3.02.2007
RESPONSABILITA' DI GOVERNO E RAGION DI STATO
I cittadini sono sinceramente stanchi di questi continui ricatti al Governo da parte della sua stessa maggioranza.
La responsabilità del governare non può essere messa in continua crisi dal comportamento irresponsabile con cui alcune componenti dell'Unione, vuoi per personale visibilità , vuoi per accondiscendere ad alcune frange dell'elettorato, vuoi per motivi ideologici, mettono a rischio la tenuta della maggioranza. La ragione di Stato deve prevalere rispetto a interessi particolari, sia pure legittimi, portati avanti con tanta irresponsabile leggerezza.
Vivere ogni giorno con l'acqua alla gola, far gioire l'opposizione in modo scomposto nelle aule parlamentari, ingenera ansia e preoccupazione negli elettori. E' mai possibile che per una dichiarazione in più, per un passaggio in TV, per crearsi crediti presso le gerarchie ecclesiastiche, ognuno sia indotto a parlare su tutto, con tanta sicumera e sicurezza? Quale è il luogo del confrono e poi della sintesi di governo, che tutti i ministri e i sottosegretari e i parlamentari e i segretari dei partiti sono tenuti a rispettare al momento del voto in aula?
Non si può dover governare, giorno per giorno, sempre sotto una spada di Damocle che incombe. La politica estera e gli impegni che l'Italia ha preso con l'ONU e con l'Europa, non possono essere rimessi in discussione ogni sei mesi.
Simona Giovannozzi
2 Febbraio 2007
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