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Ricerca sugli Statuti medievali del Comune di Bologna del 1288 |
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8.10.2009
Gentile Amica ed Amico,
La invitiamo all’incontro di presentazione della nostra ricerca sugli Statuti medievali del Comune di Bologna del 1288, che avrà luogo mercoledì 14 ottobre alle ore 17 presso la Sala Assemblee della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, in Via Farini 15.
Il prof. Rolando Dondarini, docente di storia medievale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Ateneo bolognese e responsabile della ricerca, contestualizzerà il codice del 1288 (gli Statuti dei Comuni italiani nel 1100 e 1200, gli altri Statuti bolognesi, la situazione politica della città nella seconda metà del ‘200) e ne illustrerà i diversi Libri e le più importanti rubriche.
Interverranno Maurizio Cevenini, Presidente del Consiglio comunale di Bologna, il prof. Paolo Prodi, docente di storia moderna della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Ateneo bolognese , e il prof. Mario Ascheri, docente di Storia del Diritto medievale e moderno dell’Università di Roma Tre. Seguiranno le domande e la discussione tra i presenti.
Porterà il saluto della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, che ha finanziato la ricerca, l’on. Virginiangelo Marabini, Consigliere. Presiederà Piero Parisini Mareggiani, Consigliere dell’Istituto De Gasperi.
Nel complesso il codice del 1288 (un insieme di norme “costituzionali “ ed altre norme più ordinarie e minute) si compone di 673 rubriche, suddivise in 12 libri. Di questi ne sono stati tradotti integralmente (dal latino) sette. Il commento (e la traduzione degli stessi indici delle singole rubriche) ha riguardato la totalità dei libri.
Per la precisione, la trascrizione e traduzione degli indici sono avvenute a cura del dott. Roberto Sernicola, la trascrizione dei testi in latino a cura della dott. Lucia Franceschini, le traduzioni in italiano e il commento a cura del prof. Rolando Dondarini.
E’ sufficiente uno sguardo all’oggetto dei Libri tradotti per comprendere il senso della ricerca in chiave attuale.
Il Libro primo tratta del Podestà e del suo staff nonché del Consiglio degli Ottocento; già qui emergono pesanti preclusioni nei confronti della parte ghibellina dei Lambertazzi. Il Libro secondo si occupa del Consiglio dei 2000 (in una città che doveva contare circa 50.000 abitanti!) e dei sindaci che debbono controllare il Podestà nonché dell’elezione degli ufficiali del Comune, dei loro giuramenti e delle norme relative ai loro uffici.
Il Libro terzo verte sull’esazione dei dazi, tariffe, modalità e incaricati, regolamento su infrastrutture pubbliche quali mulini, naviglio, porto, ecc.
Il Libro ottavo concerne lo Studio e i privilegi degli scolari, il Libro decimo il regolamento urbano e i lavori pubblici da fare e da mantenere, con riguardo all’igiene pubblica, alla manutenzione di condotti idrici e fognari, chiuse, mura, piazze, strade, ponti e pozzi - con norme antincendio e antinqui-namento -, e alla costruzione dei portici. Il Libro undicesimo si occupa di entrate e spese del Comune e il Libro dodicesimo dell’esercizio dei vari mestieri e industrie, mercati, compagnie di popolo.
Insomma, regole e conciliazione degli interessi privati con quelli più generali e pubblici, partecipazione, responsabilità , etica, ordine pubblico, convivenza, ma anche intolleranza, parzialità e conflitto: sono retaggi del passato da acquisire criticamente per una rinnovata consapevole partecipazione all’attualità politica e sociale.
Naturalmente troverà ampia soddisfazione lo stesso curioso e cultore di storia e tradizioni locali.
Dal sito dell’Istituto può scaricare una Sintesi della ricerca, comprensiva di una breve antologia esemplificativa di brani statutari:
http://www.istitutodegasperi-emilia-romagna.it/pdf/Presentazione_antologia_Statuto.pdf
Se dispone di maggior pazienza e tempo, può consultare il compendio generale della ricerca:
http://www.istitutodegasperi-emilia-romagna.it/pdf/Statuti_Saggio_generale.pdf
La pregheremmo di voler preannunciare la Sua partecipazione telefonando all’Istituto: 340.33.46.926. Può Lei stessa invitare altre persone, rilanciando, se crede, questa mail.
L’attendiamo e la salutiamo con viva cordialità .
Domenico Cella
Presidente dell’Istituto
Alessandro Albicini
Vice Presidente
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