18.03.2008
Colpo d’occhio: Riccardo Scamarcio, Sergio Rubini e Vittoria Puccini in un menage a trois tra arte, ambizione ed ambiguità di Carla Vallefuoco
Uno scultore giovane ed ambizioso (Adrian - Scamarcio), un critico geloso e cinico (Lulli - Rubini), una donna bella e colta (Gloria - Puccini) moderna Cassandra intrappolata tra i due con l’intuzione del disastro in agguato. Questi i tre personaggi principali di "Colpo d’occhio", il film di Sergio Rubini che affronta con occhio critico ed atmosfera noir il mondo dell’arte contemporanea.
Cresce il bel Riccardo Scamarcio, idolo delle teenager, in un ruolo adulto e tormentato, sicuramente non adatto alle sue fans. L’attore pugliese accetta la sfida del conterraneo Rubini ed interpreta Adrian Scala, uno scultore di talento che nell’inseguire il successo si affida ad un prestigioso critico d’arte capace di costruire carriere o affossare artisti.
Del personaggio di Scamarcio, Rubini commenta "è superficiale, ambizioso, arrivista, ma capace di abbandonarsi alla leggerezza e all’istinto", invece, il critico Lulli "è prigioniero della razionalità e del cinismo", che lo porta a costruire la sua rivincita nei confronti del giovane diventato il nuovo compagno della bella Gloria, giovane esperta d’arte per anni legata al critico.
Conscio delle reazioni dei critici d’arte, quelli veri, il regista ci tiene a precisare che "il mondo dell’arte (l’universo degli scultori e delle gallerie) è solo uno scenario, che non conosco così bene per poter dire quanto sia generalizzabile il mio racconto". Un racconto ricco di zone d’ombra, in cui i tutti i personaggi presentano una qualche ambiguità , senza essere interamente cattivi. Un giallo nel mondo dell’arte che si snoda verso un epilogo catastrofico per i tre protagonisti.
Novità nella recitazione: Scamarcio ammette di aver dovuto abbondonare la spontaneità ed improvvisazione tipica del cinema italiano di oggi, per uno stile più teatrale ed impostato. Vittoria Puccini, l’Elisa di Rivombrosa televisiva, si spoglia in un nudo integrale. Di lei Rubini intesse le lodi: "è l’unica attrice italiana capace di spogliarsi senza sembrare volgare. Ed è la sola in Italia in grado d’interpretare la giovane intellettuale e risultare credibile".
Le sculture contemporanee presentate nel film sono tutte opere realizzate dall’artista Gianni Dessì.
fonte: http://www.agoramagazine.it
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