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Gela calcio - Antiracket: La maglietta che portiamo
6.09.2005
Viviamo di miracoli e menomale che ogni tanto avvengono. Un miracolo è il Parco di Regalbuto con soldi stranieri, un altro è anche l'insediamento turistico del Gruppo Forte a Sciacca e degli spagnoli della «N.H.» a Marina di Ragusa. Un miracolo tecnologico sarà anche il Ponte. E miracolo è anche questa maglietta antiracket dei calciatori del Gela perché il calcio che sfida la mafia è una bella novità in Sicilia, fa il paio con i manifesti degli universitari di Palermo.
Gela era inquinata a tutti i livelli, persino nell'aria affumicata dalle ciminiere di Piana del Signore e anche, inevitabilmente, nel calcio. Ora questa maglietta che da oggi sarà mostrata negli stadi italiani è un simbolo di riscatto. La gente incuriosita si chiederà magari il perché della scelta, e qualcuno che applica la teoria dei panni sporchi lavati in famiglia non sarà d'accordo, ma la maggior parte capirà che si tratta di un atto di coraggio e di un'idea intelligente. E che la mafia si può battere anche con le idee, perché come diceva Falcone la mafia è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e una fine. Anche una maglietta, sia pure una t-shirt, può servire.

Vedi: http://www.lasicilia.it/giornale/0409/interno_esteri/ie11/0409ie11.pdf

mt


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