Welfare Italia :: Politica :: Quali radicali ? Quale Ulivo? Invia ad un amico Statistiche FAQ
29 Aprile 2024 Lun                 WelfareItalia: Punto laico di informazione e di impegno sociale
Cerca in W.I Foto Gallery Links Documenti Forum Iscritti Online
www.welfareeuropa.it www.welfarecremona.it www.welfarelombardia.it www.welfarenetwork.it

Welfare Italia
Home Page
Notizie
Brevi
Il punto
Lettere a Welfare
Cronaca
Politica
Dal Mondo
Dalle Regioni
Dall'Europa
Economia
Giovani
Lavoro
Cultura
Sociale
Ambiente
Welfare
Indian Time
Buone notizie
Radio Londra
Volontariato
Dai Partiti
Dal Parlamento Europeo
Area Iscritti
Username:
Password:
Ricordami!
Recupero password
Registrazione nuovo utente
Brevi

 Foto Gallery
Ultima immagine dal Foto Gallery di Welfare Italia

Ultimi Links
Mondo Nuovo







Quali radicali ? Quale Ulivo?
6.02.2005

Quali Radicali? Quale Ulivo?

Lettera aperta dei Radicali di sinistra inviata al Presidente Romano Prodi e ai leader dell'Ulivo: la GAD non raccolga gli scarti di Berlusconi e difenda la dignità della Politica.

 

Questa lettera è rivolta a tutti i dirigenti del Centrosinistra che in questi giorni stanno propugnando, non si sa bene con quali motivazioni, un'alleanza fra l'Ulivo ed i "Radicali" Italiani.

Questa è una lettera aperta ai cittadini, ai Movimenti e agli intellettuali liberali e progressisti per la dignità della Politica.

Questa lettera è un appello ai leader della GAD, che dovranno pronunciarsi sull’alleanza Pannella - Centrosinistra, perché boccino l’entrata di un partito che, proponendosi in modo spudorato -e squallido- sia al Centrodestra che al Centrosinistra, dimostra una scarsa serietà e affidabilità, oltre che offrire una visione mercantile della politica che, ci auguriamo tutti, non trovi asilo nell’Ulivo.

Chiunque abbia memoria storica, non può dimenticare l'alleanza politica, la connivenza ideologica di Pannella con Berlusconi, la responsabilità del gruppo pannelliano nell'ascesa al potere di questa destra fuori da ogni legalità costituzionale e di garanzia democratica.

Per anni abbiamo assistito alla deriva di un partito per il quale l'adesione alle idee neoliberiste e neoconservatrici ha ormai superato -almeno sul piano temporale- le battaglie per i diritti civili e la dignità umana, combattute e vinte trent'anni fa, sempre e soltanto grazie all'appoggio della sinistra italiana.

Di quello che era il Partito Radicale della Prima Repubblica, movimento di donne e uomini che si dichiaravano "laici e socialisti" dopo continue lotte intestine, scissioni, addii, è rimasto un gruppuscolo di burocrati, che usano la storia radicale per speculazioni individuali e spudorate, ben lontani dalla levatura morale e politica di grandi radicali come Nitti, Nathan, Pannunzio, Ernesto Rossi, Galante Garrone, Leo Valiani.

Dei contenuti è rimasto ancora meno: difficile distinguerli dal Nuovo PSI o dal PRI, se non fosse che questi ultimi conservano ancora un po' di dignità nel chiarire il proprio ruolo e la propria posizione. Oltre che un peso elettorale maggiore.

In piena contraddizione con i contenuti della relazione presentata oggi al congresso dei DS dall'On. Fassino, il quale - con intelligente lungimiranza - si preoccupa che l'Ulivo non diventi "un florilegio di partiti rissosi" e lo spirito dell'Ulivo che vuol essere terreno di incontro per la costruzione di un'Italia più gusta, libera e democratica, ci si illude di poter costruire un'alleanza con un partito che sulla politica estera, quella economica e sociale, sulle riforme istituzionali, sulla giustizia, ovvero i punti fondamentali dell'agenda politica italiana, i punti sui quali si fondano le coalizioni serie, hanno posizioni diametralmente opposte ed alternative all'Ulivo, certamente più vicine a Berlusconi che a Prodi.

Tutti i sondaggi dimostrano che i pannelliani sarebbero irrilevanti per la vittoria alle regionali, soprattutto, tutti i sondaggi dimostrano che l’assoluta maggioranza degli elettori pannelliani accorda la sua preferenza per un'alleanza con il Centrodestra: allora perché continuare una trattativa con un soggetto per molti versi più a destra di Berlusconi, pericoloso per la stabilità della coalizione, già così faticosamente costruita dal Presidente Prodi?

Articolo 18, guerra permanente e preventiva, welfare, giustizia giusta e questione morale, scuola, economia e diritti: l'Ulivo, i sindacati, tutta l'Italia progressista è sul fronte opposto dei pannelliani, i quali da anni propongono la stessa ricetta economica e sociale di Berlusconi, quella che sta conducendo l'Italia al declino, ha creato una comunità divisa e insicura, sta condannando i giovani alla precarietà e rispetto alla quale l'Ulivo è chiamato a voltare pagina.

Non raccogliamo gli avanzi di Berlusconi, se vogliamo costruire una nuova Italia: l'Ulivo i radicali già li ha.

Esiste in Italia un gruppo di cittadini che, dallo scorso 25 aprile, in una data centrale per la Repubblica, hanno iniziato un percorso difficile, onesto e coraggioso, impegnandosi nella costruzione di una sinistra possibile, laica, libertaria e liberalsocialista, scegliendo come punto di riferimento i Radicali di sinistra, giacché nel partito pannelliano non era più possibile essere radicali.

I Radicali di sinistra, nella totale trasparenza e disponibilità, hanno da sempre accordato il massimo sostegno al progetto dell'Ulivo e del Centrosinistra, e ad ogni battaglia per i diritti sociali, umani e civili, per l'ambiente e gli animali, per la laicità e la nonviolenza.

I Radicali di sinistra credono nella sinistra perché fa parte della loro storia e dei loro ideali, non perché il Presidente Prodi potrebbe offrire loro più poltrone del concorrente nell'asta al rialzo (al ribasso?) che si sta delineando.

In "cambio" chiedono solo due cose: di difendere la storia e la dignità delle idee radicali, restituendo al mittente questa triste svendita di cimeli, e di difendere l'Ulivo.

Difenderlo da alleanze improbabili con persone che hanno largamente dimostrato di non credere nel progetto del Centrosinistra, da calcoli opportunistici, dal trasformismo che solo in una direzione può condurre il nostro Ulivo: l'ennesimo suicidio elettorale.

In attesa di Vostra gradita risposta, auguriamo buon lavoro e soprattutto scelte ponderate e lungimiranti.

Il Comitato politico dei Radicali di sinistra

Fabrizio Cianci

Fabio Galluccio

Giuliano Boffardi

Luigi Fasce

Federico Gandolfi

Massimo Giordano

Giancarlo Iacchini

Gianluca Missero


Terza pagina
21.10.2010
Terzigno, Alfano (IdV): “Escalation violenza è frutto ......
19.10.2010
Vittorio Craxi: “L’Expo di Milano salvata in zona Cesarini”
19.10.2010
Giustizia, Alfano (IdV): "Lodo Alfano? Vince l'ipocrisia
18.10.2010
Sonia Alfano e Antonio Di Pietro il 28 ottobre a Giampilieri
11.10.2010
Afghanistan, Alfano (IdV), Parole zio vittima non sono rabbia ..
29.08.2010
Antonio Di Pietro : Due Paesi agli antipodi
17.08.2010
Antonio Di Pietro : Non e' il Paese dei balocchi
17.08.2010
A Palermo precari fanno sciopero della fame
13.08.2010
Nuove idee per il PD
11.08.2010
Antonio Di Pietro : E' il momento di voltare pagina

Sondaggi
E' giusto che Bersani si accordi con Berlusconi per le rifome ?

Si
No
Non so
Ultime dal Forum
La voce del padrone di Lucio Garofalo
Salotti culturali dell'Estate bolognese
Pippo Fallica querelo' Corriere della Sera e La Sicilia?
NO LEADER, NO PARTY di Luigi Boschi
UN PARTITO LENINISTA (LEGA) CHE SPOSA IL VATICANO di A.De Porti
POESIA DI VITA di Luigi Boschi
La vita spericolata del premier di Silvia Terribili
Romea Commerciale di Orlando Masiero
Sondaggio, 15mila i voti finora espressi
Buon che? di Danilo D'Antonio
L'Italia è una Repubblica "antimeritocratica" fondata sul lavoro precario
LA PROTESTA DEI SANGUINARI di Luigi Boschi
L'AQUILONE STRAPPATO di Antonio V. Gelormini
Il reality scolastico su "Rai Educational"
Vuoto indietro diventa proposta di legge,





| Redazione | Contatti | Bannerkit | Pubblicità | Disclaimer |
www.welfareitalia.it , quotidiano gratuito on line, è iscritto nel registro della stampa periodica del Tribunale di Cremona al n. 393 del 24.9.2003- direttore responsabile Gian Carlo Storti