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Il Decalogo del PD: ecco come combattere le mafie
28.03.2008
Più forze in campo e attacco a patrimoni, lotta a clientelismo Dieci punti per contrastare le mafie. Li ha enunciati a Enna il leader del Pd, Walter Veltroni, durante il suo primo comizio nel collegio della Camera Sicilia 2.

Per Veltroni è necessario potenziare gli strumenti legislativi e di controllo per un effettivo attacco ai patrimoni criminali. Per far questo è necessaria l'approvazione di un testo unico antimafia che consenta un riordino della materia delle misure di prevenzione personali e patrimoniali ma anche l'istituzione dell'anagrafe dei conti e dei depositi bancari e dell'Albo degli intermediari finanziari, oltre alla creazione di un'Agenzia unica dei beni confiscati.

Il secondo punto del decalogo è liberare l'economia del Sud dalla morsa mafiosa attraverso il monitoraggio degli appalti, la riduzione delle stazioni appaltanti, il controllo della gestione del movimento terra, la promozione e il sostegno delle attività delle associazioni antiracket, la promozione di un tutor per le imprese ed il rilancio del consumo critico, quelle cioè che sostengono i commercianti che denunciano il pizzo.

Per Veltroni è inoltre necesario un potenziamento del sistema di contrasto alla mafia rafforzando l'impegno per la cattura dei latitanti, integrando le polizie nazionali e locali, realizzando un sistema di sicurezza integrata, aumentando le dotazioni strumentali delle Forze di polizia e l'integrazione operativa fra polizia e carabinieri. Veltroni sollecita anche la riapertura di concorsi pubblici nelle forze armate.

Il quarto punto del decalogo prevede un adeguamento normativo efficace e un sostegno alle attività di indagine con il potenziamento delle Direzioni distrettuali antimafia, della Dna e della Dia. Veltroni inoltre chiede una piena efficienza del 41 bis, la certezza della pena e l'aumento degli organici dei magistrati.

Il quinto punto è un impegno nel contrasto a livello europeo e internazionale con la costituzione di uno spazio giuridico antimafia europeo e globale, il contrasto alle nuove schiavitù e la promozione di una grande iniziativa europea sul contrasto alle mafie.
Essenziale per Veltroni è spezzare definitivamente il legame tra mafia e politica, effettuando un monitoraggio dei Comuni già sciolti per mafia e quelli che sono attualmente in fase di commissariamento, modificando anche la legge. E' necessario anche allontanare tutti i rappresentanti pubblici con condanne per associazione a delinquere o favoreggiamento.

Settimo punto è la lotta contro il clientelismo, la promozione nel merito dello studio e nell'accesso al mondo del lavoro. Veltroni chiede il ripristino della legalità nei concorsi, valorizzazione dei talenti, il rilancio dell'offerta formativa locale, l'attivazione dei centri per l'impiego, una campagna di educazione alla legalità e alla lotta alle mafie nella scuola e nelle istituzioni, la realizzazione di corsi universitari in storia della mafia e dell'antimafia e lo sviluppo di un piano globale di promozione della legalità e di sviluppo nel territorio.

Ottavo punto è il contrasto al lavoro nero con la previsione di premi alle imprese virtuose, un coordinamento fra Stato e Regioni, la semplificazione delle procedure amministrative e la definizione di piani territoriali di emersione.

Nono punto è la lotta all'abusivismo edilizio e alle ecomafie. Per Veltroni è necessaria una maggiore repressione dell'abusivismo edilizio nelle aree soggette a vincoli di tutela ma anche un controllo del sistema di gestione dei rifiuti.

Decimo e ultimo punto, per Veltroni, è quello di mantenere un'attenzione continua sul fenomeno attraverso la promozione di iniziative, di inchieste e convegni nei territori a rischio sostenere le vittime di mafia con la promozione della legge e la promozione della giornata nazionale della memoria per le vittime di mafia che, secondo il leader del Pd, "sarebbe significativo istituzionalizzare il 21 marzo che da più di 10 anni è la giornata che l'Associazione Libera ha dedicato a questo scopo".


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