La Grande Alleanza Democratica lombarda ha deciso all'unanimità che Riccardo Sarfatti sia il candidato presidente nelle prossime elezioni della Regione Lombardia.
Ringrazia tutte le donne e gli uomini che hanno contribuito a questo risultato unitario e tutti coloro che hanno dato generosamente la loro disponibilità a candidarsi e in particolare Mario Agostinelli, Carlo Monguzzi e l'europarlamentare Pia Locatelli che verranno valorizzati nella attuazione del progetto politico unitario come convenuto insieme alla Gad nazionale.
COMITATO 'CREMONA PER L'ULIVO'
Via Beltrami, 18 - 26100 Cremona
Il Comitato 'Cremona per l'Ulivo' saluta con entusiasmo la candidatura di Riccardo Sarfatti a Presidente della Regione Lombardia per la grande Alleanza Democratica.
Riccardo Sarfatti - imprenditore di successo, esponente di spicco dell'associazionismo democratico, ulivista vicino alla rete dei Cittadini per l'Ulivo - saprà rappresentare i valori, le idee ed i progetti che animano la maggioranza dei cittadini lombardi: modalità eticamente limpide nel fare politica, innovazione e solidarietà alla base dell'azione amministrativa.
I cittadini per l'Ulivo di Cremona - unitamente a tutto il centro sinistra - lavoreranno al fianco di Riccardo Sarfatti con l'obiettivo di indurre un forte cambiamento in Lombardia e di far giungere al governo della Regione un classe politica nuova, capace, aperta alla partecipazione ed al futuro.
Il Comitato 'Cremona per l'Ulivo'
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ASSEMBLEA NAZIONALE CITTADINI PER L'ULIVO
IL SALUTO DI RICCARDO SARFATTI, UFFICIO DI PRESIDENZA DI LIBERTA' E GIUSTIZIA
Riassunto dell’intervento di Riccardo Sarfatti, membro del Comitato di Presidenza di Libertà e Giustizia, alla seconda assemblea nazionale dei Cittadini per L’Ulivo, Montecatini Terme 4 Dicembre 2004.
Libertà e Giustizia è nata sull’ipotesi della necessità di un anello, che mancava, tra la società civile ed i partiti. Questo anello è risultato essere fatto di diversi segmenti, quindi di varie associazioni, che danno impulso e spinta ai partiti.
Il caso della Lombardia è tavolo dove si gioca una partita importante: Formigoni potrebbe decidere di creare una sua lista senza un accordo preventivo con la Lega e con FI, scatenando un terremoto di notevoli dimensioni.
Il suo schema politico, pensato in riferimento al dopo-Berlusconi, intende andare oltre sia la destra che la sinistra.
E’ un progetto allarmante, di ritorno alla prima repubblica, fortemente sostenuto dai media di Milano che gli dedicano attenzione costante.
Sarebbe un ritorno a criteri di gestione della cosa pubblica confacenti agli interessi dei poteri forti, di fatto contro la logica della partecipazione e della trasparenza.
Il vantaggio di Formigoni è di avere realizzato, in dieci anni di presidenza della Lombardia, ramificazioni e contatti molto ampi nella società , anche se prevalentemente su basi clientelari.
Per rispondere a questo progetto formigoniano, che può avere rilevanza sul piano nazionale, si deve tracciare una via lombarda del centro-sinistra, che consiste nel fare nella nostra regione, presto e bene, tutto quello di cui da tempo parliamo: una Grande Alleanza che al suo interno abbia la Federazione – che deve mantenere il nome Ulivo, un nome su cui tanto abbiamo investito e che sarebbe errore grave dimenticare. Al tavolo della Gad lombarda già siedono Crippa e Martinelli, quindi è del tutto possibile procede in questa direzione.
In dieci anni di Formigoni la Lombardia ha perso la sua identità di regione di "eccellenza".
Non era certo con la ricerca delle origini celtiche o dialettali, care agli alleati di Formigoni, che si poteva trovare la via per rispondere alle grandi trasformazioni, tecnologiche e sociali, insite nella globalizzazione.
I progetti che il centro-sinistra deve elaborare, con una svolta di democrazia partecipata, sono quelli che il centro-destra non ha saputo fare e che riguardano la vita di tutti i giorni dei cittadini: ambiente, energia, mobilità , famiglia, servizi sociali.
Dobbiamo fare tutto ciò con la più grande unità e con il coraggio dell’innovazione. Dobbiamo avere la capacità di costruire insieme e contemporaneamente programmi e organizzazione politica. Senza organizzazione politica nessun programma può essere portato avanti in modo credibile e convincente.