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| Oltre la siepe: sguardi sull'orizzonte globale |
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15.02.2007
 Calendario dei seminari organizzati dal Dipartimento di Studi Politici di Torino per i mesi di marzo, aprile, maggio e giugno 2007 dal titolo:
OLTRE LA SIEPE: SGUARDI SULL'ORIZZONTE GLOBALE
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO
DIPARTIMENTO DI STUDI POLITICI
via Giolitti 33
10123 Torino
tel 011 670 4101 - fax 011 670 4114
1 MARZO - ORE 17.00
DEMOCRAZIA E DIRITTI: TRA DIFFUSIONE GEOGRAFICA E SVUOTAMENTO DEI CONTENUTI
Alessandra Algostino, Davide Grassi
15 MARZO - ORE 17.00
IL CASO DEL LIBANO: "DEMOCRAZIA ARABA" O DEMOCRAZIA OCCIDENTALE NON RIUSCITA?
Rosita Di Peri, François Zabbal
29 MARZO - ORE 17.00
IRAN: TRA ISOLAMENTO INTERNAZIONALE E PROSPETTIVE DI APERTURA
Omid Firouzi, Renzo Guolo, Farian Sabahi
4 APRILE - ORE 17.00
POLITICA E SOCIETÀ IN ISRAELE: TRENT´ANNI VISSUTI PERICOLOSAMENTE
Marco Allegra, Paolo Di Motoli, Marcella Simoni
12 APRILE - ORE 17.00
LA RICOSTRUZIONE DELLO STATO IN RUSSIA ED EX URSS
Marco Buttino, Cristian Collina
19 APRILE - ORE 17.00
DEMOCRATIZZAZIONE E VIOLENZA POLITICA IN AMERICA LATINA
Marco Bellingeri, Michelangelo Bovero, Piero Gorza
26 APRILE - ORE 17.00
SCENARI GEOPOLITICI IN ASIA CENTRO-ORIENTALE: I NUOVI EQUILIBRI INTORNO ALLA CINA DEL XXI SECOLO
Giovanni Andornino, Francesca Congiu, Barbara Onnis
10 MAGGIO - ORE 17.00
L´EUROPA E I SUOI DESPOTI: STABILITÀ E DEMOCRAZIA NELLA RIVA SUD DEL MEDITERRANEO
Irene Bono, Béatrice Hibou, Daniela Pioppi
24 MAGGIO - ORE 17.00
ETNIA MON AMOUR? IDENTITÀ, POTERE E DEMOCRAZIA ALL´AFRICANA
Jean François Bayart, Emanuele Fantini, Ruth Mauri, Andrea Menegatti
31 MAGGIO - ORE 17.00
LE GRANDI TRASFORMAZIONI DELL´INDIA ALL´ALBA DEL NUOVO SECOLO
Matilde Adduci, Amedeo Maiello, Michelguglielmo Torri
14 GIUGNO - ORE 17.00
L´IMPERO AMERICANO
Luigi Bonanate, Pierpaolo Portinaro, Danilo Zolo
in collaborazione con:
Paralleli
Historia Magistra
Abstract seminari
giovedì 1 marzo 2007 alle 17.00 - Sala Conferenze
Democrazia e diritti: tra diffusione geografica e svuotamento dei contenuti
I paesi democratici non sono mai stati numerosi come oggi sul planisfero, e le dichiarazioni internazionali sui diritti universali sono state sottoscritte dalla quasi totalità degli stati del mondo. Ma è effettiva l´universalità di questi principi, sia come condivisione che come garanzia? A partire dalla «terza ondata» di democratizzazione i nuovi governi non sono sempre stati capaci, o intenzionati, a garantire quei diritti che rendono credibile e libero il contraddittorio politico. Si moltiplicano i regimi ibridi, nei quali è presente almeno in parte la forma democratica, ma mancano quei diritti che alle procedure democratiche danno senso e plausibilità . Parallelamente, l´espansione dei diritti è utilizzata per giustificare o coprire interessi economico-finanziari e/o politici dei vari "Imperi". Correlata alla strumentalità dei diritti rispetto al dominio vi è la loro caratterizzazione come privilegi, sul piano concreto: i diritti sono universali fintantoché una persona, umana, ma non cittadina del centro dell´Impero, non osi chiederli.
giovedì 15 marzo 2007 alle 17.00 - Sala Conferenze
Il caso del Libano: "Democrazia Araba" o democrazia occidentale non riuscita.
Il caso libanese è un esempio unico di come le spinte verso la democrazia siano state equilibrate da tendenze che hanno portato alla disgregazione dello stato. Non si tratta soltanto di dinamiche interne legate all´organizzazione della società e dello stato ma ad un intreccio più profondo tra queste ultime, fattori regionali e dinamiche internazionali di carattere geopolitico. Il seminario cercherà di fornire un quadro generale su alcune delle questioni relative alla democrazia nel mondo arabo (fattori culturali, religiosi, storici, ecc.) per poi cercare di comprendere quali chiavi di lettura possono essere utilizzate per il caso libanese, anche alla luce dei recenti e sanguinosi avvenimenti.
giovedì 29 marzo 2007 alle 17.00 - Sala Conferenze
Iran: tra isolamento internazionale e prospettive di apertura.
Quale percorso dell´Iran dagli anni novanta a questa parte? Un cammino determinato dalla duplice tensione tra la volontà di apertura e fine dell´isolamento degli anni ottanta, e la necessità di mantenere indipendenza ed autonomia in un quadro internazionale a volte molto ostile, che spinge (il riferimento più immediato è alle politiche americane degli ultimi anni) dei riflessi da "sindrome da accerchiamento". Il seminario ricostruirà questo percorso, legandolo ad uno sguardo interno al paese: come gli iraniani vivono questa tensione, e che esiti ha questo processo sulle prospettive di riforma dello stato islamo-rivoluzionario.
mercoledì 4 aprile 2007 alle 17.00 - Sala Conferenze
Politica e società in Israele: trent'anni vissuti pericolosamente.
Il dibattito sullo stato etnico in Israele; gli studi di Della Pergola sulla demografia della regione; i trend più recenti nella storia dei Territori: come questi elementi si intersecano nel determinare nuovi scenari nel conflitto israelo-palestinese? In quale misura Israele è uno stato democratico, e come la questione della "democrazia ebraica" si lega al conflitto nei territori?
L´ascesa e il consolidamento della destra politica nel paese dal 1977 ai giorni nostri con l´imposizione, anche ai governi laburisti, di una agenda nazionalista.
giovedì 26 aprile 2007 alle 17.00 - Sala Conferenze
Scenari geopolitici in Asia centro-orientale: i nuovi equilibri intorno alla Cina del XXI secolo.
L´incontro intende esaminare in che modo la Repubblica Popolare Cinese stia traducendo in status politico il potere economico che le deriva dalla poderosa crescita resa possibile dalle proprie riforme interne. Il quesito centrale è quale tipologia di revisionismo - se alcuno - sia praticata dal Paese di Mezzo. A questo scopo verrà analizzato il comportamento di Pechino in diversi teatri operativi: il Consiglio di Sicurezza ONU, l´Africa e l´Asia centrale. Sarà affrontato il tema della preferenza di Pechino per i rapporti bilaterali a basso tasso di istituzionalizzazione, ma non mancheranno osservazioni sulle nuove tendenze della diplomazia cinese nella creazione della Shanghai Cooperation Organization. Infine, un´ampia sezione dell´incontro verterà sul nesso cruciale per la stabilità asiatica e non solo: Taiwan.
giovedì 10 maggio 2007 alle 17.00 - Sala Conferenze
L'Europa e i suoi despoti: stabilità e democrazia nella riva sud del Mediterraneo.
"Democratizzare per stabilizzare", per fare del Mediterraneo un´area di pace e prosperità condivise. Questo è l´obiettivo alla base delle politiche europee che dal 1995 si rivolgono ai paesi della riva sud del Mediterraneo. La teoria della doppia liberalizzazione e il sostegno alla società civile ne sono gli strumenti operativi. A distanza di 10 anni, tuttavia, il paradigma più adatto per descrivere le politiche di partenariato sembra essere "stabilizzare per non democratizzare". Le politiche euro-mediterranee stanno privilegiando il modello tunisino, che non fa seguire alla liberalizzazione economica alcuna apertura politica e si serve del sostegno europeo per consolidare e legittimare il proprio potere autoritario. Attraverso l´analisi di alcuni studi di caso, il seminario si propone di indagare vizi e virtù, risultati ottenuti ed effetti perversi legati a questo approccio.
giovedì 24 maggio 2007 alle 17.00 - Sala Conferenze
Etnia mon amour? Identità , potere e democrazia all'Africana.
La rappresentazione mediatica del conflitto nei paesi in via di sviluppo si è servita a piene mani della "questione etnica" come efficace, semplificante e taumaturgico modello per spiegare un ventaglio di fenomeni, dalle turbolenze interne agli scontri tra stati. L'Africa sub-sahariana è il paradigma di tutto ciò, a partire dalla critica ai confini politici che non rispettano le divisioni etniche, producendo frammentazione e fomentando infinite guerre etniche. Obiettivo dell´incontro è analizzare la natura delle etnie intese come categoria politica, a partire dal loro emergere, della loro riproduzione e della loro manipolazione e strumentalizzazione. All'interno di questa discussione verrà analizzata l'etnia come categoria politica per descrivere le traiettorie del potere all'interno della politica coloniale in Africa Occidentale Francese, nella delicata transizione in Mauritania e nel federalismo etnico in Etiopia.
giovedì 31 maggio 2007 alle 17.00 - Sala Conferenze
Le grandi trasformazioni dell'India all'alba del nuovo secolo.
Obiettivo del seminario è ripercorrere le più importanti trasformazioni di natura economica, politica e culturale che hanno caratterizzato gli ultimi quindici anni della società indiana. In particolare si intende concentrare l´attenzione su tre arene fondamentali: il percorso di riforma dell´economia in chiave neoliberista, lo svolgersi del processo democratico e l´emergere delle diverse posizioni nel mondo intellettuale di fronte alle tensioni che caratterizzano attualmente la vita del subcontinente. A una valutazione critica del processo di integrazione dell´economia indiana con l´economia internazionale, seguirà una riflessione sulle trasformazioni e continuità nella gestione del processo democratico. Da ultimo, quali risposte dal mondo intellettuale indiano rispetto alle sfide che l´India ha di fronte nell´era della globalizzazione?
giovedì 14 giugno 2007 alle 17.00 - Sala Conferenze
L'impero Americano.
L´elenco di quanti hanno scritto sull´impero americano è ormai sterminato. Gli USA costituiscono più della metà della spesa militare mondiale e oltre un terzo del Pil. Che ci piaccia o no, tutto passa da Washington DC. Alcuni hanno scritto di "impero" americano "da sinistra", dicendo cioè - semplifico - che gli USA sono l´espressione di un super potere capitalista che punta al controllo del pianeta, e in quanto tali, occorre loro resistere. Altri invece pensano invece che gli USA siano sì un impero, ma questo non sia affatto un male. Anzi. E´ un bene per la democrazia, la libertà e la sicurezza del mondo. "L´impero benevolo" - per usare uno slogan. Altri infine ritengono che gli USA non siano affatto un impero, e che idee del genere alberghino semmai in qualche cervello fuori controllo, sia nell´attuale amministrazione, sia in chi la attacca.
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