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Previti è perseguitato. |
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18.04.2003
Cesare Previti è 'oggetto di una persecuzione'. Così ha detto Silvio Berlusconi uscendo dal palazzo di giustizia di Milano dove si era presentato per una udienza del processo Sme: 'Su Previti mi sembra che quello che ha decretato il Parlamento si sia confermato: un fumus persecutionis, su cui c'é stato un voto dell'istituzione a cui il popolo conferisce la sovranità , il Parlamento. Quindi mi sembra non si possa negare questo fatto: che Previti sia oggetto di una persecuzione, confermato da un voto del Parlamento italiano'. Il premier è comunque deciso a tornare in aula anche per far conoscere questa vicenda all'opinione pubblica: 'A tutti i processi che mi sono stati scatenati contro, dopo la mia entrata in politica, io non ho mai partecipato, a parte una volta, su richiesta dei miei difensori. Per il resto mi sono sempre disinteressato dando fiducia ai difensori'. Questo processo, tuttavia, gli appariva 'assolutamente inverosimile, paradossale per la vicenda di cui si tratta, vicenda di cui ritenevo e ritengo che dovrebbe essere riconosciuto al cittadino Berlusconi il merito per avere evitato una spoliazione del patrimonio dello Stato'. Per questo il premier riteneva che 'nel corso del processo sarebbero emerse le situazioni riguardanti la vicenda e che quindi sarebbe terminato in poco tempo'. 'Invece, ultimamente - ha spiegato Berlusconi - gli avvocati mi hanno chiesto un incontro e mi hanno illustrato tutta una serie di situazioni processuali francamente paradossali. Allora, dato che si tratta di una vicenda anche importante per la storia del nostro Paese, ho ritenuto che, facendo una eccezione rispetto al mio precedente comportamento, io dovessi venire qui, non solo per esercitare in pieno il mio diritto a difendermi ma anche per far conoscere questa vicenda alla generalità dei cittadini'. 'Credo quindi - ha concluso - che si possa ottenere da parte del tribunale che le udienze siano fissate in modo tale da consentirmi, pur con gli impegni importanti che ho come presidente del Consiglio e soprattutto oggi come anche componente della troika europea e fra due mesi come presidente dell'Unione Europea, di essere presente perché si possano chiarire delle situazioni che secondo me sono di una chiarezza estrema e che soprattutto credo possano interessare a tutti i cittadini. E quindi ritornerò alla prossima udienza'.
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