Ne valeva davvero la pena di scatenare il blocco dei taxi per ottenere un risultato così magro ? Il Ministro Bersani gioisce perché, dopo l’accordo raggiunto con i taxisti, il cuore del provvedimento sarebbe salvo; i rappresentanti sindacali dei taxisti esultano perché, a loro avviso, è stata bloccata una misura del Governo per loro punitiva.
Non è un bell’inizio; una misura di liberalizzazione già timida e parziale, di fronte ad una categoria che ha saputo metterla giù dura, viene sostanzialmente devitalizzata. La Signora Margaret Thatcher, ed il suo decisionismo brutale sembrano appartenere ad un altro pianeta. Adesso vediamo cosa succede con gli avvocati, i farmacisti ed i notai. Date le premesse, non prevedo nulla di buono.
Intanto, il Governatore della Banca d’Italia Mario Draghi afferma che è necessario rimettere in equilibrio il sistema pensionistico innalzando l’età pensionabile e, magari, riducendo anche le prestazioni. Bisogna fare ricorso alla previdenza integrativa, si afferma. Mi domando con quali soldi un operaio o un insegnante possano costruirsi una pensione integrativa, quando già faticano ad arrivare alla fine del mese. Molti sostengono che il sistema pensionistico non è in equilibrio e qualcosa di vero ci sarà pure. Tuttavia, prima di passare a vie di fatto, chiederei di mettere la Cassa Integrazione a carico della fiscalità generale e rifare i conti. Dopo, se ancora non tornano, chiederei al Governatore di ridurre in maniera significativa il numero dei dipendenti di Bankitalia, le loro retribuzioni e le pensioni. Non si vede come possano essere in tanti e così ben retribuiti come quando la Banca centrale aveva il compito arduo di difendere la parità della nostra moneta.
Dopodiché, se ancora i conti del sistema pensionistico non tornassero, non sarei comunque d’accordo sull’innalzamento dell’età pensionabile; il problema è quello di avere più occupati giovani e più donne tra i lavoratori in attività , non quello di trattenere gli anziani.
Tornando all’accordo con i taxisti, mi pare un brutto inizio; è finita (come al solito) all’italiana. Tanto tuonò che non piovve.
Gabrino Fondulo