6.10.2003
Partecipazione di Communitas 2002 all’assemblea dei delegati di “Per tornare a vincere” dei Democratici di Sinistra, Roma 3/4 ottobre Teatro Ambra Jovinelli
L’assemblea si è aperta con la relazione di Mussi, molto applaudita e brillante, garbatamente critica nei confronti delle posizioni di Fassino e del partito unico del riformismo.
Nella sua relazione Mussi ha ricordato che i movimenti con cui le forze politiche devono dialogare non sono l’antipolitica ma sono buona politica.
In effetti insieme a tante relazioni di politici di professione (da Pecoraro Scanio alla Bindi, da Rizzo a Veltroni, da Di Pietro a Bertinotti, passando per Fassino, Bassolino, Agnoletto, Epifani, Ochetto e Diliberto) sono stati ascoltati anche i movimenti e precisamente Pancho Pardi per Laboratorio per la Democrazia di Firenze, Simona Salvatori per Communitas 2002 e Silvia Bonucci per i Girotondi di Roma.
La relazione di Communitas si è incentrata su un interrogativo posto con veemenza all’assemblea: tutti indistintamente hanno nominato i movimenti come espressione della società civile da coinvolgere direttamente nell’elaborazione del programma e nel processo politico come forza viva e imprescindibile.
Siamo sicuri, però, che questa volontà sia concreta e non sia solo un ritornello molto di moda?
L’esprienza di Communitas a Milano è moderatamente positiva ma, pur essendo in buoni rapporti con le forze politiche dell’Ulivo metropolitano non riusciamo a vedere la strada per un percorso concreto e fattivo che ci porti a una collaborazione vera.
Infatti Communitas non è un movimento di pura mobilitazione di piazza, ma è attivamente e fattivamente impegnata in un progetto politico di democrazia partecipata dalle salde basi ideali e fondanti.
Pur essendo un’associazione interpartitica, ha trovato nel proprio manifesto programmatico il massimo comun denominatore per una mobilitazione di coscienze e di principi etici che traggono le proprie origini dal Movimento di Comunità di Adriano Olivetti.
A Milano il laboratorio politico, denominato Forum Metropolitano, è un primo passo di collaborazione tra le varie componenti dell’opposizione ma sul programma concreto dell’Ulivo metropolitano, in vista delle prossime elezioni provinciali, ancora non si resce a trovare una via concreta di collaborazione.
Ma allora, se non ora, quando?
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