso Rigillo, nella poesia e nella letteratura, attraverso i testi di Palazzeschi, Diderot, Prèvèrt, Lerici, Montale, D’Arrigo, Benni, Alighieri, Lorca, De Filippo, Malerba, Caproni, Guardagli. L’allestimento, presentato dalla DoppiaEffe, si avvale delle musiche originali di Paolo Coletta, eseguite dal vivo da Coletta, al pianoforte, e da Salvatore Morisco, al violino. I costumi sono a cura di Via del Teatro (Prato), le luci di Luigi Ascione, per la regia di Mariano Rigillo.
L’ouverture per pianoforte e violino conduce in un aristocratico salotto anni trenta, per presentare l’incontro tra la contessa Pizzardini Ba e il suo amico (amante?) Aldo (Palazzeschi). Discutono, più o meno, animatamente, per tentare di sconfiggere la mortale noia da cui la nobildonna è afflitta in maniera ossessiva.
L’incontro lascia malinconicamente aperto il tema della vita e dell’amore, che è scherzosamente proseguito dalle figure di Pulcinella e Colombina e dalle parole di Eduardo De Filippo. Il pianoforte e il violino eseguono il primo movimento (allegro - tema dell’amore) della sonata, appositamente composta da Paolo Coletta, portando sulla scena la donna sesso/gioiello di Dènis Diderot (da I gioielli indiscreti), che lascerà il suo testimone a Jacques Prèvèrt in dialogo con Roberto Lerici (Questo amore).
Il secondo movimento (adagio - tema di mari e di viaggi) conduce ai versi di Eugenio Montale (Riviere) e alla prosa arcaica e affascinante di Stefano d’Arrigo e della sua “Ciccina Circè” (da Horcinus Orca). Attraversando la grandiosità dei versi di Dante (Ulisse) si chiude con le immagini dei mari di Federico Garcìa Lorca e di Eduardo de Filippo. L’andante che segue (tema dei giorni) “esalta” l’eros, racchiuso in una seicento multipla con l’ironica descrizione di un amplesso (da Il serpente di Luigi Malerba) e la semiseria, straordinaria avventura di De Pretore Vincenzo, ladruncolo eduardiano, portato da una barella d’ospedale ad un immaginario e personale Paradiso, grazie all’ignaro San Giuseppe, devotamente scelto come autorevole protettore.
Le parole di Stefano Benni diventano protagoniste: pochi e scherzosi versi, per mostrare la trasformazione dell’amore di coppia (Le piccole cose). In uno scompartimento di treno, con garbo e distaccato dolore, si congeda il viaggiatore cerimonioso e consapevole di Giorgio Caproni. Un corale concluderà la sonata e lo spettacolo, giungendo alle riflessioni sull’oggi, con due brani tratti da Le luci d Algeri di Gianni Guardigli (Premio Flaiano 2000). Nell’accurata scelta delle opere letterarie mette radici il valore intrinseco dello spettacolo, che riesce a far rivivere, con immediatezza ed impazienza, il fondamento stesso della vita: passioni e impulsi che il mondo cerca di sottrarci, rinnegando la propria natura.
Buongiorno Contessa, uno spettacolo di Mariano Rigillo
Napoli, Nuovo Teatro Nuovo (Via Montecalvario, 16) – dal 27 marzo al 1 aprile 2007
Info e prenotazioni al numero 0814976267 email botteghino@nuovoteatronuovo.it
Inizio delle rappresentazioni ore 21.00 (feriali) e ore 18.00 (domenica
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