13.09.2008
GUERRA NON DICHIARATA Precarietà e violenza, scontro di civiltà e di generazioni. La persona sembra abbia perso ogni significato e valore. Assistiamo a una crescente miseria, ignoranza e violenza che si propaga in ogni luogo... in ogni comportamento. Non è il caso di ripetere la cronaca quotidiana... c'è solo l'imbarazzo della scelta. Mi chiedo come un essere, anche disumano, possa arrivare a questo! Un cocktail di miseria, violenza, ignoranza, disperazione... "Considerate la vostra semenza, fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza"Quando un individuo non ha o perde la propria dignità e la sua vita non ha valore, la vita di tutti non vale nulla!! nulla!! E tutto è possibile...
Perché si continua su questa riproduzione? Chi lo vuole? E' così difficile capire e adoperarsi virtuosamente per la valorizzazione individuale? E'così impossibile uscire dal solo unico obiettivo vizioso del successo economico fine a se stesso? E' così impensabile impegnarsi in un consapevole percorso etico e sociale? E' così incomprensibile il linguaggio delle virtù? Questo adottato è un percorso a vicolo cieco, una vera e propria catena della violenza.
Consapevolezza e incoscienza tra loro armati.
Una società della tecnica estremamente complessa e sofisticata esposta a una accelerazione continua e volutamente frenata. In pochi anni si sono formate multinazionali delle conoscenze che hanno bypassato quelle industriali. Il sistema industriale mondiale ha subito i cambiamenti determinati dalle innovazioni tecnologiche interpretate dalle nuove economie delle conoscenze... nate e sviluppate in pochi anni. La case history è ampia: pensare che cosa è Google!!! In 10 anni!... Si stanno generando nuovi ambienti, virtuali e di vita... Il Cibionte sta prendendo corpo... I conseguenti cambiamenti degli stili di vita. In particolare la rivoluzione digitale sta iniziando a far emergere il nuovo DNA della società ... e siamo agli inizi. Ma questa società delle conoscenze destabilizza... il vecchio!
I linguaggi scientifici sono universali e quelli umanistici locali... ma sogno scientifico e umanistico torneranno a incontrarsi! Questo uragano porterà distruzione, ma anche nuovi cieli, nuovi orizzonti.
E' il nuovo che si prepara mentre il vecchio oppone tutta la sua resistenza e la sua violenza. Questa transizione ci pone di fronte a Paesi generatori di saperi e Paesi colonizzati. Persone proiettate nell'evoluzione di un altro mondo e persone che fanno a gara per farlo regredire.
Un mondo dei saperi in accelerazione vorticosa, contrapposto a un mondo mafioso imperante e un mondo dilagante di disperazione. Un mondo ricco e un mondo povero, estremamente povero.
Stati non più tali, ma holding d'affari. La politica? Fallita! Un manipolo di persone governa il mondo! Meglio l'ignoranza per la prepotenza del potere, perché il sapere libera dalle catene!
Questa è guerra!! Sì guerra! Guerra etnica, guerra economica, guerra religiosa... guerra di civiltà . Una guerra non dichiarata ma in atto. Ogni cambio epocale è stato caratterizzato da conflitti... La rivoluzione industriale in Europa è mavvenuta a cavallo di due guerre mondiali.
C'è un'aria pericolosa... che fa paura. In ogni istante può succedere di tutto! C'è paura ad uscire di notte, c'è paura a vivere isolati, c'è paura di essere violentati, derubati, sequestrati!!! C'è paura a viaggiare... a camminar per strada... C'è paura in ogni attività . Si vive nella paura, crescente! Nel terrore... I giornali sono cronaca di campi di battaglia. Una élite sempre più protetta dal sistema e una popolazione in balia della violenza di un contesto generato da scelte sciagurate di una classe dirigente e politica irresponsabile. Cosa si fa? Città militarizzate; squadre di volontari; armi individuali... e tutto va peggio e andrà sempre peggio.
E' il pedaggio di questo passaggio dove il nuovo è solo agli inizi e il vecchio impedisce con ogni mezzo al nuovo il suo divenire. E allora: "VIOLENZA"!
Non credo al nostalgico, solo una accelerazione verso le nuove culture, una maggior consapevolezza e sensibilità sociale, può portarci fuori da questo sanguinoso, buio tunnel di cui non si vede per ora la fine. Non certo la militarizzazione!!
C'è bisogno di un cambio di marcia, se non di veicolo, non di uno scontro. Ma personale!!! Nell'io c'è il tutto!
Essere generatori di nuove civiltà non fomentatori di litigiosità tra civiltà .
Come realizzare questo progetto tenendo presente le diverse velocità e culture dei Paesi? E' la sfida che la politica sta dissennatamente evitando... autoproducendosi con prepotenza e ignoranza invece nell'autocompiacersi e nell'autocelebrarsi!
Non ci sono ricette contro la violenza, così come non ci sono ricette contro le guerre... Ma la politica dovrebbe essere l'antidoto alle violenze, invece le genera! Nel sangue si rigenera.
Luigi Boschi
http://www.luigiboschi.it/?q=node/13636
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