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Bologna, vigili monodose (di Paolo Serra)
18.01.2007

Pescarola, nove del mattino, incrocio semaforizzato Zanardi/Càbianca/Borre, un incrocio complicato dal fatto che l’asse orizzontale è disassato di una trentina di metri. All’interno di esso si trovano farmacia, tabaccheria con lotto, banca e fermata bus con relativa corsia privilegiata, facile immaginarsi il caos permanente.

Da due giorni via Càbianca è divenuta senso unico direzione Zanardi, cioè verso l’incrocio, per questo due graziose vigilesse ne piantonano l’accesso proibito a fianco di una transenna che supporta un vistoso cartello rosso con striscia bianca, supplementare a quelli sui pali ai lati della strada.

Le giovani operatrici di polizia municipale, una bionda ed una mora, gradevolmente accostate dal caso o dal senso estetico del comandante, pur impegnate in una accalorata discussione su un tema che non sapremo mai, impediscono giustamente a due anziani automobilisti di imboccare il senso vietato come, storditamente, si accingevano a fare malgrado il triplice divieto.

Nel frattempo, però……

Nel frattempo, nello stesso luogo avviene che:

quattro automobili stazionano sul lato pari di via Zanardi , in zona vietata con cartello rimozione, nei venticinque metri fra via Borre e la fermata del bus, ostacolando la svolta a destra da via Borre a via Zanardi stessa, un’altra auto è parcheggiata sul lato dispari di via Zanardi con due ruote sul marciapiedi, evidentemente l’automobilista temeva che la sua fiancata fosse sfregiata, sul lato dispari di via Borre sono parcheggiate alcune auto malgrado il cartello di sosta vietata (0-24), una Punto grigia è piazzata proprio sull’angolo in modo da riuscire ad ostacolare da sola sia l’entrata che l’uscita (un vero asso della strategia, forse un allenatore di calcio o un militare in pensione?).

Da notare che a 150 metri da qui, c’è, da anni, un parcheggio gratuito da 120 postazioni dove di solito sonnecchiano una ventina di automobili.

Ed ecco che arriva una luccicante Punto di un bel verdolino metallizzato, dà un’occhiata alle vigilesse poi decide di fermare ugualmente l’auto alla fermata del bus, accende i doppi fanalini lampeggianti di prammatica (per sedare i sensi di colpa o per precostituirsi un alibi?), chiude a chiave la macchina (cristo… è nuova fiammante, non vorrei che qualche malintenzionato…., in una zonaccia come questa…) e se ne va, subito dopo giunge un’altra auto che occupa l’ultimo spazio rimasto davanti alla banca, parcheggia in modo da precludere la manovra ad almeno tre delle quattro auto disposte a pettine nello spazio generosamente accordato alla banca a spese del marciapiedi, ed entra nella banca stessa per operazioni che vogliamo sperare siano di breve durata, quando arrivano i bus (18, 11/A, 92) l’incrocio è completamente bloccato in tutt’e quattro le direzioni..

Le vigilesse continuano imperterrite a piantonare via Càbianca, tutte prese nella loro discussione e nella caccia all’automobilista rincoglionito, totalmente disinteressate all’altro che accade in un raggio di venticinque metri da loro.

Ore 11, stesso scenario con unica variante la marca ed il colore di alcune delle macchine parcheggiate in sosta vietata, la coppia di vigilesse viene sostituita da una coppia mista, giovani anche questi, lei ha una coda di cavallo degna di Longchamps, durante il cambio della guardia i soliti doppi fanalini lampeggianti danno un tono di piacevole allegria agli infreddoliti che aspettano il bus. Vediamo in azione la nuova coppia: riprende, ma molto più blanda la conversazione, i soliti automobilisti ciechi o trasognati vengono bloccati prima che si avviino verso un frontale, la fermata del bus ora ha ben due auto lampeggianti, arriva l’11/A e come al solito è costretto a fermarsi nel mezzo esatto della strada, nessuna reazione, dopo poco le due auto sono sostituite da un’auto ad un maxiscooter, messo abilmente in diagonale e distante dal bordo stradale in modo di enfatizzarne l’ingombro, arriva il 18, lo scooterista esce di corsa dalla tabaccheria visibilmente agitato, forse vuol riparare all’infrazione?..., macché, si era dimenticato la chiave sul maxi ed era terrorizzato da un possibile furto, afferra la chiave e torna dentro, anche il 18 blocca completamente l’incrocio senza reazioni dei vigili, all’angolo delle Borre la Punto grigia continua imperterrita ad ostacolare le svolte meglio di Cannavaro.

Ognuno tragga da questa storiella le conclusioni che vuole, per quanto mi riguarda mi sembra di poter arguire che gli operatori della polizia municipale di Bologna non possono, o non debbono, o non vogliono fare più di una cosa alla volta. A queste condizioni per dare un minimo di ordine al caos del traffico quanti ne occorrerebbero?

Paolo serra@iperbole.bologna.it


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