Welfare Italia :: Politica :: Bologna. Resoconto Assemblea Cittadini per Bologna Invia ad un amico Statistiche FAQ
30 Aprile 2024 Mar                 WelfareItalia: Punto laico di informazione e di impegno sociale
Cerca in W.I Foto Gallery Links Documenti Forum Iscritti Online
www.welfareeuropa.it www.welfarecremona.it www.welfarelombardia.it www.welfarenetwork.it

Welfare Italia
Home Page
Notizie
Brevi
Il punto
Lettere a Welfare
Cronaca
Politica
Dal Mondo
Dalle Regioni
Dall'Europa
Economia
Giovani
Lavoro
Cultura
Sociale
Ambiente
Welfare
Indian Time
Buone notizie
Radio Londra
Volontariato
Dai Partiti
Dal Parlamento Europeo
Area Iscritti
Username:
Password:
Ricordami!
Recupero password
Registrazione nuovo utente
Brevi

 Foto Gallery
Ultima immagine dal Foto Gallery di Welfare Italia

Ultimi Links
Anne Frank
Wayaka Indian friend's
Lisa 6-1-77
Flash Vela d'Altura: diporto sostenibile e vela responsabile
Radio Uno Toronto Canada
La gemma dell'architettura cremonese
PdCI Sardegna
Resistenza in Toscana
Emigrazione Notizie
AGNESE cantautrice per la Pace







Bologna. Resoconto Assemblea Cittadini per Bologna
23.02.2010

Resoconto dell’Assemblea dell’Associazione Cittadini per Bologna del 15 febbraio 2010
ASSEMBLEA
I lavori sono stati presieduti da Paolo Orioli e si sono conclusi alle 24.30.
Il Presidente Gianfranco Pasquino ha inviato un messaggio tramite un network
Web (vedi allegato A).
Erano presenti una ventina di soci e alcuni ospiti che militano nella BASE
IDV di Bologna.
Si registrano le dimissioni dal Consiglio Direttivo di Riccardo Lenzi, che
resta socio.
Il Presidente dell’Assemblea sottolinea che, in base allo Statuto, l’
Assemblea dovrà eleggere un nuovo componente del Consiglio Direttivo.
Dopo un ampio ed articolato dibattito dove tutti hanno preso la parola,
anche due o tre volte, si è deciso quanto segue:
1) L’Associazione sosterrà in ogni sede, attraverso l’azione politica di
ogni suo associato, la costituzione di Comitato per le Primarie aperto a
tutti i Cittadini dell’Area di Sinistra-Centro (esclusa quindi l’UDC).
2) Le Primarie, come è bene illustrato nell’allegato B (Comitato promotore
Nazionale per le Primarie – Associazione per le Primarie di Bologna),
dovranno essere un’importante momento finale di un lungo percorso di
dibattito politico pubblico, di una raccolta di idee e di elaborazione di
progetti fra tutta la società bolognese, a partire dal singolo cittadino.
3) Si da mandato al Consiglio Direttivo, nel tempo intercorrente fra un’
assemblea e l’altra, di assumere posizioni pubbliche su fatti riguardanti la
Città e la sua situazione politica. Si allegano tre comunicati stampa
invitati nelle ultime settimane.
4) L’Associazione e La Lista Cittadini per Bologna mettono a disposizione,
come contributo al percorso programmatico per il futuro governo di Bologna,
il proprio programma presentato alle Elezioni Amministrative del 2009. Tale
programma fu realizzato attraverso dei Forum Tematici aperti al contributo
di tutti i cittadini.
5) L’Associazione Cittadini per Bologna porterà queste istanze in ogni luogo
di dibattito pubblico e di iniziativa (secondo i principi e lo stile che ha
caratterizzato l’esperienza 2009-2010, sfociata con la presentazione nel
giugno 2009 di una lista autonoma a tutti i partiti bolognesi). I primi due
appuntamenti in calendario sono fissati per lunedì 22 febbraio 2010: alle
Scuderie di Piazza Verdi (promosso da alcuni cittadini di “sinistra” che non
avevano votato il sindaco dimissionato) e quello promosso su “Bologna perchè
’?” dall’Istituto De Gasperi c/o Fortitudo in via San Felice (con il
contributo di Marco Valbruzzi, fondatore dei Cittadini per Bologna e la
relazione introduttiva di Justin Frosini.

p. Associazione “Cittadini per Bologna”
Il Presidente dell’Assemblea
Paolo Orioli

Bologna, 20 febbraio 2010


CONVOCAZIONE

Care amiche e cari amici,

Dopo l'Assemblea delle Scuderie di lunedì 8 u.s., promossa da alcuni
cittadini bolognesi militanti della Sinistra, siamo a rilanciare l'attività
dell'Associazione Cittadini per Bologna, anche in relazione alla seconda
Assemblea sempre presso le Scuderie prevista per lunedì 22 febbraio 2010.
Come Associazione Cittadini per Bologna a questo importante appuntamento per
la Sinistra Bolognese vogliamo arrivarci preparati.

L'Assemblea è quindi convocata per lunedì 15 febbraio 2010 alle ore 21.15
presso la Sala di via San Giuseppe in Bologna, con il seguente O.d.G.:

1) Breve relazione sui lavori della prima Assemblea Aperta delle Scuderie.
2) Proposte ed obiettivi dell'Associazione Cittadini per Bologna in
relazione alle future Elezioni Amministrative Comunali.
3) Varie ed eventuali.


p. Associazione Cittadini per Bologna
Il Direttivo

Bologna, 11 febbraio 2010


ALLEGATO A
Gianfranco Pasquino
Presidente Associazione "Cittadini per Bologna"
“Due o tre cosette che so sulla cupola del PD a Bologna e su chi ne fa
parte”
A quasi un mese dalle tardive dimissioni del sindaco Delbono, non sembra
esserci adeguata, corretta e ampia consapevolezza di quello che è
effettivamente successo a Bologna. Oltre al più famoso libraio cittadino,
Romano Montroni (direttore delle Librerie Coop e, prima della campagna
elettorale, mio amico), erano molti – ad esempio, anche il senatore PD
Walter Vitali – quelli che sostennero che il Delbono era un bravo
amministratore. Mentre, nel migliore dei casi, poteva essere definito un
contabile che, peraltro, “sbagliava” i conti. Se era un bravo assessore al
bilancio e ha fatto cattivo uso del denaro pubblico, la sua competenza deve
essere considerata un’aggravante. Ci contava per farla franca. No, non si
tratta soltanto di un affare di soldi e di donne, che, ad ogni buon conto,
sarebbe più che sufficiente a squalificare chiunque dalle cariche pubbliche.
Si trattava di arroganza. Aggiungo che il silenzio delle donne del Partito
Democratico, che non potevano non essere al corrente delle modalità con le
quali l’assessore Delbono si rapportava alle donne, è assolutamente
preoccupante. Una di queste donne, poi, Luisa Lazzaroni, già responsabile
organizzativa delle pre-confezionate primarie, che, nel pieno dell’inchiesta
portava buste contenenti denaro all’ex-amante di Delbono, ha addirittura
sostenuto di non sapere e di non avere chiesto di che cosa si trattava.
Pazzesco (o incredibile). Infine, ed è questo il punto che conta, molti
sapevano. Qualcuno aveva sperato nell’insabbiamento, grazie ad una
magistratura passivamente benevola, disposta ad una “benevolenza ambientale”
..
Adesso, molti dicono, ad esempio, anche l’on. Salvatore Vassallo, che le
primarie vinte da Delbono avevano un esito preconfezionato. Insomma, non
sono state primarie esemplari, che è esattamente quello che alcuni di noi,
“Cittadini per Bologna” (il gruppo che sosteneva la mia candidatura, alcuni
dei quali poi brillantemente espulsi dal Partito o sospesi, qualche giorno
prima di Ferragosto 2009: rara applicazione di un regolamento e di uno
Statuto che il PD locale abitualmente calpesta), avevamo sostenuto quando
rifiutammo di parteciparvi, non accettando il regalo avvelenato di firme che
lo staff di Delbono ci propose all’ultimo minuto in base al ragionamento
“Pasquino ci fa più male fuori o dentro?”. Risposta, “prendiamolo dentro
alle primarie, e lo “facciamo fuori” una volta per tutte”. Bravi, ma non ci
siamo cascati, e magari qualcuno potrebbe darcene atto. Per esempio la
Repubblica di Bologna, che fece campagna quasi più contro di noi che a
favore di Delbono. Loro non sapevano niente e non investigarono su niente.
Il fatto è che dall’indicazione del candidato alle primarie alla campagna
elettorale, nella quale Delbono eluse sistematicamente, qualche volta in
modo ridicolo, per lo più con arroganza, il confronto, alla sua elezione, l’
elemento più visibile era costituito dall’esistenza di un blocco di potere
che aveva deciso, con la sola motivazione di mantenere il controllo del
Comune, di appoggiare il candidato del Partito Democratico, a prescindere da
qualsiasi altra considerazione. Poi, ci avrebbero pensato loro. Questa non
proprio nobilissima motivazione fu condivisa da ex sindaci rossi, Zangheri e
Fanti, da più o meno autorevoli parlamentari, in carica e non, dai
presidenti delle cooperative che ho incontrato (ma anche da quelli della
CGIL e della CNA che non hanno voluto neppure incontrarmi), incontri
sgradevolissimi come quello con il presidente del Consorzio Cooperative
Costruttori, Piero Collina, della cui tesi in Scienza politica fui, quasi
quarant’anni fa, relatore. Ecco, quello che il dibattito in corso sembra
volere trascurare, per ignoranza o per malafede, non è tanto e non è
soltanto l’esistenza effettiva di un blocco di potere e del suo radicamento.
È che quel blocco di potere è accecato, più o meno consapevolmente, dalla
sua arroganza. Ritengono di potersi permettere tutto, a cominciare dalla
scelta di un candidato mediocre, ma arrogante, quindi adeguatamente
rappresentativo del gruppo dirigente. A continuare con il sostenere che il
consenso elettorale (mitico il segretario provinciale in scadenza, Andrea De
Maria, con la sua scivolata berlusconiana «gli elettori [su Delbono] si sono
già espressi») cancella eventuali misfatti contabili e amministrativi. Per
finire con il tentativo annunciato di ritiro delle dimissioni, eppure
salutate da chi, Romano Prodi in primis, ne sapeva certamente molto di più,
come un “gesto di sensibilità”, mentre erano soltanto un atto troppo a lungo
rinviato e già arrivato ai limiti della decenza.
L’arroganza del potere fa perdere la testa, ma purtroppo nient’affatto tutti
hanno perso la carica. Anzi, abbiamo assistito alla promozione in Regione
del gestore della campagna elettorale di Delbono e suo vicesindaco, Claudio
Merighi – da premiare anche se non ha fatto abbastanza vigilanza? – e di
qualche altro consigliere comunale. L’arroganza del potere si traduce nella
convinzione di avere non soltanto la possibilità, ma quasi il diritto di
fare qualsiasi cosa senza tenere conto dei controlli e senza temere
sanzioni. L’arroganza del potere si manifesta anche nella presuntuosa
affermazione di autosufficienza e nel rifiuto di ascoltare qualsiasi idea e
qualsiasi critica.
I dirigenti del PD locale, dei quali in campagna elettorale mi ero augurato
la sconfitta, sono effettivamente stati sconfitti dalle loro scelte
sbagliate, ma, sfortunatamente per la città e per il PD, non stanno
pagandone il fio. E le diverse componenti del blocco di potere si sono
soltanto acquattate sperando che il commissariamento della città sia breve
affinché possano tornare, come se niente fosse successo, a servire i propri
interessi e le proprie carriere con rinnovata arroganza.
NOTA
Gianfranco Pasquino, laureato con Norberto Bobbio e specilizzato con
Giovanni Sartori, è professore di Scienza politica nell'Università di
Bologna. Insegna anche al Bologna Center della Johns Hopkins. Nel 2009 ha
pubblicato "Le istituzioni di Arlecchino" (www.scriptaweb.it). Nella
primavera 2010 il Mulino manderà in libreria "Le parole della politica". È
socio dell'Accademia dei Lincei. Già senatore della Sinistra Indipendente
dal 1983 al 1992, poi senatore dei Progressisti dal 1994 al 1996, nel 2009
si è candidato a sindaco del capoluogo emiliano con la lista 'Cittadini per
Bologna'.
New York, 15 febbario 2010

ALLEGATO B
Associazione per le Primarie di Bologna (nata nel 1998)

Le primarie aperte a tutti gli elettori sono un meccanismo elettorale che
serve a conoscere, scegliere ed eleggere buoni amministratori- sostituire
gli eletti che durante il loro mandato hanno lavorato male- vincolare gli
eletti allo svolgimento di un’attività al concreto servizio dei cittadini. L
’Italia ad oggi non ha una legge nazionale che renda obbligatorie elezioni
primarie aperte nelle varie tipologie di elezioni. Le primarie non sono un
fatto puramente tecnico, ma al contrario un procedimento significativamente
politico. Consentirebbero, infatti, ai candidati alle varie cariche di farsi
conoscere dai cittadini i quali potrebbero, proprio grazie alle primarie,
scegliere e valutare i propri rappresentanti. I candidati così non sarebbero
scelti e conosciuti soltanto all’interno di gruppi ristretti, ne tantomeno,
come si usa dire, potrebbero "piovere dall’alto". Le primarie, certamente da
regolamentare con strumenti che garantiscano quanto possibile equità e
correttezza, avrebbero risalto sui mezzi di comunicazione di massa. Dunque,
sarebbero capaci di diffondere il programma politico e chiarire priorità e
proposte dei vari candidati. Le primarie consentirebbero ai cittadini di
scegliere il candidato preferito, perché sarebbero meglio informati. Le
primarie rappresentano un nuovo rapporto di responsabilità civile e
partecipazione politica, basati su di un metodo semplice, trasparente,
democratico che garantisce una sana competizione elettorale, tra persone,
proposte ed idee.


“PRIMA LE PRIMARIE”

DICHIARAZIONE D’INTENTI

PRIMA LE PRIMARIE per contribuire a completare la transizione politica
italiana: i cambiamenti che hanno investito il nostro sistema politico e la
distanza tra i cittadini ed i loro rappresentanti nelle istituzioni chiedono
un cambiamento nel sistema della selezione delle candidature che valorizzi
la richiesta di partecipazione di tante cittadine e cittadini. Le primarie
completano questo aspetto della transizione italiana, quello della scelta
‘diretta’ da parte dei cittadini di chi li rappresenterà e governerà,
anticipando la partecipazione dei cittadini al momento della selezione dei
candidati.

PRIMA LE PRIMARIE perché aiutano a selezionare nuove rappresentanze
politiche: le primarie possono far emergere nuovi amministratori grazie
proprio alla ‘battaglia sul campo in cui si affrontano vecchi e nuovi
possibili candidati, senza certezze, con la possibilità di comunicare idee,
programmi, critiche a chi governa.

PRIMA LE PRIMARIE perché favoriscono l’alternanza: perché nelle primarie il
consenso degli elettori si concentra sui candidati che hanno maggiori
possibilità di sconfiggere i loro avversari appartenenti agli schieramenti
contrapposti.

PRIMA LE PRIMARIE perché accorciano la distanza tra i cittadini e la
politica: troppe volte abbiamo notato delusione o disinteresse tra i
cittadini a causa di candidature estranee al territorio, casuali, talvolta
addirittura osteggiate. Con l’introduzione delle primarie gli elettori
avranno a disposizione lo strumento per proporre e scegliere i candidati: la
politica si avvicina ai cittadini quando offre momenti per decidere, oltre
che per elaborare programmi, discutere idee, manifestare posizioni
politiche.

PRIMA LE PRIMARIE perché rafforzano i partiti politici e le coalizioni: da
un lato li costringono a presentare i loro uomini e donne migliori, legati
al territorio, e li sottraggono al gioco senza regole della selezione delle
candidature come lo conosciamo oggi. Dall’altro e’ un’occasione per tutte le
forze politiche di costruire un rapporto diretto con gli elettori,
coinvolgerli nella elaborazione dei programmi, raccogliere idee e adesioni.

PRIMA LE PRIMARIE perché sono uno strumento di verifica dell’operato degli
eletti e degli amministratori: con le primarie i cittadini potranno
sostituire i loro rappresentanti che non hanno rispettato gli impegni presi
con gli elettori.

PRIMA LE PRIMARIE perché danno spazio alla società civile: attraverso le
primarie potranno emergere candidature che siano espressione diretta di
movimenti e gruppi o semplicemente cittadini che hanno le idee e la capacità
di comunicarle per attrarre consenso all’interno del loro schieramento. Con
le primarie diminuiscono gli ostacoli e aumentano le opportunità di una
politica migliore.


ALLEGATO C
COMUNICATO STAMPA del 18/2/2010 dell’ ASSOCIAZIONE “CITTADINI PER BOLOGNA”

De Maria fa autocritica: la classe dirigente ha sbagliato alle scorse
primarie. E cosa ne consegue? Che siccome hanno sbagliato, poichè hanno
voluto pilotare le primarie e non lasciare che i cittadini potessero
scegliere liberamente allora non si faranno più!

Per non parlare poi delle dichiarazioni del signor Lonardo che sogna una
partito “vecchio stile” in cui la segreteria decideva e gli altri seguivano.
E se la segreteria non fosse illuminata, come appunto quella attuale? Non si
rende conto che alle primarie scorse è proprio quello che è successo? Il
candidato è stato deciso da una segreteria, imposto attraverso finte
primarie per dare una pennellata di “democrazia” (falsa) e guarda caso
poichè si tratta di una segreteria assolutamente poco illuminata, per usare
un eufemismo, il sindaco eletto è stato sconfitto addirittura non dalla
destra bensì da sè stesso!

Sono preoccupato per queste contorte riflessioni della classe dirigente del
PD che rimedia (?) agli errori chiudendosi su sè stessa e riducendo il tasso
di democrazia per la sua incapacità di dialogare lealmente con i propri
elettori. E’ letteralmente scandaloso, avvilente e sconcertante!

Le primarie se ben organizzate sono uno strumento che certo non risolve
tutti i mali ma consente di fare emergere il candidato migliore e gli esempi
non mancano, in Puglia è successo per ben due volte consecutive.

Vogliamo una volta per tutte farle bene queste primarie? Vogliamo una volta
per tutte lasciarle gestire, regolamentare, supervisionare, da un comitato
fuori dai partiti, che si intenda di primarie e non da una cupola di partito
che ha tutti gli interessi a pilotarle?


Francesco Delli Santi
Vicepresidente Associazione Cittadini per Bologna


Bologna, 18 febbraio 2010


ALLEGATO D
Bologna - Caso Delbono: risposta di Orioli Paolo (articolo pubblicato dal
Resto del Carlino il 13-2-10) a Merola Virginio (suo articolo L'Unità del
10-2-10).

Caro Virginio,
ho letto con attenzione la tua intervista all'Unità.
Ti ricordo che ero membro, dopo averne proposto all'assemblea provinciale
del PD nel maggio 2008 la sua istituzione, del comitato organizzatore per le
Primarie per selezionare il Sindaco di Bologna.
In quella sede fui costretto a chiedere l'esclusione di Flavio Delbono dalle
Primarie in quanto commise fatti gravi rispetto al regolamento delle
Primarie in essere (parità di condizioni fra i candidati).
Per prima cosa il PD commise l'errore di non convocare Primarie di
Coalizione, o meglio Primarie dei cittadini promosse dai partiti dell'area
di Sinistra-Centro.
L'errore fu commesso anche dai partiti alleati al PD.
Per secondo: tu eri candidato alle Primarie a Bologna (nel dicembre 2008) e
non hai protestato quando il comitato Organizzatore di Delbono inviò (contro
il regolamento delle primarie) 60.000 lettere attraverso il PD provinciale
per pubblicizzare la sua candidatura con il Prof. Romano Prodi (al Cinema
Perla c/o Porta San Donato), suo grande sponsor.
Come mai non hai protestato contro questo episodio non democratico che va
contro i principi costitutivi del PD?
Per terzo: a mio modesto parere se uno ambisce a diventare Sindaco a Bologna
è molto meglio che si rivolga ai cittadini, anche attraverso l'azione dei
partiti, ma ai cittadini bolognesi. E lì che deve cercare il consenso e
quindi il loro coinvolgimento e non solo in campagna elettorale.
Le scuse che il PD deve portare alla città di Bologna devono partire anche
dall'umiltà di tutti i dirigenti che piegarono la testa ai voleri di Prodi,
Caronna e una ristretta compagnia cantanti, come dici anche tu nell'articolo
apparso su L'Unità.
Per quello che riguarda Delbono (e chi altri) sarà la magistratura a
chiarire se ha infranto la legge o meno. Lo stesso Delbono, nel frattempo,
ha già annunciato già il suo ritiro dalla politica.
Se facciamo chiarezza, forse, riusciremo a vincere ancora. E lo potremo fare
solo se saremo uniti e partiremo dai cittadini, non dalle segreterie dei
Partiti.
E lo dico con il cuore in gola, perché credo nei partiti come erano
stati immaginati dai Costituenti nel lontano 1948.
p. Associazione per le Primarie Bologna
www.perleprimarie.org
Paolo Orioli
Bologna, 12 febbraio 2010

Articolo estratto da L’Unità – Mercoledì 10 Febbraio 2010
di Andrea Bonzi Bologna – abonzi@unita.it
Intervista a Virginio Merola
“Ma su Delbono sottovalutazioni, bisogna chiarire”
Il presidente del Consiglio provinciale corse alla primarie contro il
sindaco dimissionario: “Il problema della selezione della classe dirigente
va posto. Consultazioni più libere”
Il primo gesto di scusa alla città sono state le dimissioni. Al congresso,
però, bisognerà chiarire le sottovalutazioni che ci sono state sulla
candidatura di Delbono. Non usa giri di parole, Virginio Merola, presidente
del Consiglio provinciale, per entrare nella discussione che sta impegnando
il Pd in queste settimane. Merola, nel dicembre del 2008, si presentò alle
primarie per la scelta del candidato sindaco. C’erano anche Maurizio
Cevenini e Andrea Forlani. L’appoggio della quasi totalità dei pezzi grossi,
compreso Sergio Cofferati, di cui allora Merola era assessore, andò a
Delbono. Al congresso si tireranno le somme.
Di quali sottovalutazioni sta parlando, Merola?
“La sottovalutazione è stata principalmente nelle primarie: quelle a cui ho
partecipato restano le migliori, finora, ma bisogna puntare a farle con
massimo di democrazia, non col minimo. Basta con le decisioni prese in
ambienti ristretti: il problema delle modalità di scelta della classe
dirigente va affrontato. Per due volte, infatti, abbiamo individuato il
candidato in grado di vincere le elezioni, ma senza una reale capacità di
governare”.
Non c’è il rischio che la ricerca di capri espiatori possa squassare il
partito, anche in proiezione futura?
“Io credo che si possa trarre una lezione da questa vicenda: Dobbiamo
dimenticare e ricostruire, mettendo da parte personalismi e vecchi rancori,
creando, dopo le Regionali, un nuovo gruppo dirigente che rispetti le varie
anime del partito”.
A proposito di “correntine”, la Saliera chiedeva di finirla con lo scontro
tra tribù…..
“Io sono sotto Merola e non sotto altri”.
De Maria dice di pensare alle Regionali e non aprire il congresso prima…..
“Il segretario si sta comportando bene, gli va dato atto delle rinunce
personali. Sarebbe sbagliato puntare sul singolo il “faro” di responsabilità
che sono collettive”.
Come si recupera il rapporto con gli elettori?
“Innanzitutto insistendo sulla richiesta di andare a votare: il
commissariamento deve essere il più breve possibile, altrimenti Bologna
subirà un danno grave. E il commissario farà bene a non portarsi dietro
proprio personale, perché la macchina comunale funziona benissimo”.
C’è chi, l’altra sera in direzione, ha visto il suo appoggio alla
candidatura di Merighi nella lista regionale come un segno distensivo verso
Caronna…..
“Non c’è nessun accordo sotto banco. E’ stata giusta la decisione di
valorizzare membri dell’amministrazione e consiglieri comunali. Non ho
condiviso, però, la posizione di Merighi alle scorse primarie (fu in prima
linea nella campagna pro-Delbono, ndr) così come quella di Caronna, allora
segretario regionale”.
Tra i nomi per il futuro segretario bolognese Pd o per un eventuale
candidato sindaco c’è anche il suo.
“Dopo 30 anni di galera, Nelson Mandela è uscito di prigione e ha detto: “Vi
perdono” (ride, ndr). Non sono candidato a nulla, ma sono a disposizione del
partito. Ma prima ci aspettano le Regionali”.

ALLEGATO E
Resoconto Assemblea dei Cittadini per Bologna del 3-2-2010 (c/o Alle Rive
del Reno)
Con la partecipazione di alcuni amici non facenti parte dell’Associazione si
è tenuta la prima assemblea del 2010 della nostra associazione. Il
dibattito, nonostante il freddo polare (dentro e fuori), è stato molto
vivace ed interessante. Oggi si è saputo che non si voterà a marzo 2010 con
le Regionali e che il ministro degli Interni ha detto che se vorranno
cambiare la legge, saranno Camera e Senato a farlo: morale che per ora si
dovrebbe votare fra il 15 marzo e il 15 giugno 2011.
Saltando il dibattito riporto alcuni orientamenti finali:
1) L’associazione vuole continuare ad esistere e si mette a lavorare per
convocare Primarie dei Cittadini (o di coalizione): il tempo c’è! E’
naturale che da questo percorso politico-programmatico potrebbe nascere una
candidatura al ruolo di Sindaco nell’ambito delle Primarie aperte dell’area
di SINISTRA-CENTRO (senza UDC).
Questa candidatura (dal basso, dalla base ….) dovrebbe avere la forza di
sfidare la candidatura dell’apparato.
2) Convocare un’altra assemblea della nostra associazione a fine marzo
sfruttando la tua presenza temporanea a Bologna.
3) Al fine di riprendere l’attività politica organizzare, prima del voto
regionale e in collaborazione con altre realtà associative, un’iniziativa
sul tema delle mafie (ad es. coinvolgendo Elio Vetri come suggerito da
alcuni soci). Anche in Emilia Romagna le mafie stanno prendendo piede e
anche di questo tema si dovrà discutere pubblicamente.
Dato che 24 cittadini di Bologna (fra cui Riccardo Lenzi, unitamente ad
altri con alle spalle varie esperienze politiche) ci hanno invitato ad
partecipare attivamente ad un’assemblea pubblica (lun 8-2-2010 ore 20.45
alle Scuderie di Piazza Verdi) si è deciso di girare l’invito a tutti i
nostri associati.
p. Associazione “Cittadini per Bologna”
Il Presidente dell’Assemblea
Paolo Orioli

Bologna, 5 febbraio 2010

ALLEGATO F
COMUNICATO STAMPA dell'Associazione "CITTADINI PER BOLOGNA" (Presidente
Gianfranco Pasquino)

COMUNICATO STAMPA: PRIMARIE DEI CITTADINI A BOLOGNA
In seguito alle dimissioni del Sindaco di Bologna chiediamo la convocazione
delle Primarie aperte dei cittadini di Bologna per scegliere il candidato
(unico) dell'area di Sinistra-Centro (area che esclude l'UDC).
Nel caso in cui si voti a fine marzo 2010, le Primarie potranno svolgersi,
con parità di condizioni fra i vari candidati, nelle giornate di sabato 13 e
domenica 14 febbraio.
E' inoltre fortemente auspicabile che, per la prima volta in Italia, si
svolgessero nello stesso giorno Primarie per tutti candidati di tutte le
liste o coalizioni - di sinistra-centro e di centro-destra - che intendono
presentarsi alle elezioni Amministrative.
Questa necessaria innovazione nella selezione di tutta la classe dirigente
contribuirebbe, come scrisse anche Milena Gabanelli (vedi sito
www.perleprimarie.org) nell'estate 2008, a fare recuperare credibilità
politica e morale alla Città di Bologna.
Si ricorda che l'Associazione Cittadini per Bologna, forte di un programma
molto incisivo, presentò nel giugno 2009 il Prof. Gianfranco Pasquino alla
carica di Sindaco di Bologna, in alternativa a Flavio Delbono, a Alfredo
Cazzola e a Giorgio Guazzaloca.
Nei prossimi giorni l'Associazione Cittadini per Bologna si ritroverà in
assemblea per valutare eventuali iniziative politiche per il bene esclusivo
di Bologna.
p. Direttivo dell'Associazione Cittadini per Bologna
Francesco Delli Santi - Paolo Orioli - Riccardo Lenzi - Isabella Filippi
www.perleprimarie.org - www.bolognaperlulivo.org
Tel. 349-4587965 / 338-1287974
Bologna, 29 gennaio 2010


Terza pagina
9.12.2010
ZEUS News 9 Dicembre 2010
15.11.2010
Seconda edizione del concorso di fotografia
15.11.2010
Master di I livello in “Medicina naturale"
8.11.2010
A TAVOLA CON GLI ETRUSCHI
28.10.2010
ZEUS News numero 1592
21.10.2010
RIFIUTI: DI LELLO, PSI: LA CARFAGNA SI RIVOLGA A CHI L'HA VISTO
21.10.2010
Terzigno, Alfano (IdV): “Escalation violenza è frutto ......
19.10.2010
Giustizia, Alfano (IdV): "Lodo Alfano? Vince l'ipocrisia
19.10.2010
Vittorio Craxi: “L’Expo di Milano salvata in zona Cesarini”
18.10.2010
Sonia Alfano e Antonio Di Pietro il 28 ottobre a Giampilieri

Sondaggi
E' giusto che Bersani si accordi con Berlusconi per le rifome ?

Si
No
Non so
Ultime dal Forum
La voce del padrone di Lucio Garofalo
Salotti culturali dell'Estate bolognese
Pippo Fallica querelo' Corriere della Sera e La Sicilia?
NO LEADER, NO PARTY di Luigi Boschi
UN PARTITO LENINISTA (LEGA) CHE SPOSA IL VATICANO di A.De Porti
POESIA DI VITA di Luigi Boschi
La vita spericolata del premier di Silvia Terribili
Romea Commerciale di Orlando Masiero
Sondaggio, 15mila i voti finora espressi
Buon che? di Danilo D'Antonio
L'Italia è una Repubblica "antimeritocratica" fondata sul lavoro precario
LA PROTESTA DEI SANGUINARI di Luigi Boschi
L'AQUILONE STRAPPATO di Antonio V. Gelormini
Il reality scolastico su "Rai Educational"
Vuoto indietro diventa proposta di legge,





| Redazione | Contatti | Bannerkit | Pubblicità | Disclaimer |
www.welfareitalia.it , quotidiano gratuito on line, è iscritto nel registro della stampa periodica del Tribunale di Cremona al n. 393 del 24.9.2003- direttore responsabile Gian Carlo Storti