8.02.2004
Riflessioni sull'amputazione dell'Istria e della Dalmazia di Piero Stagno Cari amici,
vi riporto di seguito una lettera che ho diffuso stamattina fra i miei amici.
Aggiungo che mi pare un segno di grave sprovvedutezza politica accettare il 10 febbraio come giorno della memoria, quasi che la colpa dell'amputazione territoriale fosse di De Gasperi che firmò il trattato di pace.
Guardate che una cosa del genere è più importante di liste uniche e consimili, perché assolve la dittatura dalla colpa di aver causato la mutilazione territoriale e fa il gioco dei fascisti, che, come non mi stanco di ripetere, sono opersuasi di aver avuto ragione e ci vogliono riprovare.
Un caro saluto.
Piero Stagno -----------------------------------------------------------------------
Cari amici,
in questi giorni si ricorda che, come conseguenza della guerra fascista, una parte d'Italia, la parte costiera dell'Istria e la Dalmazia (storicamente terre venete), fu amputata dalla madrepatria, molti italiani furono vittime innocenti di una spietata pulizia etnica, circa 300.000 furono costretti all'esodo e quelli che rimasero ebbero per molti decenni uno status inferiore, dal quale cominciano, con fatica, ad emergere solo adesso.
Giustamente è stato proposto di fissare una data per ricordare questi fatti dolorosi e c'è una proposta di fissarla al 10 febbraio, data in cui, nel 1947, fu firmato il trattato di Parigi.
A me pare che la scelta della data sia storicamente sbagliata, perché confonde l'effetto con la causa: il trattato di Parigi, ed il sacrificio territoriale furono l'effetto, la causa fu la guerra.
Scegliendo il 10 febbraio implicitamente si dice che la Repubblica accettò la mutilazione territoriale e si fa dimenticare che l'Italia, grazie al 25 luglio ed alla Resistenza, evitò sacrifici territoriali ben maggiori, basta guardare cosa è successo alla Germania che ebbe 12 milioni di profughi: se avessimo seguito la Germania fino al '45, dove sarebbero oggi i confini orientali d'Italia, al Tagliamento? ed i confini occidentali, allo sbocco in pianura delle valli alpine?
Quindi non il 10 febbraio ricordi l'amputazione di Fiume, Pola, Zara dalla madrepatria, ma il 10 giugno, data in cui nel 1940 la dittatura scatenò la guerra sciagurata che ne fu la causa.
Un caro saluto.
Piero Stagno
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