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NON CAPISCO LE VISITE FREQUENTI DI BERLUSCONI A PUTIN
12.10.2010

NON CAPISCO LE VISITE FREQUENTI DI BERLUSCONI A PUTIN… STA FORSE PENSANDO DI TRASFERIRSI A MOSCA NEL CASO VADA MALE CON GLI AVVERSARI POLITICI ?

Ho notato che l’unica amicizia, stranamente ed assiduamente frequentata, anche in veste privata (ultima quella della scorsa settimana a Mosca) , che il nostro premier conserva con particolare interesse, pur odiando a parole i comunisti, è quella con Putin, ex-comunista capo del Kgb; abbastanza distanziata, è quella con Ghedafi, senz’altro diversa quanto a motivazioni.

L’amicizia con Obama invece mi pare fortemente raffreddata negli ultimi tempi, anche perché, sempre a mio modo di giudicare, il nuovo Presidente degli Stati Uniti deve essersi accorto che non gli giova far da spalla al nostro premier avallando certe “ performances” con cui quest’ultimo si produce spesso nel consesso internazionale e che utilizza talvolta per esporre al pubblico ludibrio sia l’Italia che gli Italiani, con grave danno all’immagine del nostro Paese (cucù alla Merkel, baciamano a Ghedafi, barzellette su Hitler, Obama abbronzato, bestemmie, per non far vedere foto in atteggiamenti scurrili, cfr. google), performances tutte che potrebbero ossidare la personalità ed il prestigio di un Presidente degli Stati Uniti d’America. Insomma, varrebbe anche qui il detto : “ Dimmi chi frequenti e ti dirò chi sei…”

Questo discorso poteva non valere tempo fa con Bush che, allora, impelagato nella guerra dell’Iraq, doveva fare di necessità virtù, e cioè far le “belle-belline” anche al nostro premier perché gli desse una mano “guerrafondaia”, insieme con Toni Blair per….esportar democrazia… come si trattasse di una merce qualsiasi, con il risultato che stiamo vedendo ancora adesso…

Ritornando però agli incontri assidui fra Berlusconi e Putin, io penso che essi non servano all’Italia, ma solo alla Russia. Infatti, Berlusconi, a mio giudizio, cerca di alimentare questa importante amicizia con l’ex capo del Kgb, non certo per motivi legati agli interessi del nostro paese, ma per favorire privatamente il suo amico, che gli chiede consigli per tagliar fuori l’Ucraina dalla fornitura di gas. Sappiamo tutti infatti che l’Ucraina costituisce una vera spina al fianco di Putin, e quindi quest’ultimo spera che le trattative fra la nostra ENI, debitamente influenzata da Berlusconi, e GAZPRON russa, evitino un certo tracciato per il trasporto del gas a ridosso dell’Ucraina, circostanza che potrebbe dare qualche grattacapo, anche bellico a Putin: all’ ex capo del Kgb, infatti, come noto, non è che i rapporti con l’Ucraina siano tanto graditi, ma considerati inaffidabili. Questo tracciato pare sia stato però già messo sul cassetto da ENI, che è tenuta all’oscuro dei rapporti fra Putin e Berlusconi. Lavoro trasversale al di là del quadro politico italiano ? Amici degli amici ? Insomma pare che, in questo momento, il nostro premier stia lavorando privatamente a favore di convenienze geo-politiche per la Russia…anziché per favorire prospettive economiche a favore dell’Italia, come scrive oggi 11/10, anche il Corriere della Sera. E questa è un’altra delle ragioni per le quali non capisco le visite così frequenti di Berlusconi a Putin. Eppure una chiave di lettura, al di la del narcisismo del “ghe pensi mi”, ci dovrà pur essere. Molto presumibilmente, la chiave deve essere questa. Io credo, richiamandomi alla famosa pubblicità di Carosello, anni 60, che il nostro premier pensi che tutto “fa brodo”, come recitava appunto Carosello, in vista di prospettive che non si presentano di certo rosee per l’attuale nostro governo. Infatti, atteso che attualmente il suo consenso si stima attorno al 29 %, anche se il premier si autocelebra al 60 %, forse egli sta pensando già da adesso alla preparazione delle valige, aprendosi qualche porta verso gli ex-comunisti, che tanto odia, magari chiedendo…asilo politico agli ex di Stalin… ma questa è una mia boutade.

C’è da chiedersi poi, alla fine della fiera, che succederà nel caso che Berlusconi dovesse fare davvero le valige. Io penso che il panorama politico futuro non avrà schiarite degne di qualche apprezzamento, posto che si possano trovare delle coalizione di una certa omogeneità. Infatti, a mio avviso, visto i precedenti, sia Fini che Casini, al di là dei bei proclami, li considero inaffidabili pure loro in quanto prima badano ai personalismi che fagocitano con sportiva ambiguità dopo aver votato certe leggi schifose a favore di Berlusconi, e poi, se avanza, pensano al popolo italiano.

E saranno proprio questi due a dare il maggior fastidio in ordine al cambiamento delle sorti del nostro paese, mentre il tanto discusso Di Pietro, persona sicuramente onesta più di tanti altri, unica vera opposizione al berlusconismo, dovrà ingiustamente, ripeto ingiustamente, farne le spese, magari sacrificandosi lealmente nell’interesse del Paese. Altro che populista !

Sarà dura anche per Bersani che sta illudendosi, più per ottimismo che per altro, di avere un apporto valido dall’UDC, e magari anche da FINI con riferimento al cambio della legge elettorale.

Grane ovunque pertanto, e che grane ! E pensare che, in un quarto d’ora per salire al Colle, sarebbe possibile sbloccare tutto in meglio. Ma purtroppo, dovremmo rimaner succubi ancora per molto tempo di situazioni politicamente oscene e disgraziate, create apposta, da masochisti, perché se così non fosse, alcuni di questi “leader” , non esercitando il masochismo politico, non avrebbero nulla da dire per poter stare in piedi, finendo pertanto per scomparire dalla scena.

Di certo, e concludo, sarebbe ora che la politica finisse finalmente mettesse in cantiere una legge in base alla quale si vieti a chi ci governa di stare in carica più di due mandati, ad evitare che, in ultima analisi, il parlamento si trasformi in un rifugio per mariuoli, come diceva il povero Indro Montanelli.

Arnaldo De Porti


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