Al via l’anti Sanremo, nonostante le pressioni Rai.
Bruno Vespa è sempre lui. Il Gran Ciambellano televisivo ha voluto spiegare ieri ai suoi lettori (del Gazzettino) le accuse che hanno accompagnato la nomina di Tony Renis a direttore artistico di Sanremo. E, invitando tutti a non buttarla in politica, ha concluso con l’ennesima disinformazione: Renis ha la rogna perché è amico di Berlusconi. Visto che Bruno Vespa guiderà il dopo-festival, non c’era forse modo più plastico per spiegare perché da ieri sia in corso il Mantova Musica Festival, ossia un festival della musica fi- nalmente alternativo a quello di Sanremo.
A Vespa può dispiacere, a Tony Renis pure e a Del Noce e Cattaneo anche di più.
Ma con Mantova si rompe il monopolio della Rai. La forza del quale ha pesato, e tanto, sulla preparazione della manifestazione mantovana. In ogni forma. Ma alla fine il gigante televisivo non è riuscito a vincere, a impedire che nascesse – sentite la pazzia, la bestemmia – un evento in contemporanea. Davide contro Golia? Un po’ sì, anche se l’immagine è abusata.
Non perché sia mai possibile un confronto tra la diretta Rai e quella di Mantova (Odeon tv, da stasera a sabato, dalle 20,30 fino all’1,30). Ma perché il nuovo finalmente è nato. Non festival minore o di nicchia.
Ma festival grande, con la partecipazione praticamente gratuita di più di quattrocento artisti, musicisti, scrittori, attori, comici, che porteranno in una città d’arte e di cultura (e di letteratura) decine di migliaia di persone. Appuntamento senza precedenti nella storia della musica italiana.
Che, mettendo al suo centro la musica, vivrà – come già ha iniziato a fare ieri – anche di teatro e satira e cinema e libri e altre cose ancora. Che vivrà di tante offerte in contemporanea, con prezzi inferiori a quelli di mercato e tante occasioni di divertimento gratuite. Che farà ascoltare tutte le musiche e farà incontrare le generazioni.
Tutto fatto con la testa e il cuore di volontari, famosi o sconosciuti. Con l’appoggio di comune e provincia che da subito hanno fermamente creduto in questo progetto, anche sull’onda dei successi del festival della letteratura di settembre.
Ma, diversamente da ogni altro festival musicale, senza sponsor, senza pubblicità , neanche da parte della cosiddetta economia "di sinistra". A conferma che, nonostante le ossessioni di Vespa, è meglio non buttarla in politica. Il dilemma è conservazione- innovazione. Non più, non meno. Da qui la scelta, questa sera, di fare scorrere in sovrimpressione sugli schermi durante la diretta questa scritta: «Questo è il primo festival della musica italiana sponsorizzato dai cittadini». Ai cittadini che condividono il senso di questa sfida, che è culturale e civile a un tempo, noi chiediamo di aiutarci. A loro vogliamo potere annunciare, domenica prossima, che ce l’abbiamo fatta.
Per versamenti: Associazione Mantova per la Musica, conto corrente 100604,59, Banca Agricola Mantovana, Abi 5024, Cab 57820; via internet-carta di credito: www.mantova.com (cliccare sull’icona del festival); per proposte: info@festivaldellamusicadimantova.it
di Nando Dalla Chiesa
Fonte: www.europaquotidiano.it