30.12.2008
Il bacio di Aracnae di e con Arnolfo Petri Venerdì 2 gennaio 2009, Teatro Elicantropo di Napoli Spietato e crudele scontro tra ragione e cuore, impegno ed emozione, ideologia e disimpegno, razionalità ed irrazionalità , ispirato al noto romanzo di Manuel Puig
Debutterà venerdì 2 gennaio 2009 alle ore 21.00 (in replica fino a mercoledì
7) al Teatro Elicantropo di Napoli, un inedito allestimento de Il bacio di
Aracnae, di e con Arnolfo Petri, che segna l'incontro tra due spazi teatrali
della città , il Primo e lo spazio-eventi di Vico Gerolomini. Le due
strutture teatrali, seppur differenti per le rispettive proposizioni,
dedicano, da sempre, il loro impegno, con non poche difficoltà , ad
arricchire ed ampliare l'offerta culturale della città . Un ideale percorso
condiviso e radicato sul territorio, per rilanciare un teatro d'impegno
'civile' o dei 'sentimenti'.
Liberamente ispirato alle pagine di uno tra i più graffianti romanzi della
letteratura sudamericana, El beso de la Mujer Aranha di Manuel Puig, e
presentato per la prima volta, nel 2004, nell'ambito di "Ambigua - teatri
dell'eros e della diversità ", Il Bacio di Aracnae, rappresenta lo spettacolo
"manifesto" di Arnolfo Petri, dove il tormento esistenziale, così caro alla
sua creazione drammaturgica, si mescola alle dissacranti atmosfere del suo
universo poetico, come sempre popolato da inquiete materializzazioni.
L'allestimento, presentato da Accademia Teatrale Il Primo, vede la presenza
in scena, oltre allo stesso Petri, di Massimilano Rossi e Giuliana Loperto.
Le musiche originali sono a cura di Marco Mussomeli, il disegno luci di
Franco Acciarino, i costumi di Alessandra Gaudioso, i movimenti scenici di
Ciro Pellegrino.
"Sono trascorsi cinque anni - scrive Petri in una nota - da quando proposi
per la prima volta Il Bacio di Aracnae, nel 2004, ma il mio incontro col
romanzo di Puig, e questa storia di "contrasti emozionali", risale al 1984.
Frugando in una piccola libreria di Amsterdam, scovai questo romanzo, allora
sconosciuto, che l'anno successivo avrebbe ispirato un cult-movie a basso
costo che avrebbe fatto il giro del mondo. Ciò che m'ispirò la scrittura di
questo testo, rapito dalle suggestioni delle dive demodè di Puig e della sua
Mujer Aranha, fu l'idea di quel "muro", quel terribile muro del pregiudizio
e dell'intolleranza che in quegli anni faticava davvero a cadere che mi
diede lo stimolo a raccontare la storia di Marcelo e Milton".
Nelle penombre di un penitenziario, perduto in qualche latitudine lontana,
due "perdenti" si affrontano in uno spietato scontro tra impegno e
disimpegno, amore e dolore, razionalità ed irrazionalità . Due emblemi del
rifiuto, scarti di una realtà che tutto vomita, soprattutto se diverso,
soffocando le ragioni di chi non sa cedere all´omologazione collettiva.
Due sconfitti dalla vita, un "rivoluzionario", confuso nei dilemmi delle sue
fragili convinzioni, ed un omosessuale, perduto tra le dive patinate e un pò
kitch dei suoi sogni, si affrontano in uno "scontro-incontro", affondando i
loro coltelli tra brandelli di film melodrammatici , manifesti ideologici ed
inutili pagine di giornali scandalistici.
Un subdolo potere politico li ha così relegati, uniformemente all'imperante
ideologia dell'omologazione. A quei muri, che nei frenetici anni ottanta
stentavano a cadere, e che sembravano essersi dissolti nel decennio
successivo, ne sono seguiti degli altri, molto più subdoli e crudeli. Sono i
muri della massificazione, dell'odio razziale, dell'intolleranza, della
violenza. I muri che fanno paura e che si ergono tra noi e una società più
equa.
Il bacio di Aracnae, di e con Arnolfo Petri
Napoli, Teatro Elicantropo - dal 2 al 7 gennaio 2009
Info e prenotazioni al numero 081296640 email teatroelicantropo@iol.it
Inizio delle rappresentazioni ore 21.00 (feriali) ore 18.00 (festivi)
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