5.06.2003
Caro Welfare,
approfitto per parlarti di una campagna che stiamo portando avanti come Lilliput nazionale e come nodo milanese. Si tratta della campagna “Questo mondo non è in vendita”, in difesa dei servizi pubblici e contro l’allargamento dei poteri del Wto, promossa da diverse organizzazioni italiane, tra cui Rete Lilliput, Mani Tese e Centro Nuovo Modello di Sviluppo, ma in collegamento con un coordinamento europeo ed internazionale già attivo su questo fronte.
Come forse saprai nel settembre prossimo si terrà a Cancun il vertice dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (Wto), nel quale i paesi membri cercheranno di rilanciare la liberalizzazione di settori vitali per la nostra vita, come la scuola, la sanità e l’acqua, ma anche i trasporti, la distribuzione commerciale e i servizi finanziari. Si tratta in tutto di 160 servizi, contenuti nell’accordo ACGS (Accordo Generale sul Commercio dei Servizi, in inglese GATS), che proprio in questi mesi sta entrando in una fase molto delicata. Entro la fine di marzo infatti la Commissione Europea dovrà ufficializzare una posizione definitiva in merito. Oltre a questo si discuterà di altre importanti questioni, come l’agricoltura, gli investimenti e i diritti di proprietà intellettuale (che toccano il problema spinoso dei farmaci).
Uno degli effetti più nefasti degli accordi Wto è la limitazione dei poteri democratici a favore delle imprese multinazionali, come purtroppo hanno già sperimentato molti paesi membri. Nell’ambito dei servizi, l’accordo GATS punta a mettere sul mercato i servizi essenziali, privando lo Stato e gli enti locali di qualunque potere effettivo su di essi. Se ad esempio venisse inserita la sanità tra i servizi da liberalizzare, un eventuale provvedimento a favore degli ospedali pubblici potrebbe essere impugnato da una clinica privata straniera (attraverso il rispettivo governo) e denunciata presso il tribunale del Wto, in quanto contrario al libero mercato e alla parità di trattamento tra imprese nazionali e straniere (il cosiddetto “principio nazionale”, uno dei principi cardine del Wto).
Ma di tutto questo i giornali e la televisione non parlano e le trattative in sede Wto vengono spesso condotte in totale segretezza, al riparo degli occhi indiscreti dell’opinione pubblica. Per questo intendiamo promuovere nel paese momenti di informazione e dibattito sugli effetti di questi accordi, che nel caso del Gats rischiano di mettere in pericolo molti diritti acquisiti, dalla salute alla fornitura di acqua potabile. Ci rivolgiamo dunque a tutti i cittadini, singoli e associati, invitandovi a promuovere la campagna sul territorio e presso tutti i soggetti e i luoghi della società civile: luoghi di lavoro, comuni, consigli comunali e di zona, scuole, biblioteche, ospedali, asl, ecc. Il target della campagna infatti è molto vasto e abbiamo messo a disposizione tutto il materiale sul sito www.campagnawto.org. Per ogni altra informazione, approfondimento, materiale ed altro sono a disposizione. Grazie e a presto,
Roberto Cuda – Rete Lilliput glt commercio
robycuda@tin.it
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