 |
Mia controrisposta a Trenitalia |
 |
10.02.2005
Gentile signor Antolini, come avrà avuto modo di leggere nella mia lettera,ho utilizzato,e mi sono anche trovata discretamente bene,il vostro servizio di accoglienza disabili,sia in alcune delle stazioni da lei menzionate,sia in altre. La mia richiesta,non voleva essere un'accusa al vostro servizio,ne tantomeno,voglio pressarvi in alcun modo,anche se sarebbe giusto farlo, per avere innovazione e tecnologia in tutte le stazioni ed in tutte le vetture. La mia domanda riguardava piuttosto la mancanza su quella tratta,come in altre,di carrozze accessibili ai disabili in carrozzina in tutte le loro parti! Gentile signor Antolini,il servizio che svolgete,non si limita al solo trasporto,ma anche a far si che il viaggio sia il più comodo possibile!Possibile che non vi rendiate conto che,ancor più che un cosiddetto "normodotato",una persona con disabilità ,può aver bisogno di espletare delle importanti funzioni corporali???Ed in tal caso,come si adopera Trenitalia per tale scopo?Non potendo accedere ai bagni dei normali treni,cosa fa la persona disabile?Capisce adesso perchè mettere un vagone con bagno accessibile su almeno due treni al giorno per tratta sia indice di vero interesse per i nostri problemi?Del resto,su moltissimi treni intercity tale vagone esiste.Possibile non si possano dirottare sulle tratte mancanti alcune di dette carrozze? La ringrazio per avermi ascoltata Lorena Rosini
|
|