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Documento Federazione Giovanile Socialista |
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11.10.2005
L'Assemblea Nazionale della FGS del 9 Ottobre 2005 ha approvato il seguente documento politico ed organizzativo:
Sono passati due anni dalla celebrazione del III congresso nazionale della Federazione dei giovani socialisti. Occorre, quindi, da un lato tirare le somme di quanto fatto e dall’altro pianificare le attività future.
Circa il primo punto, è innegabile che siamo stati protagonisti e costruttori di una stagione politica irripetibile. Ci siamo fortificati nella struttura organizzata, inaugurando nuove realtà territoriali e innestando nuova linfa in quelle preesistenti.
Ma soprattutto, siamo stati capaci di costruire una nostra specifica soggettività politica, culturale e programmatica, che ci è stata riconosciuta a più riprese. Da ultima, in occasione della manifestazione nella quale i giovani socialisti hanno incontrato Romano Prodi ed Enrico Boselli.
Solo una settimana prima il nostro simbolo campeggiava affianco a quello dello SDI, dei Radicali italiani e dell’associazione Luca Coscioni sul fondale della Convenzione nazionale per il lancio del "Progetto per le libertà ". In quella occasione il nostro segretario nazionale, Gianluca Quadrana, ha aperto i lavori del meeting terzo tra i primi quattro interventi.
In questa disamina non bisogna dimenticare quanto fatto in precedenza, nell’intervallo temporale tra il congresso e il presente: Lancio del sito internet (www.europeintheworld.org) per la raccolta di firme su scala continentale a sostegno del seggio unico UE all’ONU; raccolta delle firme per l’indizione del referendum per l’abolizione della legge 40; conferenza programmatica nazionale del coordinamento donne (FGS Rosa) sul tema della campagna di adesione 2005: "Non in vendita"; campagna di informazione e sensibilizzazione della PDL del Sen. Biscardini in materia di riconoscimento delle Unioni di fatto; Raccolta di 15.000 firme a sostegno della PDL dell’On. Buemi in materia di liberalizzazione delle droghe leggere e di somministrazione controllata di eroina; campagna per l’istituzione dell’"esercito europeo - forza di pace"; campagna a favore delle fonti energetiche alternative dal titolo: "Sinistra a ! idrogeno"; campagna per la difesa della scuola pubblica dal titolo: "Più fatti meno Moratti"; conferenza programmatica sul tema: "Quale minimo comune denominatore valoriale tra laici e cattolici?"; adesione al manifesto anti fobia (pro OGM) del professore Veronesi; campagna "Stop Lukas" contro la dittatura comunista bielorussa; primo Summer camp della FGS; prima festa nazionale della FGS; creazione del Coordinamento nuovi diritti – LGBT; cofondazione del "Forum nazionale dei giovani";
Non dobbiamo, però, considerarci paghi di quanto fatto. E per questo abbiamo il dovere morale di pianificare il futuro. Nel farlo non possiamo prescindere dall’indicare un punto d’arrivo che coinciderà con la celebrazione del nostro IV congresso nazionale, previsto per la primavera prossima.
Guai a gettare via quanto fatto, chiudendoci in una logica organicistica, ma appare improcrastinabile provvedere, già dalla prossima riunione dell’esecutivo nazionale, ad individuare le forme e le figure che dovranno trovare spazio negli organismi nazionali così da renderli più vigorosi e nello stesso tempo più rispondenti allo stato attuale della FGS.
In questi mesi che ci separano dalla scadenza dobbiamo rafforzare quindi la struttura, far emergere delle nuove competenze politiche che si sono manifestate a livello territoriale e nazionale, ma anche e soprattutto costruire le basi per un ricambio generazionale interno alla FGS e allo SDI.
Tutto questo lo riusciremo a fare con maggiore facilità e risultato se continueremo ad anteporre la politica a quanto attiene unicamente alla "cucina politica". Continuando, cioè, a bandire dalla nostra comune organizzazione logiche di parte e di divisioni artificiose.
In questa direzione, e dopo il ruolo riconosciutoci alla convenzione di Fiuggi di cofondatori del "Progetto per le libertà ", dobbiamo continuare e, financo superarci, ad essere capaci di produrre e proporre analisi e soluzioni politiche, originali nella doppia natura pragmatica e ideale.
Pena la sconfitta del progetto, la prima e più fondamentale sfida dell’Unità socialista e radicale, che trova nella troika Blair, Zapatero e Fortuna i propri modelli positivi e vincenti, deve consistere nella liberalizzazione della politica dalle incrostazioni oligarchiche e dal perseguimento del ricambio generazionale fuori e dentro il nostro progetto politico.
Questo tema a noi particolarmente caro, non fosse altro per il dato anagrafico che ci contraddistingue, è stato già affrontato da Enrico Boselli e da Emma Bonino nell’assise di Fiuggi, facendoci ben sperare in primo luogo che sarà parte dei punti caratterizzanti il programma unitario e in secondo luogo, che sarà un monito nell’affrontare la questione dell’unità socialista, vale e dire che questa, proprio in ossequio alla volontà di svecchiare la politica italiana, non si risolverà in un’operazione amarcord.
Per quanto ci compete vogliamo fare un passo in avanti proponendoci non solo come esperti delle politiche giovanili, ma più coraggiosamente e consapevolmente come supporto paritario al gruppo dirigente del partito ad ogni livello.
Di conseguenza, chiediamo che già a partire dalle prossime scadenze, congresso dello SDI ed elezioni politiche ed amministrative, i dirigenti della FGS, a cominciare dal segretario nazionale, abbiano la possibilità di poter rappresentare ai massimi livelli il progetto in cui credono, vale a dire la costruzione di un forte e moderno soggetto politico socialista, liberale, laico e radicale.
Presidente dell'Assemblea
Federico Parea
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