Martedì 13 febbraio 2007, Nuovo Teatro Nuovo di Napoli
Vico Scassacocchi 2012 di Sergio Longobardi
Un funambolico gioco farsesco, amaramente comico come la vita, attraverso la trasformazione. Protagonista il 'successo' e la sua percezione circostante
Il primo appuntamento del 2007, nell’ambito della rassegna Movimenti Paralleli, in scena da martedì 13 febbraio alle ore 21.00 (repliche fino a domenica 18), alla Sala Assoli del Nuovo Teatro Nuovo di Napoli, è con Vesuvioteatro che presenterà , in prima nazionale, Monsieur Babbaluck in Vico Scassacocchi 2012, uno spettacolo scritto, diretto ed interpretato da Sergio Longobardi, con la partecipazione di Fabio Palmieri.
Lo spunto per questa scrittura teatrale-vitale, sono i personaggi incantati e seducenti di Peter Sellers in Oltre il giardino, l’epopea dell’antieroe dei romanzi di Hrabal, o, ancora, Pinocchio. C’è il Diavolo, Faust, il Capitano Achab del Moby Dick, ma anche l’antica arte di arrangiarsi alla Totò, come un sorriso consapevole e beffardo di chi è capace di innamorarsi delle onde che scorrono, della visione del mare .
Il protagonista di Vico Scassacocchi 2012 è Zenone, un italiano di oggi, un uomo di cultura e di spettacolo che, stanco della miseria e della disperazione a cui è giunto, decide, prima di compiere l’atto estremo del suicidio, di stringere un patto con un improbabilissimo Diavolo. Gli capiterà così di entrare a far parte del jet set della nostra cultura nazionale, a destreggiarsi tra vip e belle donne nostrane.
“Iniziai un paio d’anni fa – scrive Longobardi in una nota - a lavorare su una possibile trilogia, dedicata al mito del Faust. Volevo che il primo tassello di questa trilogia illuminasse la tragica comicità di questo mito, così come dell’uomo. Tra le mani avevo, insieme ad altri, il Don Faust di Petito, ed ho udito, così, le voci più intime della mia vita da anima-le teatrante, quelle più oscure, come la lamentela sull’eterna povertà , la poca simpatia per la globale mondanità teatrale, il teatro che detesto vedere”.
Nasce, così, questa funambolica scrittura scenica farsesca, primo passo di un lungo percorso sul mito faustiano. Petito è stato una sorta di trampolino, un gigante dalle cui spalle ci si ‘affaccia’, per poter guardare più lontano, oltre.
“Ho trasformato – aggiunge il regista - la mia oscurità in un gioco farsesco amaramente comico, come la vita. Un lavoro sulla trasformazione, ragionando sull’illusione, sul farsi un film, sulla possibilità di farsi da solo il proprio film. Sono usciti, dalle mie vecchie valigie impolverate, tutti i miei personaggi di repertorio, di strada e non”.
Ecco Fuffi, la sgualdrina bionda che diventa Margherita. Ecco l’uomo primitivo, che si fa grattare, i fumetti per comunicare. Ecco Zenone Faust, già mago e uomo di scienza, ora teatrante, in crisi col teatro e, quindi, con la vita.
Un cantico del disincanto, di chi vive il labirinto dei vicoli delle città , dove, al profumo dei chiostri fioriti in primavera, fa da contrappunto lo sfrecciare violento dei motorini, e la rivoluzione interiore del personaggio si concretizza nel dolce disordine interiore, che lo fa essere invincibile ad ogni giudizio.
Vico Scassacocchi 2012, di Sergio Longobardi
Napoli, Nuovo Teatro Nuovo – Sala Assoli (Via Montecalvario, 16) – dal 13 al 18 febbraio 2007
Info e prenotazioni al numero 0814976267 email botteghino@nuovoteatronuovo.it
Inizio delle rappresentazioni ore 21.00 (feriali) e ore 18.00 (domenica).