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A fronte alta (di Antonello Cossia)
17.12.2007
Venerdì 21 dicembre 2007, Nuovo Teatro Nuovo
A fronte alta di Antonello Cossia
Rivive sulla scena l’avventura sportiva del primo pugile napoletano, atleta della nazionale azzurra, ai giochi olimpici di Melbourne in Australia, nel 1956

Da venerdì 21 dicembre 2007 alle ore 21.00 (fino a domenica 23) al Nuovo Teatro Nuovo di Napoli (Sala Assoli), I Teatrini presenta A fronte alta ovvero ‘un sogno del mille novecento cinquantasei’, scritto ed interpretato da Antonello Cossia, già apprezzato attore al fianco di Antonio Neiweller, Mario Martone, Renato Carpentieri, Toni Servillo. L’allestimento si avvale dello spazio scenico a cura di Raffaele di Florio, la musica originale di Riccardo Veno, i costumi di Stefania Virguti, still video editor Francesco Albano. Il testo dello spettacolo è stato pubblicato, con la prefazione di Salvatore Casaburi, da Guida Editore, nella collana per il teatro diretta da Giulio Baffi.

In scena la straordinaria avventura sportiva di un pugile napoletano, atleta della nazionale azzurra chiamato a rappresentare l’Italia ai giochi olimpici di Melbourne in Australia, appunto nel 1956. Lo spettacolo ne ripercorre l’impresa tra suggestioni, ricordi personali, resoconti di testimoni dell’epoca che, pian piano, nello sviluppo drammaturgico, vanno ad incrociare, intrecciandosi con esse, le fitte maglie della Storia, funestata in quegli anni da scenari terribili.

“Ho scritto questo testo – da una nota di Antonello Cossia - procedendo per accumulo di suggestioni, ricordi personali, resoconti di persone a me care. In un secondo momento si è delineata una forma più definita, cominciato una ricerca che man mano si espandeva e di cui rischiavo di perdere il controllo. Sembrava, ad un dato momento, che tutto fosse accaduto in un solo anno dalla fine della II guerra mondiale in poi, il mille novecento cinquantasei”.

Era il tempo delle tensioni mondiali, prevedibile epilogo di un periodo post bellico mai completamente pacificato, gli anni delle sanguinose lotte bracciantili, della quotidiana ‘guerra silente’ combattuta da intere popolazioni nell’atto di ricostruire una propria identità civile e sociale oltre che riedificare le proprie distrutte città. In questo scenario, 'tra orgoglio e uppercut', si sviluppa l’avventura di un giovane boxeur, due volte campione d’Italia tra i dilettanti nel 1955 e nel 1956, nonché il primo napoletano alle Olimpiadi nella storia del pugilato.

Un articolo comparso in un giornale sportivo australiano, qualche giorno dopo l’incontro, riportava la cronaca del primo e unico combattimento, sostenuto da questo atleta in quella competizione. Aveva incontrato agli ottavi di finale colui che in seguito vinse la medaglia d’oro per la categoria dei pesi piuma, il pugile russo Vladimir Safronov. Mandò tutti i contendenti al tappeto, tranne uno: 'un giovane proveniente da un paese del sud, che faceva il muratore nella sua città’.

A fronte alta, dal ring al teatro, realizza un’istantanea della limpida linea di comportamento tenuta dal protagonista, non solo dentro le dodici corde. Sconfitto, ma solo ai punti: l’unico a finire in piedi davanti al russo Vladimir Safronov, formidabile tecnico e micidiale picchiatore, il futuro campione olimpico.

A fronte alta, di e con Antonello Cossia

Napoli, Nuovo Teatro Nuovo (Sala Assoli) – dal 21 al 23 dicembre 2007
Info e prenotazioni al numero 0814976267
email botteghino@nuovoteatronuovo.it
Inizio delle rappresentazioni ore 21.00 (feriali), ore 18.00 (domenica)


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