17.02.2007
IL RITORNO DI ALBRECHT DÜRER A VENEZIA
Col titolo “ Officina Dürer” il Museo Diocesano al Chiostro di Sant'Apollonia a Venezia presenta una Mostra particolare e degna di grande attenzione dal 16 dicembre 2006 al 30 giugno 2007 con la produzione di Arthemisia.
Oltre 100 opere, incisioni e xilografie, provenienti da collezioni private consentono di leggere in profondità l'incontro culturale fra Germania e Italia nell'interpretazione del genio di Norimberga, che cercò e incontrò nei suoi viaggi in Italia l'arte rinascimentale del Bellini, del Mantegna e di Leonardo. Nel primo (1494) e nel secondo ( 1505) viaggio in Italia fu proprio Venezia, che nel Fondaco dei Tedeschi ospitava il fulcro della comunità germanica nell'emporio mondiale della laguna, a ispirare a Dürer opere di pittura e di grafica nella congiunzione del misterioso perfezionismo nordico e della rasserenante classicità italiana.
Si tratta dunque di un rapporto storico fra Dürer e Venezia, che ci auguriamo venga celebrato non solo con questa meritevole rassegna di grafica, ma con una futura grande Mostra sull'importante e vasto argomento.
“ Officina Dürer” presenta dunque le opere grafiche più celebri e conosciute pubblicate nel 1511, come la “ Vita della Vergine” ( 1502-1505 ) e la “ Piccola Passione xilografica” ( 1509-1511 ) e la precedente, “ Grande Passione xilografica” ( 1496-1499 ).
Opere fondamentali non solo per il valore artistico originale e magico, ma anche perché, col supporto del nuovo mezzo tecnico dato dall'incisione e dalla stampa, diffusero il messaggio evangelico con una visione più umana e popolare di quella tardo-gotica.
Tra le opere più celebri e suggestive figurano “ Melancolia I “ che ispirò tanti celebri artisti con i suoi molteplici significati tecnici, matematici, filosofici, esoterici, il nitido bulino “ Sant'Eustachio”, favola di sublime eleganza, e il foglio “ Il Cavaliere, la Morte e il Diavolo”, impressionante meditazione sulla caducità della vita.
Conclude la rassegna uno dei lavori più imponenti dell'artista, il “ Grande Carro Trionfale di Massimiliano I°” , commissionatogli dall'Imperatore austriaco e realizzato con l'aiuto dell'umanista Willibald Pirckheimer, ispiratore della complessa simbologia che esalta l'essenza del vero principe.
La Mostra è curata da Sebastiano Guerrera e da Giammatteo Caputo ed ha il pregio di attualizzare un fondamentale messaggio di condanna della violenza e di esaltazione della virtù, oltre a ricordare che proprio Venezia donò all'artista gotico tedesco il frutto dell'umanesimo italiano, ispirandogli una concezione artistica unica che non finisce mai di emozionarci.
Anna Paola Zugni-Tauro
Venezia – Cannaregio 3449
e-mail, a.zugnitauro@virgilio.it
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