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Cremona 1730-1750, nell’olimpo della liuteria
29.07.2008

Cremona 1730-1750, nell’olimpo della liuteria

il presidente Bodini: "la città protagonista dell'evento"

La rassegna “Cremona 1730-1750, nell’olimpo della liuteria” - riscopre, dal 27 settembre al 19 ottobre, attraverso una straordinaria esposizione di strumenti storici ed un fitto calendario di audizioni, concerti, conferenze ed incontri, un periodo estremamente creativo nel quadro della scuola liutaria cittadina. Proprio in  quegli anni, infatti, furono perfezionate le forme ed i modelli usati ancor oggi per costruire violini, viole e violoncelli.

Nel 1730 Antonio Stradivari, ormai ottantenne, dopo aver sperimentato nuove geometrie, ha ormai consolidato un proprio modello. Ma la sua innovazione fu graduale se comparata con i rapidi cambiamenti introdotti da Guarneri del Gesù e Bergonzi. All’età rispettivamente di 32 e 47 anni, il loro lavoro mostrava già stili individuali ben distinti, ma che si sarebbero evoluti in modo molto evidente nella decade successiva.  I loro strumenti di grande formato erano certamente dovuti alle richieste acustiche del momento, ma questi strumenti continuano ad ispirare i liutai contemporanei.

 

Fu una stagione breve: Solo 14 anni più tardi, tutti i liutai delle famiglie Stradivari e Guarneri erano deceduti. Tutto questo oggi appare denso di significati. La città sembra smarrire il suo patrimonio di conoscenza e sapere e sembra interrompersi la trasmissione di quella cultura materiale che aveva assicurato il primato delle botteghe cremonesi.

 

A testimonianza del loro valore restano gli strumenti, autentici capolavori che hanno accompagnato la parabola artistica di grandi interpreti e compositori di Otto e Novecento ed ancora oggi sono preferiti dai solisti più talentuosi. Oltre venti capolavori assoluti saranno esposti nelle sale del Museo Civico e del Museo Stradivariano di Cremona, dove sono custoditi i cimeli e gli attrezzi del Maestro raccolti dal Conte Ignazio Cozio di Salabue.

 

“Dell’evento – ha osservato il presidente della Fondazione Stradivari, Paolo Bodini - Cremona è complice consapevole, fondale e palcoscenico racchiuso nel ricchissimo scrigno di un patrimonio storico e artistico - gelosamente conservato e valorizzato - che la inserisce a pieno titolo nel novero dei luoghi d'arte italiani, rinvigorendo l’orgoglio identitario cittadino ed offrendo un suggestivo, fascinoso invito alla visita

 

La Fondazione “Stradivari” dedica, infatti, particolare impegno per creare collegamenti e collaborazioni perché Cremona diventi sempre di più città della musica e della liuteria. Le sinergie che stretta con la Camera di Commercio, il Consorzio, laScuola di Liuteria ed l’Istituto Musicale Pareggiato “Monteverdi” vanno esattamente in questa direzione.

 

Ma perché Cremona possa presentarsi al meglio con le numerose sue eccellenze in campo artistico, culturale, imprenditoriale e culinario sono state studiate azioni opportunamente calibrate. Ad iniziare dell’info-point in via Solferino, realizzato in collaborazione con la Camera di Commercio. Prima e durante la mostra, per circa un mese, i visitatori potranno trovare indicazioni sull’esposizione e sugli eventi dell’ottobre della liuteria. Inoltre sarà previsto un servizio di guide gratuite e saranno allestiti percorsi di approfondimento”.

 

FONDAZIONE ANTONIO STRADIVARI

Corso Matteotti 17 · Palazzo Fodri · 26100 Cremona

tel  +39 · 0372 · 801.801

fax  +39 · 0372 · 801.888

info@fondazionestradivari.it

http://www.fondazionestradivari.it

______________________

Comunicazione a cura di

Epoché - Agenzia Giornalistica Culturale

Via Frank, 11

27100 Pavia

tel 0382538727 – fax 03821750708


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