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Per ripartire con i tanti cittadini del 14 ottobre 2007 |
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7.05.2008
Era l'estate del 2007 quando alcuni di noi si incontrarono a Bologna per
ragionare sull'accelerazione del percorso costituente del Partito
Democratico.
La decisione di svolgere il 14 ottobre le elezioni del segretario e
dell'assemblea costituente, ci portò a riflettere sulla necessità di
organizzare al meglio tutte le realtà associative che avevano contribuito,
in tutt' Italia, alla costruzione dei Comitati promotori territoriali per il
PD.
La rete "Articolo 49" nacque così, mettendo in contatto varie realtÃ
associative locali e nazionali già esistenti (le reti nazionali Oltre il
mare per la democrazia partecipata, Cittadini per l'Ulivo, Associazione
culturale della Sinistra per il PD (ASPD), il Comitato Nazionale per le
Primarie, il blog CostituenteDemocratica.Net, la rete bolognese Res Publica,
ecc.), promuovendo e coordinando una serie di iniziative finalizzate a dare
un contributo costruttivo alla nascita del PD.
Dopo la pesante sconfitta elettorale nella recente tornata elettorale,
riteniamo doveroso riflettere ad alta voce sul percorso che abbiamo alle
nostre spalle.
Scrivemmo: Tra due mesi nascerà il Partito Democratico. Perché e Chi é
interpellato? E' bene ricordare quali sono i motivi e quali soggetti sono,
con passione e intelligenza, impegnati a partecipare a questo progetto
politico. Due aspetti della questione tra loro inscindibili. I partiti
italiani - e non solo - nell'ultimo ventennio del secolo scorso hanno
attraversato una gravissima crisi di idee, di valori e di identità : gli
strumenti con i quali i partiti guardavano ed interpretavano la realtà si
sono rivelati improvvisamente antiquati, obsoleti, inadatti ad affrontare le
aspirazione e i problemi del nostro tempo. I valori, i desideri, i bisogni,
le aspettative, i comportamenti dei cittadini sono cambiati e stanno
cambiando in gran fretta ed il patrimonio ideale e progettuale delle grandi
famiglie politiche del '900 si è rivelato insufficiente. (...)
Riavvicinare
i cittadini alla politica, restituire loro il piacere ed i modi giusti per
contare è una delle sfide principali del percorso per la costruzione del
Partito Democratico; una sfida che è possibile vincere ad alcune precise
condizioni di metodo e di contenuti.
Da allora abbiamo assunto diverse iniziative. Il 31 ottobre condividemmo una
lettera aperta a Walter Veltroni nella quale, criticando le modalità di
svolgimento della prima riunione dell'Assemblea costituente, gli chiedevamo
tra l'altro di garantire: che mai più accadrà che, all'interno del Partito
Democratico, a nessun livello, le decisioni siano prese da un ristretto
numero di persone e presentate, di fatto, all'Assemblea solo per la
ratifica; che siano sempre garantiti reali spazi di discussione e dibattito.
Abbiamo poi avanzato alcune proposte, disattese. Alcuni esempi: le primarie
per avere una scelta partecipata di una parte significativa dei candidati al
Parlamento, la parità di genere nelle candidature.
Riteniamo che le associazioni e la cittadinanza attiva impegnati nel
percorso costituente non siano figli di un dio minore: in questi mesi, fuori
e dentro l'Assemblea costituente, abbiamo avanzato proposte ragionevoli e
costruttive. Abbiamo indicato percorsi aperti di partecipazione e
rappresentato una via differente per stare "accanto e dentro" il PD. Nello
"spirito e nel metodo delle primarie" che, ogni volta scelti, ha condotto a
risultati importanti. L'improvvisata consultazione nei circoli per
l'indicazione di possibili candidati invece è stata vissuta con frustrazione
dal "popolo delle primarie".
Un anno ci separa dai prossimi appuntamenti elettorali: i regolamenti
attuativi previsti dallo Statuto nazionale approvato il 16 febbraio scorso
dovranno dare una risposta chiara, in tempi ragionevolmente brevi, a queste
istanze di innovazione e di allargamento della partecipazione.
Tutti noi stiamo proseguendo il nostro impegno nella faticosa impresa di
portare a compimento il percorso iniziato il 14 ottobre 2007.
In particolare crediamo che i media abbiano sottovalutato alcuni tra gli
impegni incontrovertibili che il PD di Walter Veltroni ha assunto
pubblicamente e attorno ai quali bisogna costruire con pazienza un consenso
maggioritario nell'intero Paese: la lotta per la distruzione delle mafie
(tema che riguarda e coinvolge anche il nord Italia e l'Europa); la
sicurezza e la dignità del lavoro; il contrasto alla crisi economica, con
sagge politiche di sostegno alla competitività delle imprese ed al potere
d'acquisto di stipendi, salari e pensioni; il tema di una informazione
libera, plurale e completa; l'equità e la contestuale razionalizzazione del
carico fiscale; la difesa dell'ambiente e del patrimonio culturale ed
artistico; una istruzione migliore per tutti; il ruolo dell'Italia nel
mondo, al servizio della stabilità , della pace e di rapporti più equilibrati
e proficui tra i popoli e gli Stati; la profonda riforma della Pubblica
Amministrazione con un efficace snellimento della burocrazia dello Stato.
Crediamo che il PD debba proseguire con maggiore decisione la strada
intrapresa il 14 ottobre.
Ogni retromarcia sarebbe suicida. In questo senso indirizziamo il nostro
intervento al Segretario eletto dalle Primarie. A Walter Veltroni.
La strada la conosciamo bene: è quella dell'innovazione politica, della
pulizia morale, del merito, della competenza, della democrazia partecipata,
della difesa e promozione dei principi costituzionali (a partire
dall'uguaglianza) e - last but not least - della piena contendibilità di
ogni carica e del necessario ricambio della classe dirigente: un ricambio
spesso invocato ma sinora assai poco praticato.
Le reti delle associazioni vogliono e debbono svolgere un ruolo che
riteniamo importante e non sostituibile per avere un grande partito
riformista, parte della società e non frazione, magari rinnovata, del
sistema politico che conosciamo.
Crediamo che il 14 ottobre, ed anche il 13-14 aprile, le democratiche e i
democratici italiani abbiano dato al PD una forza rilevante per giungere,
insieme alle fondatrici ed i fondatori del nostro partito, a questo
obiettivo. Ambizioso ma non rimandabile.
Bologna, 7 maggio 2008
Rete "Articolo 49"
http://www.retearticolo49pd.blogspot.com
retearticolo49pd@gmail.com
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